ORA PORTIAMO A CASA I NOSTRI BENI !
Quando Antonino Greco ha
detto “dobbiamo sentirci a casa nostra” ci siamo guardati in faccia
increduli ma certi che per la prima volta tutti abbiamo potuto seguire
questa lunga e snervante trattativa, in trasparenza e passo dopo passo.
Non si era mai verificato che il cittadino venisse
aggiornato in tempo reale sull’iter che la nostra Amministrazione
seguiva per portare a casa un accordo dignitoso. Abituati a valzer
indecenti di mezze figure con un linguaggio di basso politichese, che
non ti “comunicano mai nulla” nascondendosi dietro una nullità
operativa. Per la prima volta è stato reso pubblico un atto informando
la cittadinanza affinché ne prendesse conoscenza. Ne è venuta fuori una
immagine di politici fasulli che per anni hanno vissuto contando sulla
ignoranza dei cittadini, a cui vengono nascosti gli atti, rendendoli
invisibili ad arte. Dall’apertura della crisi del castello sino alle ore
11 di ieri il Vicesindaco Antonino Greco ha tenuto dettagliatamente e
giornalmente informata la opinione pubblica sulle trattative con il
Sovraintendente. Forse è stato questo il primo vero atto di questa
Amministrazione spesso impreparata , certo un po sbandata, sicuramente
più spesso mal guidata. Credo che al di là della appartenenza politica
la scelta dell’Antonino Greco è risultata vincente anche perché ha
baipassato colleghi più esperti
che ti trascinano in ragnatele e paludi. Può considerarla una vittoria
personale per aver superato ostacoli interni e giocato bene i vari
sostegni.
Ieri
sera , peccato per gli assenti, è riuscita una bellissima serata
organizzata dal Pulizzotto (uno dei più attivi e decisi) che ha
coinvolto artisti locali e forestieri facendoci uscire dalla solita
trita atmosfera da saga paesana attirando a Marineo altri esponenti
dell’arte e della cultura. Egle Mazzamuto ha trovato un pubblico caldo e
vivace, gli Alturas non hanno deluso il suo pubblico di casa concedendo
più volte il bis e trascinando i presenti in cori esaltanti.
Ma
è stato Antonino Di Sclafani che recitandone il curriculum ci ha
presentato quello che in questo momento è un grande “orgoglio marinese”:
Giuseppe Inguì , direttore scientifico del restauro in atto nella
Basilica della Natività in Betlemme di Palestina. E’ stato un …terremoto
di emozioni tutte racchiuse in una frase: quando mi è stato proposto
l’incarico mi sono persino dimenticato di trattare l’onorario talmente
ero emozionato…”.
Per la cronaca va registrata l’intenzione della Sopraintendenza
e di questa Amministrazione di far rientrare a Marineo nei locali del
Castello tutti i beni artistici, culturali e archeologici distribuiti
fuori del territorio. Si proprio quell’ operazione che noi chiamammo I
Nestos e che oggi qualcuno , more solito , fa sua mentre a me costò
l’appellativo di vastasu…
A questo punto affidiamo al Maestro Giuseppe Inguì l’incarico di pregare davanti la grotta di Betlemme per … (vedi elenco allegato)
Nessun commento:
Posta un commento