E’ sempre aperta la collettiva di pittura allestita al
castello. Trenta opere di altrettanti artisti sono esposte seguendo un criterio
scenografico attento. Se ne è parlato all’inaugurazione ed ora tutto tace
perché i marinesi siamo “sapienti a matula” e promuovere gli altri ci fa male.
Questo non si verifica solo con l’arte ma in tutte le varie manifestazioni di
qualsiasi tipo. I primi commenti sono sempre dispregiativi mai pertinenti
(storica la frase c’erano più persone che coglioni) oppure indifferenti oppure
“ma quello non è il figlio di …che fece quello…” . E se già una trentina di
Happy Days del parroco non sono riusciti a dare un minimo di discernimento ad
un popolo di dure cervice allora queste catechesi vanno fatte a chi è sempre
sul palcoscenico a mostrare un volto del paese che è simile a loro .
L’esposizione continua imperterrita anche se
è raro sentire un paesano che suggerisce di visitarla. “I preposti” : Ass. al
Turismo, alla Cultura , la Proloco, le scuole sembrano come sempre dichiarate
contro. Basta pensare alla opportunità che la mostra offre alle scuole. A
qualsiasi livello scolastico. Dalle elementari (quale bambino non porta a casa
un disegno per i suoi genitori ?) che può ricevere degli imput sui colori , sui
paesaggi, sui soggetti alle Medie (ora si creano gli orientamenti artistici, si percepisce il linguaggio , si
elaborano i messaggi artistici) per non parlare delle scuole tecniche che si
sono arroccati dietro materie che raramente condivideranno in famiglia e
soprattutto se moglie e figli hanno scelto materie umanistiche o se si sono
fermate alla scuola d’obbligo. Portare i ragazzi della scuola è un dovere per
gli insegnanti di qualsiasi livello. Inutile ricordarvi cosa era la Scuola
Media di Marineo: un Museo dove per trovare un centimetro vuoto in una parete
ci voleva un arraggiato invidioso. I nostri ragazzi respiravano “arte” non solo
esterna ma anche e soprattutto indigena, fatta in casa. Non sono mai più andato
in quella scuola media per paura di trovare i muri imbiancati e le sculture
“riutilizzate” come materiale edile.
Lo scopo di chi è delegato alla nostra
cultura è quello di atrofizzare tutte le iniziative usando l’arma del disprezzo
dal pulpito della incapacità. Basta usare gemellaggi e premi milionari per
pulirsi l’intimo … Torniamo a visitare la mostra con orgoglio e parliamone. Mi
rifiuto di credere che Marineo sia quella descritta nel quadrilatero dai
carabinieri.
Puntuale ed ad orologeria giunge l'articolo di "stato". Un inutile aggiornamento che non dice nulla di nuovo e non precisa nessun termine e ci preoccupa perchè "il nostro uomo" è uso a scavare sotto traccia e basta vedere la sua presenza in tutte le foto pubblicate nel progrom del Taormina per capire che a quest'uomo bisogna affiancargli qualcuno, Al nostro articolo lo stesso ha reagito mandando in onda una decina di foto come a voler dire "pezzenti" questo è il mio "territorio" e giù a pisciare come fanno cani e gatti ...
RispondiEliminaIl Barbaccia poi si è mostrato sudato...per la grande fatica profusa in questa organixzzazione...Siamo nelle ,mani di dio o meglio di ...
Salerno Salerno puoi fare meglio che l'incensore....