mercoledì 25 giugno 2014

DOMENICA ASSALTO AL CASTELLO

Forse ci siamo ! Dopo aver subito “l’aggressione dei manumanchesi”, dopo una via crucis che ci ha mostrato la somiglianza del Golgota con la Rocca, dopo una infinità di “intrusi” che sull’argomento c’entrano come il cavolo a merenda, finalmente Salvatore Pulizzotto vede realizzato il sogno di una vita. “Tutto è cominciato quando mi è apparsa in sogno la Dottoressa Volpes che come a Fatima mi diede tre messaggi. Il primo : contatta la dottoressa Selima Giuliano, il secondo stai attento a certi intellettuali locali e il terzo è un segreto”. Ormai il frutto di una ricerca di una vita sta trovando casa. “Fiere , case contadine, cantine, solai, magazzini, antiquari, pagghialori non c’è posto dove non mi sono recato per recuperare le prove del nostro passato”. Poi ci hanno messo mano i politi e i loro codazzi. E’ la prima volta che viene pubblicato un catalogo senza che ne sia pronto il museo. La smania di apparire di chi c’entrava come il cavolo a merenda , la smania di essere “protagonisti” ha subito fatto diventare tutti “esperti “ . Ne è venuta fuori una pubblicazione che nessuno ha letto, che non lascerà traccia e come al solito servirà solo ai soliti quattro PSEUDO RADICAL CHIC . Il solo che aveva titolo era il Benanti ma anzicchè far valere i suoi meriti ha preferito organizzare lasciando che questo volume divenisse il “libretto rosso” del nostro Miao-Mao locale.
Dopo aver riempito tutti i ristoranti della zona con materiale raro ora questo materiale ha trovato casa al castello. Il Maestro Giuseppe Inguì (lui si che è qualificato) ha fatto la sua parte, tutti guidati dalla dottoressa Selima Giuliano faticosamente sono giunti al traguardo. Ora prepariamoci alla prevaricazione dell’assessore alla cultura sperando che lasci spazio agli ospiti e soprattutto si lasci parlare la Sopraintendente Dott.sa Volpes, la Giuliano e il Pulizzotto che ci hanno messo amore in questa cosa. L’offerta che Marineo offre ai suoi ospiti non è da poco. Intanto il Museo dell’Eleuterio, ora il Museo della civiltà contadina, speriamo in una locazione definitiva e stabile, per il presepe del Crocifisso e varie opere sparse che la costanza del Trentacosti rende vive grazie ad una cartellonistica esplicativa. Se questo assessore alla Cultura fosse meno “donna vana” inizierebbe a portare avanti l’operazione “Nestos” per il ritorno a Marineo dei beni artistici che bivaccano a Palermo. Non è importante se si vanterà anche di questa idea l’importante è riuscire là dove io mi sono beccato un “vastasu” ( indovinate da chi ?) per aver proposto questo ritorno. Proprio da chi non sa nemmeno di cosa stiamo parlando.
Ora contiamo che il personale già esistente si possa occupare di questa nuova sala con competenza perché il primo gesto è quello dell’accoglienza che sia cortese, educata accattivante e perché no preparata. Al nostro Assessore alla cultura raccomandiamo che dopo essersi fatto fotografare in tutte le pose, dopo averci detto che è vero che la Madonna è apparsa al Pulizzotto e averci confermato che per prima è apparsa a lui , ora faccia il suo lavoro “occupandosene” , diffondendolo curandolo perché questa sua interpretazione di “fare l’assessore alla cultura” non significa di occuparsi di tutto e della qualsiasi. E si ricordi che ancora oggi noi paghiamo i suoi errori del passato …
Intanto chiunque esso sia (meglio siano) meritano la nostra riconoscenza per aver arricchito l’offerta di proposte e la protezione del nostro patrimonio.
Ps Abbiamo visto un giovane ottantenne aggirarsi fra i tecnici e la cosa ci ha commosso due volte. La prima perché è il Wikipedia dell’operazione come memoria storica e come maestro artigiano , la seconda perché chiamandosi Salvatore Inguì ha dato un significato al lavoro del figlio e in più non possiamo dimenticare il suo bel documentario sempre sull’argomento. Come al solito ancora non è pronto nemmeno il manifesto tanto per sottolineare la parte che compete al nostro Assessore.

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