mercoledì 29 marzo 2017

STRAGE O GENOCIDIO !



Non ho finito di commentare la “rivolta delle leonesse” nel tentativo di fare giustizia sommaria del primo malcapitato (io) che eccoti un anticipo di una settimana di passione:una strage ! Sembrava un bollettino di guerra. Prima la radio poi la Tv poi lo scorrere delle notizie negli aereoporti. Insomma sono arrivato a Milano sconvolto. Padri che ammazzano i figli a martellate. Mariti di qualsiasi età che sgozzano mogli senza nemmeno l’alibi della gelosia. Mi offro per creare uno squadrone della morte ! Quella donna che vuole scappare dalla Sicilia perché “colui che la amava perdutamente” è in agguato ! Siamo disarmati. Ormai non è più una emergenza temporanea. Mi ricordo quando ci fu il periodo dei bambini lasciati dentro i cassonetti. Cercavamo di lanciare un messaggio. Prima di “buttarlo” avvisaci ! Veniamo a recuperarlo noi !   
L’altra sera abbiamo citato donne famose e prestigiose. Di quelle incontrate ne ho seguite due in particolare: Ipazia e Tullia D’aragona.
La prima ha subito oltraggio e martirio . Una figura grandissima , meravigliosa una vera donna con le palle. Il suo fascino e soprattutto la sua sapienza gli sono stati fatali. Sappiamo ogni dettaglio di come sia stata scorticata. E quando scoprimmo che in tutto questo c’entrava collateralmente San Ciro venimmo accusati che potevamo minare la devozione locale a San Ciro. Stronzate. Mentre sullo sfondo si traslocavano le ossa dei due Ciro e Giovanni ad Alessandria ,approfittando del momento, si aggredi la scienziata facendone scempio indescrivibile.
Più orgogliosa mi sembra la Storia di Tullia d’Aragona. Cortigiana bellissima arrivava a portarsi a letto gli uomini più prestigiosi del suo tempo senza mai essere definita puttana. Guadagnò cifre enormi che sperperò nella cultura. Mi si presentò davanti un giorno mentre stavo traducendo il Guerrin Meschino. Scritto in prosa dal Barberino e la D’Aragona lo mise in versi per offrirlo alle giovinette del suo tempo come lettura istruttiva.

Ora questo macello giornaliero produce anche effetti collaterali coinvolgendo poeti dell’ultima ora che sentono il dramma del femminicidio come stimmate sul proprio corpo.
Ma nessuno ancora riesce a capire cosa cavolo scatta nella mente di qualcuno che all’improvviso prende un martello e massacra la sua famiglia, disfa il corpo della sua donna a cui era legato morbosamente. Per me questo non è tema di sociologi . Questi sono imbecilli che non vanno curati ma estinti e ne è prova che quelli che dopo il massacro sono sopravvissuti al suicidio dorvebbero essere eliminati allo stesso modo o meglio come si fa con gli animali feroci.

I RACCONTI DELLA RESURREZIONE




11° INCONTRO – SEMINARIO BIBLICO
con
ALBERTO MAGGI o.s.m.

I RACCONTI DELLA RISURREZIONE
Cronache o teologia ?

Il 29 - 30 aprile a Palermo

Aula Magna
Dipartimento di Economia dell’Università
[ Edificio 13 – Ingresso da via Ernesto Basile]

Infogiacomo.pampalone1@tin.it cell. 338 6671989
Per i non residenti a Palermo: (Collegamenti – Sistemazioni – Pasti – Transfer - Prenotazione posti a sedere): mariodipasquale54@gmail.comcell. 347 6884660
Programma e differita web tv: http://dialoghieprofezia.weebly.com/
[ Potrai porre online domande al Relatore:  scarica la scheda - Già da ora, le risposte alle domande più frequenti:http://www. studibiblici.it/FAQ/FAQv.3.pdf ]
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Spero di ritrovarti tra i Partecipanti all’Incontro-Seminario Biblico
Un fraterno abbraccio,
Giangiacomo Pampalone



Per noi cattolici tradizionalisti è dura anzi molto dura. Da un lato abbiamo chi ci martella segnalandoci le nefandezze della Chiesa (vedi incontro di martedi) dall'altro gli amici del Trentacoste e del Pampalone ci ripresentano l'eroe di Cefalù : Alberto Maggi. Le sue teorie spesso sono accattivanti se non fossero tutti arraggiati contro non si capisce bene chi. O meglio più che teorie sono interpretazioni o meglio ancora riscrittura del Vangelo purgato e "nuovamente interpretato". La storia è iniziata condannando gli ebrei per Deicidio, poi siamo passati a giudicare Pilato ora finalmente abbiamo capito che sono stati i romani o meglkio il sistema o il potere. Fra qualche secolo ci diranno che sono stati i dodici apostoli guidati da Giuda ad ordire il tutto. E cosi come oggi avranno prove schiaccianti ...
Spero di andarci perchè ormai è una soap e non mi voglio perdere questa puntata. Ovviamente dopo andrò a confessarmi.
Il che è bello e istruttivo !

