SIGNORE ! INSEGNACI AD AUTOCOPIAINCOLLARCI !
Ci
siamo più volte chiesti in questi giorni , aldilà dalla notizia apparsa
ovunque, come fosse possibile che nessuno di tutta la squadra dei compari che
nel 2010 “reggeva” la terra di Marineo e
che i nomi sono reperibili nel primo volume pubblicato allora dall’editore di
regime Target out non alzassero la manina per farsi sentire. Ci promisero
addirittura “una collana editoriale” e visto il simposio di regime degli autori
salvo il Benanti gli altri sembravano fuori luogo accreditati solo in quanto
funzionari di regime. Questa mattina siamo stati accontentati e , con un po’ di
raggia, abbiamo letto lo scritto del Benanti facendo a caldo due
considerazioni. La prima è giusto che il Benanti faccia la sua parte in quanto
unico marinese ad averne le credenziali, la seconda è stata la sorpresa di un
linguaggio quasi poetico che gli sconoscevamo. Salvo il fra le righe del voler
riscattare un popolo “sempre servo” a loro parere senza lato A . Quindi eravamo
veramente felici nel constatare che il Benanti (ex assessore alla cultura della
serie da canguro che salta fra cultura e
ipocrisia politica) faceva finalmente il suo lavoro . Stonava la foto del
Pulizzotto mezza velina e mezza donna vana (conosce il personaggio…). Ma
vivaddio a casa la politica, e viva una cosa che nasce! Ad onor del vero
aspettavo in questi giorni che la “setta dei compari” tirasse fuori “noi nel
2010 facemmo per primi….”. E proprio qui sta la differenza fra i trinaricciuti e
la gente normale. Quindi ci siamo immaginati che l’attuale assessore alla
cultura chiamasse il Benanti riconoscendogli che quel poco, confuso, velinare
di intellettuali fu fatto…nel 2010. Ad
un tratto mi prese la raggia vera e feci
ciò che non avevo mai fatto prima. Mi ricordai di quando il Perrone presentando
il suo libro vide in sala la squadra dei compari al completo ed io gli dissi “vedi
che alla fine è gente libera…” non sapendo la coltellata che avevano già
preparata stile agguato mafioso… Quindi stamattina utilizzai quello strumento
che fu fatale al Perrone e…. mi crollò il mito del Benanti “dal linguaggio
poetico”, delle impressioni scritte a caldo e cosette del genere. L’articolo La terra di Marineo tra il XVI secolo e gli anni Cinquanta
del Novecento
era
stato pubblicato su la Rocca nel dicembre 2010 in occasione della pubblicazione
della collana facente parte del progetto “Promessa mantenuta” di manumanchiana
memoria. Ora questi signori stiano
tranquilli perché del Pulizzotto noi conosciamo la sua non violenza e che siamo
certi che non è uso ad usare i veleni in cucina come vendetta .
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