Da un lato suonava il telefono poi il cellulare ed
infine la mia vicina mi dice di affacciarmi perché venivo chiamato. In
pratica non sapevo a chi dar retta prima. Passo l’edicola di Silvio e
uno mi piomba quasi addosso saltando giù dalla ceramica. Sono sicuro che
almeno due parolacce fra il fiume di parole le ho riconosciute.” Quello
lì non risponde ai telefoni ,e le dieci pie donne che ho mandato per
avvisarlo non sono più tornate indietro. “Me lo immaginavo, non mi
fidavo di quello lì, e poi come dice il Papa meglio un gesuita che dieci
carismatici ! Riuscire a capire il motivo della sua ira non era facile.
“ Guarda, mi dice mostrandomi una foto, si è fatto anche “fotografare”
con quello lì ! Cercavo di prendere e guardare la foto ma era come
quando certi politici sbandierano fotocopie di documenti come veri ma
poi non te li fanno mai vedere. Approfittai della sua veemenza e alla
fine riuscii a strappargli la foto dalle mani. Già di suo come medico si
esprime certe volte che solo un altro medico lo può capire. Volevo
ricorrere al mio amico Antonetto che fungesse da interprete , ma ormai
lui diceva solo parolacce alcune facilmente comprensibili (quelle in
siciliano) qualcuna latina richiedeva uno sforzo di reminiscenza ed
infine quelle in Copto che non valeva la pena tradurre perché oltre a
dirle le mimava. Osservai attentamente la foto e si vedeva chiaramente
Diocleziano con San Giorgio mentre il terzo era irriconoscibile. Una
foto scattata a Ubisi in Georgia chissà quando. In effetti non potevo
dargli torto. Diocleziano con San Giorgio era un po’ troppo. Cioè il
carnefice di San Ciro che se la conta con San Giorgio. Volarono parole
grosse e quando disse :basta non lo voglio più a Marineo” dovetti
intervenire con frasi: “ma dai, la sua presenza è irrilevante, i
marinesi non battezzano i loro figli chiamandoli Giorgio, non abbiamo
nemmeno una chiesa a suo nome tranne quella strana dedica alla Madrice,
era un donnaiolo, forse a Marineo lo hanno portato i chianoti, e cosi
via).”E non mi chiami nemmeno per una influenza!” mi grido dietro mentre
se ne andava… Rimasi perplesso perché non capivo se l’ultima frase era
rivolta al parroco o a San Giorgio.
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