lunedì 21 dicembre 2015

A CIASCUNO IL SUO PRESEPE



Ieri sera al Castello è passato un evento particolare. Faccio fatica a descriverlo perché ha coinvolto vari spunti che non possiamo non segnalare. Vediamo di procedere in ordine. Ovviamente ci vuole una premessa. Quando i professori non si occupano di politica (mentre esercitano a scuola) danno la parte migliore di se e quindi vanno rispettati e noi siamo pronti a cambiare ipocrisie in elogi. Metti tre docenti (Barbaccia,Ferrandelli, Nino Barcia ,mi scuso se non cito gli altri) che ti danno un tema super attuale: il presepe. Poi si invitano i ragazzi di vari livelli scolastici ad abbinarlo all’arte. Sostenuti dai loro insegnanti i ragazzi iniziano ad ambientare i loro presepi nelle più disparate situazioni artistiche. Ne vengono fuori delle creazioni che hanno spinto il direttore del Sant’Elia di Palermo a fare una scelta (difficile dice) per esporne alcuni a Palermo. Quando Salvatore Pulizzotto (attento, attento vedo nel tuo futuro la politica da un lato e qualche bevanda avvelenata da parte di qualche invidioso…) mi ha parlato di questa mostra, ero di malumore perché da un lato questa Marineo (siamo sicuri che Vecchioni non si riferisse a Marineo ?) piscia sopra il presepe vivente (ormai lo fanno tutti i paesi con interessanti ritorni economici), ignora e discrimina il presepe meccanico (nicchia e gioiello) o quello dei Realmonte o altri ancora e dall’altro ti produce una mostra veramente preziosa. E qui vogliamo tornare polemici. Non sta a noi indagare sulla Fondazione. Il suo vivace ed energico Presidente scatta ad ogni spina di ficodindia. Da buon marinese ama ricevere solo elogi. Non sono sue le responsabilità passate , ma vivaddio è lui il nostro interlocutore. E se continua a sperperare soldi è simile ai suoi predecessori. Aspettavo che stabilita una somma proporzionale al ritorno che produce (Premio di Poesia) intervenisse sul presepe vivente. Ma è risaputo che simili ambienti sanno disperdere risorse ma non produrle. Gli diamo atto dei suoi corsi “di recupero serale per non licenziati”, ma anzicchè circondarsi di sterili badesse  inizi a “far” produrre risorse , da usare poi secondo statuto, trovando consulenti o gente capace perché questo solo spendere “a matula” lo faccia fare ai nostri soliti politici (che termine inappropriato).Cambi rotta Presidente e lo faccia prima del simposio sul vino, se vuole essere credibile . Ora se da un lato certi professori ritengono “offensivo” il presepe, a Marineo è creativo. Dopo i Presidi “professori”, dopo i Presidi “amministratori” era ora che arrivassero i presidi coglioni.
Con piacere prendiamo atto che lo “spirito artistico” infuso in questa scuola dalla Maria Cira Muratore non solo non è morto ma non è stato nemmeno represso.

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