Gli
anni scorsi di questi giorni Marineo era presa d’assalto. Migliaia di
persone si riversavano a Marineo a tal punto che il mediocre sindaco di
allora osò dire con orgoglio “ventimila presenze…”( come se lui avesse
mosso un dito…) oscurando cosi le palle di mussoliniana memoria usando
lo stesso stile e linguaggio. Supplicammo gli allora eroi della GMG che
non era sufficiente lavorare giorno e notte a costruire pagliere e
dedicare qualcuno alle pubbliche relazioni, alla comunicazione, alla
sicurezza e soprattutto a come ottenere un ritorno per la comunità da un
simile evento. Ricevemmo come al solito i soliti piagnistei del “debbo
fare tutto io, non ci aiuta nessuno, il comune di qui, la proloco di là…
Insomma la solita litania marinese brava a concepire ma inutile ad
allevare e far crescere. Cosi oggi ci troviamo a organizzare (geniali)
pulman per andare ai vari Custonaci, Sutera a visitare altrui presepi.
Ci stupisce che il gruppo GMG (Spinella, Scrò Realmonte, Daidone e
intimi) capaci di aver creato un evento invidiabile alla fine si sono
persi come neve al sole. Cioè incapaci di far crescere la loro creatura
perché vuoi per mentalità vuoi per narcisismo non sono stati capaci di
trovare collaboratori, consulenti addetti che coprissero i ruoli che
andavano coperti. Certo non può essere un musicista l’addetto alla
comunicazione, come non può essere un artigiano l’addetto alla sicurezza
come non può essere un vigile urbano addetto alla promozione. Ci sono
ruoli che il volontariato in un impresa simile non può coprire ! Sgrò ha
dimostrato di essere ottimo gestore e amministratore, Spinella è
insuperabile nella manualità ma un evento simile necessitava ben altre
collaborazioni. Se in paese esiste una proloco bisogna “obbligarla” a un
ruolo maggiore e non lasciarla specchiare su se stessa che a quanto
sembra è l’unica cosa che sa fare bene. Il presepe vivente doveva , a
qualsiasi costo, coinvolgere le fatue ,spente e futili congregazioni
distribuendo loro scene e ambientazioni con responsabilità primarie. La
potente (sic) San Ciro , prima donna spesso vana, andava
svegliata usando i suoi cinquanta fradici confrati sempre assenti come
del resto avviene in tutte le congregazioni. Commento a parte meritano
le veline dell’amministrazione. Pronte a farsi fotografare da tutti i
lati , ma negati a qualsiasi azione volta a “promuovere” il paese. Un
paese morto vuoto e senza futuro.
No caro Spinella e
compagni il Vostro presepe è finito in un aborto e incolpare gli altri è
la dimostrazione di un suicidio annunziato. Avete sciupato energie
inutilmente per dimostrare una certa lampante incapacità. Ora potete
essere orgogliosi : finalmente anche la GMG è a matula.
Ora non scaricate su di me insulti , ma fatevi esorcizzare ora che Marineo è giubilata su tutti i sensi. Che pena …
Ps. Andare in giro per Marineo oggi 27 dicembre è come fare la radiografia ad un morto.
PS.Non dimenticate di visitare il presepe meccanico . Altra gente che parla poco e quando lo fa lo fa con risultati eccellenti. Dai Spataro datti da fare e trovagli un posto stabile e diffondilo anzicchè perdetti dietro a mummie poetiche...
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