venerdì 27 marzo 2015

I NESTOS

ORA PORTIAMO A CASA I NOSTRI BENI !
Quando Antonino Greco ha detto “dobbiamo sentirci a casa nostra” ci siamo guardati in faccia increduli ma certi che per la prima volta tutti abbiamo potuto seguire questa lunga e snervante trattativa, in trasparenza e passo dopo passo. Non si era mai verificato che il cittadino venisse aggiornato in tempo reale sull’iter che la nostra Amministrazione seguiva per portare a casa un accordo dignitoso. Abituati a valzer indecenti di mezze figure con un linguaggio di basso politichese, che non ti “comunicano mai nulla” nascondendosi dietro una nullità operativa. Per la prima volta è stato reso pubblico un atto informando la cittadinanza affinché ne prendesse conoscenza. Ne è venuta fuori una immagine di politici fasulli che per anni hanno vissuto contando sulla ignoranza dei cittadini, a cui vengono nascosti gli atti, rendendoli invisibili ad arte. Dall’apertura della crisi del castello sino alle ore 11 di ieri il Vicesindaco Antonino Greco ha tenuto dettagliatamente e giornalmente informata la opinione pubblica sulle trattative con il Sovraintendente. Forse è stato questo il primo vero atto di questa Amministrazione spesso impreparata , certo un po sbandata, sicuramente più spesso mal guidata. Credo che al di là della appartenenza politica la scelta dell’Antonino Greco è risultata vincente anche perché ha baipassato colleghi più esperti che ti trascinano in ragnatele e paludi. Può considerarla una vittoria personale per aver superato ostacoli interni e giocato bene i vari sostegni.
Ieri sera , peccato per gli assenti, è riuscita una bellissima serata organizzata dal Pulizzotto (uno dei più attivi e decisi) che ha coinvolto artisti locali e forestieri facendoci uscire dalla solita trita atmosfera da saga paesana attirando a Marineo altri esponenti dell’arte e della cultura. Egle Mazzamuto ha trovato un pubblico caldo e vivace, gli Alturas non hanno deluso il suo pubblico di casa concedendo più volte il bis e trascinando i presenti in cori esaltanti.
Ma è stato Antonino Di Sclafani che recitandone il curriculum ci ha presentato quello che in questo momento è un grande “orgoglio marinese”: Giuseppe Inguì , direttore scientifico del restauro in atto nella Basilica della Natività in Betlemme di Palestina. E’ stato un …terremoto di emozioni tutte racchiuse in una frase: quando mi è stato proposto l’incarico mi sono persino dimenticato di trattare l’onorario talmente ero emozionato…”.
Per la cronaca va registrata l’intenzione della Sopraintendenza e di questa Amministrazione di far rientrare a Marineo nei locali del Castello tutti i beni artistici, culturali e archeologici distribuiti fuori del territorio. Si proprio quell’ operazione che noi chiamammo I Nestos e che oggi qualcuno , more solito , fa sua mentre a me costò l’appellativo di vastasu…
A questo punto affidiamo al Maestro Giuseppe Inguì l’incarico di pregare davanti la grotta di Betlemme per … (vedi elenco allegato)

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