ps. consiglio di andare sopratutto per la efficientissima organizzazione che potrebbe insegnare qualcosa a noi marinesi quando parliamo di eventi.




martedì 28 marzo 2017

LA FOSSA DELLE LEONESSE



Non è stato a lieto fine la mia ultima presenza al corso della Muratore. Puntualissimo , perché Lei stabilito che si inizia alle 16 alle 16 in punto inizia non concedento nemmeno un minuto di ritardo. Un attento ascoltatore non perditempo si sarebbe subito accorto che la vittima predestinata ero io. Me ne sarei dovuto accorgere che il complotto a cui hanno partecipato tutte le signore presenti guidate dalla “suffraggetta “ capo mirava a colpire tutto ciò che fosse di genere maschile senza attenuanti ne sconti. E’ cosi stabilito che Cappuccetto rosso fosse portatrice di handicap e Biancaneve non fosse tanto a posto di mente eccoti tutta una cultura maschilista passarti davanti inesorabilmente e magistralmente nascosta dietro una infinita di autrici femminili capeggiate dalla Wolf che alla fine riempirono due calendari in santità. Quando mi accorsi che non erano candeline ma bensi un rogo ben sostanzioso era tardi ed essendo l’unico di genere maschile presente ero l’unico anche su quel rogo non più come “scolaro” ma li a scontare solo io migliaia di anni di vessazioni fatte a miliardi di donne in miliardi di anni. Ovviamente dimenticando che la partita si giocava in due e che “queste vittime” svegliatesi solo nel ventesimo secolo stavano per fare giustizia sommaria del sottoscritto che era andato li solo per colmare forti lacune letterarie. Insomma se debbo dirvi la verità il pubblico era prettamente femminile e fra le più agguerrite (o arraggiate) ho riconosciuto oltre la Wolf la Artemisia e la Sofonisba . C’era anche Ipazia (o almeno quel che restava di Lei… dopo la cura …).
Questo il prezzo di solito che paga chi era della loro parte o meglio per poco diventavo il primo martire di genere caduto in una fossa di leonesse …

SOLDATO MARINESE IN ESTREMO ORIENTE



Ho ricevuto un prezioso libretto stampato alcuni anni or sono e mi sono ricreduto sul fatto che mentre Bolognetta può calare un asso come il Lombino Marineo mi sembrava che dopo il CaLDERONE (Memorie storiche) non avesse prodotto altri storici locali. Salvo il Nino Trentacoste , storico dell’arte, le memorie storiche locali fossero trattate più come farraginose “notizie” ma non con il taglio del ricercatore. Nulla mi lega come idee al Lombino , ma la sua professionalità e serietà di ricercatore mi entusiasmano. E questo succede quando sono i documenti a parlare e non l’autore e quando l’autore si chiude in se stesso “concedendo”al lettore il solo diritto di leggerlo.
E cosi Nino Disclafani mi smentisce perché il suo lavoro che io sconoscevo completamente fa vedere che dietro non solo c’è un faticoso lavoro di ricerca ma anche di “montaggio”.
Ero convinto che questo lavoro trattava della rivolta dei Boxer in Cina e seppur si distanzia di pochissimi anni tratta di tutt’altro evento.
Mi ha commosso il suo parente antenato , autore del racconto, quando cita Il Signor Bonaventura (quello ricco da far paura) che ancora negli anni quaranta-cinquanta primeggiava dalla prima all’ultima di copertina del Corriere dei Piccoli e che ancora conservo. Ora abituati ai marinesi che “andavano in viaggio di nozze” al massimo a Romagnolo trovare un marinese che arriva in Estremo Oriente e che ci documenta il suo viaggio in rima è una rarità preziosa per la nostra comunità. Non so se i gestori del premio di poesia lo hanno mai segnalato ma fra questi giurati (o si dice giuristi) ce ne sarà mai uno che abbia letto il Disclafani ….  ?
Mi spiace per il ritardo , ma meglio tardi che mai  . Tornerò in argomento dcopo averlo letto.

MARIO RIZZO OSPITE DELLA FONDAZIONE ARNONE



Mi sorprende che fra ammalati immaginari e reali a Marineo non ci sia distinzione. Questo ospite della Fondazione nel corso gjuidato dal dottor Provenzale ha confermato la qualità che hanno portato a Marineo. Sono i numeri uno della medicina specialistica. Anche la formula è azzeccata perché dopo il percorso generico fatto dal Provenzale ora sono arrivati uno dopo l’altro gli specialisti. Del dottor Rizzo mi è piaciuto il modo di porsi e soprattutto ci ha risparmiato quella tipica lozione per capelli che di solito concludono questi incontri. Il dire che esistono migliaia di terapie per il diabete mi ha tranquillizzato . Si perché questa malattia  è  subdola e va cercata in ciascuno di noi e trattata singolarmente e appropriatamente e di continuo. 
Trova il diabete che c’è in te e inizia con il curarlo tu con il ritmo di vita giusto.
Grazie dottore.