domenica 29 marzo 2015

NESTOS E LADRUNCOLO DI IDEE !




Un amico mi invita a “essere pio” perché siamo sotto Pasqua. Dedico a lui la canzone inserita ieri nel blog. Ma non posso dire messa se non sono nemmeno catechista !
Una popolare “striscia” televisiva al suo nascere mostrava prosperose ragazze che portavano dei fogli (allora in carta velina) ai redattori e quindi chiamate appunto veline. Il termine nasce dall’uso ,almeno sotto tutte le dittature prima e continuato anche in democrazia di “passare” delle veline che infine si traducevano in veri e propri ordini. Chi avesse la bontà di andarsi a leggere il GdS di Venerdi 27 marzo 2015 troverebbe la bella foto del nostro castello   circondato appunto dal contenuto della velina trasmessa dal nostro assessore alla cultura ad una giovane bella promessa del giornalismo. E’ chiaro che dove tutto è gestito dalla mentalità mafiosa nessuno riesce a farsi strada con le proprie forze e quindi come usa “tu sei lì perché ti ci ho messo io!” e cosi l’articolo uscito in anteprima sul blog di Pino Taormina è uscito il giorno dopo sul GdS. E’ un triangolo che si ripete e che per coprirlo, questo blog da un colpo al cerchio (manumanca) ed uno alla botte (Spataro). L’articolo purtroppo non ha nemmeno citato che la botte non si è mai visto nelle trattative con il Sopraintendente, ha dimenticato che chi costantemente ha tenuto legato il filo è stato il Pulizzotto (quello dell’antropologico) che può contare su una corsia preferenziale. Ignorato. More solito , sempre il bottaio , uso a appropriarsi di meriti altrui dimentica persino che il ritorno dei nostri beni archeologi e artistici sparsi non so dove non è una sua campagna di guerra e che l’operazione “Nestos” si deve proprio al nostro giornale e che lui se ne appropria cose è uso fare (vedi Giardino dei giusti) che a noi costarono un invettiva (vastasu) e lui se ne appropria . Gli diamo atto che conosce tante di quelle persone che gli forniscono dalle notizie, alle scoperte in Biblioteche che lui poi presenta come proprie. Ora quello che conta è il risultato ma ad una persona di “tanto nomine” un “cuffuni” di deontologia in più non guasterebbe .
Si è vero che lui è il nostro fontaniere, idraulico, scrittore, collocatore, spalatore di neve, salvatore della patria , ma non ci faccia credere che sia un topo di biblioteche quando sono gli altri che portano a lui le veline.
Nessuno è mai riuscito a moderarlo costringendolo a non inquinare tutto quello che fa. Veramente l’unico che c’era riuscito è stato il manumanca , che in partenza ci ha riempito di speranza grazie anche a collaboratori di grande qualità ma poi li ha persi uno per uno per strada, vuoi castrandoli vuoi “estinguendoli”,  superando in onnipotenza il nostro assessore mai eletto . Ora non si appropri più di meriti altrui e torni “uno fra pari” o vada a fare il portaborse al manumanca a Roma.
Stia nei limiti perché se è anche coperto da “grandi conoscenze” , Curie e Curiali ogni giorno che passa distrugge quello di buono che ha fatto in passato grazie ai suoi amici di allora. E noi siamo stanchi della sua fatua arroganza.

Nessun commento:

Posta un commento