La differenza fra una
democrazia e un sistema violento si nota subito quando viene sollevato un
problema dai cittadini. I violenti si inventano falsi obiettivi per distogliere
l’attenzione dal problema reale. Cioè si prende un pelo e si disquisisce su di chi
possa essere suggerendo le ipotesi più assurde: dal pelo di buttana, al capello
d’angelo gravitando sulla prima decisione. Era un semplice pelo ma intanto si
allontanano altre verità che il fair play suicida del nostro sindaco ha evitato
per amore della comunità. Non era possibile che un “branchetto” di incapaci o
meglio capaci di far incatenare i loro stessi operai, inesperti sulla qualsiasi
una volta raggiunto il potere ne facessero l’uso tipico del coglione capopolo
che appena giunto al potere chiede subito dove è la cassa. Ora la macchina
investigativa della democrazia si è messa in moto e questo lungo viaggio da
Marineo a Roma deve chiarirci ciò che è stato nascosto sistematicamente ai
cittadini con complicità che vanno pure chiarite. Noi non abbiamo paura della
verità e se alcune verità ci porteranno a dire che ci siamo sbagliati , come è
nostro uso, ci scuseremo , cosa quasi impossibile perché si è fatto un’uso distorto
delle regole. Manipolazioni di documenti, altri abusivamente secretati, uso distorto
della polizia locale,falsa propaganda con falsi bollettini come usa in guerra,
dispersione sistematica e omicida di risorse comuni lasciate a carico di
successive amministrazioni, per arrivare
un giorno a chiarire la situazione dei patronati e sindacati creati per
soccorrere operai e chi ne avesse bisogno e non macchine atte a produrre
benesseri personali .
Intanto ecco la richiesta di alcuni consiglieri per
quanto riguarda la differenziata. Che l’ufficio preposto (arch. Arnone) predisponga
una risposta articolata che non dia adito a diverse interpretazioni perché noi
in quanto cittadini non accettiamo di essere stati trattati come merda da differenziare
da losche figure indegne di vivere in questa comunità se i dati sin qui
trapelati sono veri. Intanto stiamo ancora lavorando dove predisporre i
cassonetti e cioè davanti casa dei gerarchi che hanno scialacquato con la
differenziata.
Ps. E’ sintomatico il fatto che la richiesta parta
dalla maggioranza e non da chi è stato coinvolto. Ci aspettavamo che i giovani
del Pd si facessero carico di questa chiarezza (ai loro padri sconosciuta), ci
aspettavamo che chi è uso a sbraitare collaborasse a far chiarezza. Ma basta
ricordagli che quando pubblicamente gli gridai “documenti alla mano “ lei
stessa mi rispose sono al municipio… mai
visti da nessuno sino a ieri !
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