A scrivere bene di una serata mi trovo a disagio. Una
giornata intensa, stressante fortemente emozionante. Abbiamo dovuto costruire
un prototipo di palcoscenico per i bambini, i cosidetti più piccoli e proporre
Il brutto anatroccolo perché è chiaro che i nostri piccoli non sono da affidare
solo alle scuole o alla televisione. Anche come genitori stentiamo… Abbiamo atteso
che le parrocchie proponessero corsi per i genitori migliorando il corso per i fidanzati
, ed è stata un’ attesa infinita. Cosi ieri ci siamo trovati il teatro
strapieno di bambini e genitori ed abbiamo gioito nel constatare che ormai l’unico
veicolo di dialogo fra genitori sono i bambini . Forti di questa constatazione
ci siamo goduti questo successo in silenzio e ci sentiamo di essere finalmente
sulla buona strada. Ora aspettiamo che i genitori facciano la loro parte
collaborando. Basta con il falso volontariato è ora di “fare” qualcosa per i
nostri piccoli. Ci vuole uno spazio solo per loro.Ma questa è un'altra storia…
Sono stato intrappolato nel luogo dove assolutamente non
volevo andare… Non sono talmente faccia tosta da presentarmi in un simposio a cui
spesso ho dedicato frecciatine non spuntate. Quest’anno avevo deciso di non commentare.
Questo simposio è una brutta copia del concorso di Miss Italia dove è difficile
scegliere la più bella fra tanti concorrenti in gara a mostrate tette e culi
elaborati con il compasso. Mi sfuggiva perché
cosi tanti mi chiedevano di andare pur sapendo che non sopporto certo
narcisismo. Poi “la carognata” mi giunse da un amico “al confino”, in esilio,
deportato alla cayenna milanese. Le sue poesie sono difficili perché lui ha un linguaggio
non accessibile a tutti e quindi ha voluto colpirmi mettendomi alla gogna
proprio nel simposio di poesia facendo leggere pubblicamente un suo “elogio”
all’amicizia. E se non bastasse ho dovuto ritirare l’alloro per suo conto !
Per fortuna la serata è stata scorrevolissima perché Chiara
Lo Faso ha preso in mano le redini e non le ha mollato nemmeno un secondo non
lasciandosi prevaricare né dalle autorità né dai maggiori narcisi. Si è vero
che aveva al fianco una mezza dozzina di “naviganti” sobri, precisi e con voci
caldissime che hanno “inebriato” più noi di quanto lo fossero loro. E cosi man
mano che scorrevano le poesie ti aspettavi sproloqui per motivare poesie
scritte “con raggia”,o lapidari commenti da Antonino Di Sclafani alla seconda poesia
dell’altro Antonino Di Sclafani. Alla Zuccaro che non consente che le sue
poesie vengano lette da altri (come dagli torto) alla La Sala che ormai vive su
Il Sole sopra…Marineo. Discreto Giuseppe
Montalbano. Franco Vitali ha tentato di spiegarci la poesia mentre messi in
coda Salvatore Di Marco, Eligio Faldini, Antonina Li Castri, Massimo Vitrano,
Totò Spinella Mancuso, Patrizia Assiria, Rosaalba D’Amato, Francesca Peri,
Gaetano Altopiano, Delia Pecoraro, Ciro Spataro, Totò Randazzo, Chiara Lo faso,
Santi Zuccaro, Elide Triolo, Erika Li castri, Melina Faldini, Roberta Perrone,
Giacomo Ribaudo, Pino Guagenti,Giuseppe Pecoraro, Maria Carmela La Spina gli si
leggeva il labiale con i versi delle loro poesie. Il tutto mentre dall’aventino
Nuccio Benanti se la godeva come un padre biologico di varie creature…
Il Pontano è uno chansonnier completo padroneggia
voce, dita e testi alla grande forse un po meno il mixer che “disturba” con
volumi da balera… ad un certo punto sembrava volesse flagellare le sue creature…
coprendo testi bellissimi…
Ma onestà vuole che si segnali la vera mattatrice
della serata. E’ stata una grande sorpresa per me scoprire Francesca Di Marco.
In una botta sola regista, cantante, strumentista, lettrice, autrice, poetessa
e non so cosaltro… La sua spigliatezza e verve ha impreziosito la serata che
gli sbattimenti di porta di certi maleducati tentavano di
guastare… Paroliere delicata, incantatrice di storie d’amore preziose, femmina
dagli occhi splendenti.
Amministratori al gran completo , discreti e riservati
cosa che abbiamo molto aprrezzato.
Ora che abbiamo il simposio di sinistra, il simposio
di destra, la fabbrica delle poesie di settembre non mi stupirebbe un simposio
della poesia di Lu Cozzu o di Brannu.
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