giovedì 12 giugno 2014

QUELLA SBANDATA ETEREOGENEA IRRIPETIBILE DOZZINA



PRAGA  12 GIUGNO 2015
La cosa iniziò per caso quando durante un incontro con l'allora Cardinale Tomasek e alcuni giovani praghesi assieme ad un gruppo di giovani cattolici italiani nacque  l'idea di fare un viaggio in Italia. Era proprio quello che si chiamava "primavera di Praga".Cioè si tentava di passare da un regime di totale chiusura ad un momento di apertura che venne appunto chiamato primavera. Figuratevi cosa significava alla fine degli anni cinquanta il solo pensare ad un viaggio in Italia, per di più per esponenti che venivano considerati parte della Chiesa del silenzio. Ed ecco che si forma il gruppo di quasi tutti studenti universitari e che oggi ,se fossimo stati profeti, avremmo potuto dire  la classe dirigente della futura Boemia , almeno per buona parte.

Così si parte per Roma poi per Catania e infine per Peschici di Puglia  dove il gruppo diventa coeso. Siamo nel 1968 ed oggi 11 giugno 2014 a quasi 50 anni si sono ritrovati quasi tutti , quasi per caso. Assenti i soliti non giustificati, ma notati solo perché essendo assenti tutti si sono chiesti perché e di solito quando non c'è un perché si capisce subito il perché. Vojtech  Balik con accanto Maria Balikova  già a Peschici fidanzati e poi dirigenti  prestigiosi della  grande Biblioteca Universitaria di Praga, da sempre inseparabili anche mentalmente, oggi gestiscono una decina di nipoti. Poco distante Maruska Bednarova   un collante meraviglioso moglie di Zdenek Bednar lui musicista ottimo, preparato già direttore di varie scuole di musica (ne ricordo una con circa 3000 studenti).  Senza Maruska,  Zdenek è come il Pil (Prodotto Interno lordo) :  crolla.  Martin Steiner, che vive all'ombra di Caterina, ha curato l'edizione nazionale delle opere di Komenski, e continua a inventarsi e ritrovare falsi documenti per non andare in pensione, suo fratello Vaclav appena saputo dell'invasione  della Cecoslovacchia è rimasto in Italia entrando nel seminario ceco di Roma il mitico Nepomuceno, Marta  Franecova oggi suor Elisabetta  per lo stesso motivo entra nel monastero di clausura a Orte dove si trova ancora,

Milada Drasnarova, impossibile zittirla,  Zdenka Munzarova, la "sorella maggiore",  Ruzena  ed  Elis Ruzickova da Liberec  ,la  seconda sarà una bancaria mentre la prima sposerà un italiano. Karel  Skalicky  altro assente sarà segretario del cardinale Josek Beran. Karel Herbst  oggi vescovo a Praga nel palazzo arcivescovile al Castelo. 

E tu che c'entri ? Io vagavo fra   Alassio (la Ibiza degli anni sessanta) e la  Valsesia e proprio in Valsesia incontro una componente di quel gruppo che fra un corso alla Sorbona di Parigi ed una vacanza in Italia ospite più o meno dello stesso gruppo che li aveva ospitati a suo tempo. Insomma mi sono ritrovato nella nostra casa di montagna a Pila di Valsesia in mezzo ad una quarantina di  femmine quasi tutte cieline. Le cielline sono una nuova specie non catalogate. Se ti scelgono da quel momento tu sei creta  da plasmare e da quel momento in poi la   tua salvezza dell'anima se era già assicurata non  muta, altrimenti  tu vieni ogni momento plasmato  per diventare a "sua immagine e somiglianza"...di lei , beninteso. Diventa una missione ed in parte è vero perché loro non accettano di sposare o vivere con una persona normale e , presupponendo, che ogni uomo ha la sua storia loro la  tirano fuori per farne di te da uno mediocre uno speciale, in qualsiasi cosa ma speciale. Il che non è poco....

Litigai subito peché era  lei la cuoca di turno e nel vedermi avanti una zuppa alla pavese (cioè passi il brodo , ma con un uovo crudo buttato dentro al momento....sentii la  voce di mio nonno che mi gridava :allontanati ! Non è questa la terra che ti ho promesso ricca di latte e miele !). In effetti non era la Valsesia ma bensì  la Boemia la terra di cui parlava il nonno!.

Fui accettato loco parentis di una di loro anche pechè il gruppo centrale della dozzina era rimasto compatto e si erano sempre frequentati e subito dopo mi sono inserito e questo era  il tempo quando tutti si laureavano e subito dopo si sposavano. E così successe anche a me e ,non lo credereste, anch'io  mi sposai più o meno lo stesso anno e secondo l'usanza lei prese lo steso giorno il cognome del marito ed io mi sono ritrovato il mio cognome nella sua laurea. Il che non è male per uno che aveva smesso di andare a scuola perché voleva scegliersi lui i professori....

Questi quasi cinquantanni  non hanno lasciato brutti segni su di noi e mediamente godiamo tutti di buona salute e lo si notava dal continuo via vai di bottiglie che entravano nella sala piene per uscirne di li a poco vuote. L'unico affaticato  mi è sembrato il vescovo per via del suo incarico, ma lui  in quanto vescovo non può mollarci ora che ci ha ritrovati. E poi Monsignore, Le ricordo che mi ha promesso che la piazza  sotto casa sua , si quella che oggi è davanti l cattedrale di San Vito    si proprio la piazza del Castello di Praga,  lei ha  promesso di cambiarle nome e presto si potrà chiamare non più   piazza Castello ma bensì Nàmesti  Onofrio Sanicola !

E' stato tutto molto bello perché non avevo mai partecipato ad un incontro di tutti settantenni per parlare del nostro futuro.....

E questo mi ricorda quando.....

Ma questa è un altra storia....    



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