lunedì 16 giugno 2014

DA ANTONIN A ANTONIN

FANTASMI2

Nella parte bassa della Piazza di San Venceslao sul lato sinistro fatti dieci metri arrivi nella piazzetta della chiesa Della Madonna della Neve conosciuta anche come monateo francescano. In questa piazzetta circa 50 anni fa venivo a comprare strument musicai e simli e divenne col tempo un punto per appuntamenti  anche perché era di fronte la Lanterna Magica . Troverete su internet la sua storia. A stento ho riconosciuto la zona perchè tutti i palzzi sono come nuovi, restaurati , il traffico deviato e non fosse stato per il negozio avrei fatto fatica a orientarmi perché anche Lanterna Magica non esiste più , si è salvato il palazzo dell'Adriatica di assicurazione. Più avanti prima del teatro nazionale c'era una cabina telefonica e dopo un ora di girare cercando un telefono funzionante mi accorsi che quel giorno a Praga non c'erano telefoni funzionanti  perché era....l'anniversario del 21 agosto quando i cretini comunisti del Patto di Varsavia avevano deciso di invadere...l'unico paese comunista...per scelta democratica. Gli uomini giravano tutti con la cravatta nera  a lutto e le donne vestivano di intimo nero e tu dovevi capire che tutto era quel giorno a lutto. Il  Teatro Nazionale per i Boemi è rimasto il simbolo di unità nazionale così come era la Scala di MIlano al tempo di Verdi. Affrescato con le scene mitologiche delle origini del popolo Boemo.Non per nulla la via sia chiama Via Nazionale. Di fronte verso il centro c'era la casa della Cultura dove tutti si andare per incontrare gli autori cechi .Allora mi stupì il paragone con i nostri intellettuali tutti di sinistra mai patriottici qui patriottici a prescindere dalle idee. Qui nacque carta 77, qui Havel calamitò attorno a se la Nazione. Kundera, Seifert,Kosic,Patozka, Havel, era li che i nostri studenti italiani li incontravano per poi dedicargli le loro tesi di laurea.  

Questo Antonin  Dabrwski è stato per me fonte di grande angoscia. E mentre mi racconta la storia del 14 martiri francescani (di cui quattro italiani) avvenuta il 1612 quando i protestanti in piena guerra religiosa assaltarono il convento facendo scempio dei frati e mentre mi mostra "da quella finestra ne buttarono giù due contemporaneamente dopo averli inseguiti per il tetto. Dalla torretta-lucernaio-campanile del tetto ne buttarono uno a testa in giù e così mentre continua il racconto del massacro concludendo che infine li stesero nudi nel chiostro e....  Questo Antonin....mi porta indietro ad un altro massacro più recente ....quasi moderno:quello di Antonin Mandl. Ho paura a legarmi a questo francescano che gestisce un monastero con 12 confrati e non so quanti addetti  fra chiesa, saloni espositivi, beni  importanti del monastero, una biblioteca del 600  con due bibbie in ceco del 1480 e migliaia di volumi vari che da buon francescano dialoga in pieno centro di Praga con tutti i diseredati del centro, i diversi  i disperati che si ritrovano davanti il sagrato della sua chiesa e a cui impone dignità. Antonin Mandl entrò nella camera che aveva dato in uso alla mia "ragazza" chiedendo in cambio che assistesse sopratutto in sua assenza la madre di 90 anni e la collaboratrice familiare ,da sempre con loro, di 93 anni, con dei fogli in mano come prove inconfutabili di quello che avrei constatato di li a poco. Guarda ! Prima condanna a 15 anni  firmata dal ministro degli interni Novak , questo è il decreto di scarcerazione firmato sempre dallo stesso ministro Novak ed infine ,alla caduta di Dubcek questo è il nuovo ordine di arresto firmato sempre dallo stesso ministro Novak. Demenziale ! E infine questo è l'atto di riabilitazione definitivo firmato ancora da Novak ! Non era un caso paradossale ! Era una mastodontica dichiarazione di coglionagine di cosa erano capaci di fare i comunisti quando la violenza fisica non bastava.

Con Antonin  Mandl l'amicizia durò anni perché prima ci sposo con Jry Reinsberg poi battezzò mia figlia Barbara fuggendo dall'ospedale dove i compagni lo avevano internato cioè ricoverato per leucemia poi... mori perché un uomo può sopportare a nome di Dio 20 anni di carcere, torture di tutti i tipi, può contrarre in prigione anche la leucemia , ma non può sopravvivere alla cretinagine dei comunisti. Ecco perché questo Antonio Dabrowski di anni 59 ....






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