LA NOTIZIA CHE GIUSEPPE INGUI SI TROVA A BETLEMME CON UN INCARICO CHE CI RIEMPIE DI GIOIA E ORGOGLIO HA STRAVOLTO L'IMPAGINAZIONE DEL NOSTRO BLOG. QUESTO ARTICOLO ERA LA PRIMA PAGINA, GIà SCRITTO DA GIORNI, E MAI AVREMMO IMMAGINATO DUE COSI GRANDI EVENTI : GIUSEPPE INGIUI A BETLEMME E LA PROSSIMA SOLUZIONE DEI LAVORI AL CASTELLO.
Nella settimana enigmistica c’era un “sollazzo” che si chiamava
trova gli errori e subito dopo ti dava la soluzione. Nella foto che
pubblichiamo il lettore non deve trovare errori , ma bensi segnali positivi.E’ come quando si partorisce e vedi spuntare prima la testa poi le
braccine poi tutto il resto. A noi questa foto ha fatto questo effetto … Il
soggetto è noto e ce lo ripropone la foto del Maestro Vitrano che ha saputo
cogliere la stessa emozione collettiva che ha colto tutti noi nel vederla. Ci
siamo messi in silenzio ad osservare e sembravamo “diversamente abili”, quelli
che si sono commossi. Capisco che i più giovani (quelli per capirci nati a “Palermo
o a Corleone” per mano del “ginecologo di fiducia” e rinunciando alla
“levatrice”) loro non possono provare queste emozioni perché oggi si fa fatica
a fargli capire perché quella lacrima assassina passeggiasse sul nostro viso.
Ma non siamo a Marineo senza paradosso, nel paese dove un bel gruppetto
distribuisce polpette avvelenate “doc”. Si è vero non siamo riusciti a
diventare “possessori” ,non proprietari della prima ala e lo Stato (si lo Stato
quello che non funziona mai, quello su cui sputiamo tutti i giorni, quello dei
funzionari a matula ci mette su un piatto d’argento la nuova ala:quella più
prestigiosa. E’ troppa la gioia nel vedere questa foto che rinunziamo alle
nostre solite invettive contro i soliti che se non c’è danaro da scialacquare
non si prestano. Sono le nostre “doc” donne vane (è risaputo che di solito la
donna vana è un uomo) che ora che sono tornate al potere, ora che coprono
l’assessorato più vano e fatuo quando non è usato correttamente, nel momento
che ne avevamo bisogno , nel momento che poteva usare tutte le sue conoscenze ,
nel momento che poteva svestire i panni della donna vana , nel momento che
poteva essere citato dai posteri non come “dopo di me il diluvio” lui è
sparito.
Godiamoci la foto. Immaginiamo chi “abiterà” il castello. Sarà
casa manumanca o casa tumazza. Quando da giovane a Praga gridavo “Havel na
rad!” (Vogliamo al governo . castello, Havel) mai avrei pensato che un giorno
da Praga avrei gridato “Giù le mani dal Castello” a Marineo. La nostra speranza
è che questa “ondata” di funzionari regionali non “scarichi alla cieca” il
castello alle nostre donne vane.
Abbiamo sognato il Castello come simbolo di riconciliazione,
accessibile a tutti dove troverebbero posto tutte le eccellenze marinesi e che
l’utilizzo non diventi un “do ut des” gestito da famelici politici.
Nel nostro piccolo avevamo “acquistato” due prestigiosissime
mostre (Una i vangeli di Ravenna , gigantografie professionali dei mosaici
ravennati e l’altra su Raffaello su licenza della Bibblioteca Vaticana, ed
infine un convegno con la presenza di docenti universitari da Roma e
dall’America ormai con biglietti aerei già staccati), il tutto senza
prostituirci al solito americano di turno né chiedere fondi a nessuno perché le
nostre donne vane gestiscono perfino gli sponsor…
Qui nessuno sa fare cultura senza scialacquare quattrini . Ma come
sempre e più le volte che distruggono quello che vogliono fare gli altri che
partecipare.
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