25° SEMINARIO INTERNAZIONALE
SUL SITEMA DI CELLULE PARROCCHIALI DI EVANGELIZZAZZIONE
di Růžena Růžičková
Dopo Palermo (25.04. - 27.04.2014) e Roma
(01.-02.06.2014) ora tocca a Milano. Come è già abitudine da 25 anni dal 02 a
05 giugno si ritrovano nella antica chiesa di Sant’Eustorgio diverse comunità
parrocchiani del mondo che conoscono già il sistema di evangelizzazione attraverso
le cellule parrocchiali oppure coloro che vengono per la prima volta e lo
vogliono conoscere. Ci sono fedelissimi che vengono da diversi anni e che poi
cercano di organizzare un simile seminario nel loro Paese come ad esempio in
Colombia oppure in Repubblica Ceca e veniamo a sapere che in Brasile i primi di
maggio di quest’anno si è tenuto già IL quinto Congresso delle cellule.
Che cosa
sono le cellule, questo termine che ricorda la struttura del corpo umano? Si
chiamano così i piccoli gruppi dei parrocchiani che si trovano una volta alla
settimana nella casa di uno di loro che lodano il Signore, leggono il Vangelo e
ascoltano l’insegnamento del loro parroco. Come in un organismo vivo i membri
di una cellula sono legati fra di loro, pregano l’uno per l’altro e si aiutano
perché la loro fede sia consapevole e il loro rapporto con Dio più personale
per poi essere in grado di “uscire dal proprio recinto per portare la fede
anche nelle ‘periferie’, soprattutto a chi non ha ancora avuto l’opportunità di
conoscere Cristo” per usare le parole del Papa Francesco. Nella vecchia Europa
c’è anche una grande categoria dei ‘lontani’,di coloro che hanno conosciuto l’annuncio
cristiano ma non in modo accettabile o attraente e sono diventati indifferenti.
La figura chiave della parrocchia di
Sant’Eustorgio è don Pigi Perini, ormai parroco emerito che quest’anno ha
festeggiato 60° anniversario di sacerdozio. E’ sorprendente la sua carica di
energia ed il suo entusiasmo che ha dimostrato di nuovo nel suo discorso
d’introduzione. “Le cellule parrocchiali di evangelizzazione sono uno strumento
meraviglioso attraverso il quale il fedele laico può riscoprire il proprio
compito di essere annunciatore dell’amore di Dio: annunciare che Dio ti ama,
ama te personalmente, è una gioia immensa per chi parla e per chi riceve.” Ecco
che il laico in questa parrocchia ha una grande importanza, può arrivare nei posti
di lavoro, in famiglia oppure fra i non credenti che non entrerebbero
volentieri in chiesa e quindi il sacerdote non li può facilmente raggiungere.
Eppure don Pigi è convinto che “l’uomo moderno, anche quello che ostinatamente
afferma che Dio non esiste, nel suo intimo ha bisogno di misericordia e di
comprensione; a te, laico, è affidato l’impegno di fargli trovare quella
misericordia e quella comprensione che altrimenti non può trovare e che invece
è il frutto della cura che hai di lui, personificando l’amore misericordioso di
Gesù.”
Durante il seminario parleranno molti laici
della loro esperienza ad esempio come sono stati “pescati come un pesce”, sono
entrati a far parte di una cellula senza nessuna conoscenza del metodo e pian
piano sono diventati “i pescatori di uomini”. I numerosi sacerdoti di tutto il
mondo si trovano intorno all’altare durante le sante messe e alcuni faranno i
loro interventi. Il più atteso è quello di S.E. Mons. Rino Fisichella che verrà
dal Vaticano come responsabile della nuova evangelizzazione. Fra le presenze
straniere parlerà Abbé M. St-Pierre (venuto da Canada), Père Bogdan Bryzs
(Fontainbleu-Francia) e Padre Michael Hurley (Dublino.Irlanda).
Il seminario è appena iniziato e i
partecipante anche se tornati di corsa da Roma dall’incontro che ha voluto
santo Padre con loro allo stadio olimpionico sono pronti ad affrontare altri
quattro giorni di un programma intenso. Dalla nostra cabina di traduzione
simultanea non li vediamo ma le loro osservazioni e domande che ci rivolgono
durante l’intervallo dimostrano che seguono con molta attenzione. E questo è
miglior ringraziamento per il nostro lavoro nascosto che permette di realizzare
anche oggi il miracolo di Pentecoste: i francesi, gli inglesi, gli italiani,
gli spagnoli, i polacchi e i cechi sentono parlare nelle loro lingue anche
durante un Seminario internazionale.
Ho incontrato alcuni “carismatici” marinesi durante un loro raduno a Rimini circa trentanni fa. Amici d’infanzia e fu facile buttarci nei ricordi. Poi qualche volta a Milano in quella basilica di Sant’Eustorgio (una delle prime chiese di Milano accanto alla fonte di San Barbara) che ha custodito per millenni le reliquie dei re magi ed oggi ospita questo convegno. Marineo ha una ricca comunità di aderenti dallo Spataro (e di cosa non fa parte ?) al Parroco. Hanno due caratteristiche che si notano subito : pregano alzando le mani a mo di vola vola farfallina bella bianca al canto senza parole che sta a significare lo Spirito Santo. Anche loro come tutte le comunità cristiane sanno sempre un po’ di setta per la loro eccessiva riservatezza.
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