lunedì 30 giugno 2014

SIGNORE ! INSEGNACI AD AUTOCOPIAINCOLLARCI !



Ci siamo più volte chiesti in questi giorni , aldilà dalla notizia apparsa ovunque, come fosse possibile che nessuno di tutta la squadra dei compari che nel 2010 “reggeva”  la terra di Marineo e che i nomi sono reperibili nel primo volume pubblicato allora dall’editore di regime Target out non alzassero la manina per farsi sentire. Ci promisero addirittura “una collana editoriale” e visto il simposio di regime degli autori salvo il Benanti gli altri sembravano fuori luogo accreditati solo in quanto funzionari di regime. Questa mattina siamo stati accontentati e , con un po’ di raggia, abbiamo letto lo scritto del Benanti facendo a caldo due considerazioni. La prima è giusto che il Benanti faccia la sua parte in quanto unico marinese ad averne le credenziali,  la seconda è stata la sorpresa di un linguaggio quasi poetico che gli sconoscevamo. Salvo il fra le righe del voler riscattare un popolo “sempre servo” a loro parere senza lato A . Quindi eravamo veramente felici nel constatare che il Benanti (ex assessore alla cultura della serie  da canguro che salta fra cultura e ipocrisia politica) faceva finalmente il suo lavoro . Stonava la foto del Pulizzotto mezza velina e mezza donna vana (conosce il personaggio…). Ma vivaddio a casa la politica, e viva una cosa che nasce! Ad onor del vero aspettavo in questi giorni che la “setta dei compari” tirasse fuori “noi nel 2010 facemmo per primi….”. E proprio qui sta la differenza fra i trinaricciuti e la gente normale. Quindi ci siamo immaginati che l’attuale assessore alla cultura chiamasse il Benanti riconoscendogli che quel poco, confuso, velinare di intellettuali  fu fatto…nel 2010. Ad un tratto  mi prese la raggia vera e feci ciò che non avevo mai fatto prima. Mi ricordai di quando il Perrone presentando il suo libro vide in sala la squadra dei compari al completo ed io gli dissi “vedi che alla fine è gente libera…” non sapendo la coltellata che avevano già preparata stile agguato mafioso… Quindi stamattina utilizzai quello strumento che fu fatale al Perrone e…. mi crollò il mito del Benanti “dal linguaggio poetico”, delle impressioni scritte a caldo e cosette del genere.     L’articolo La terra di Marineo tra il XVI secolo e gli anni Cinquanta del Novecento

era stato pubblicato su la Rocca nel dicembre 2010 in occasione della pubblicazione della collana facente parte del progetto “Promessa mantenuta” di manumanchiana memoria.  Ora questi signori stiano tranquilli perché del Pulizzotto noi conosciamo la sua non violenza e che siamo certi che non è uso ad usare i veleni in cucina come vendetta .


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