Il
giorno 25 marzo 2017 il Santo Padre
sarà a Milano. Lo aspetta un programma veramente pieno: alle ore 10 il
Pontefice sarà in Duomo per incontrare i sacerdoti, i religiosi e le religiose.
Al termine dell’incontro si affaccerà sulla piazza Duomo per
salutare e benedire i presenti. Alle
11.30 il Papa si trasferirà al carcere milanese di San Vittore per incontrare i
detenuti e pranzare con loro. Alle 15
poi la santa Messa la celebrerà al parco di Monza. Infine, alle 17,30 allo
stadio Meazza di San Siro, Papa Francesco incontrerà i ragazzi cresimandi e
cresimati, i loro educatori, genitori, padrini e madrine. Incontrare i
cresimandi è un abitudine del vescovo di Milano il quale sarà sostituito per questa
volta dal vescovo di Roma. Ci fa molto piacere che il nostro nipote, Renato,
potrà partecipare a questo incontro perché quest’anno il giorno 13 maggio
riceverà il sacramento di cresima. E’ una data molto importante perché
quest’anno sono 100 anni dall’apparizione di Fatina avvenuta proprio quel
giorno.
In un’intervista il Papa dice: “Milano non la conosco. Ci sono stato una
volta soltanto, per poche ore, nei lontani anni Settanta. Avevo qualche ora
libera prima di prendere il treno per Torino e ne ho approfittato per una breve
visita al Duomo. … Ho un grande desiderio nel cuore. Mi aspetto
di incontrare a fine marzo tanta gente.”
Poi si sofferma particolarmente su due
fenomeni della nostra epoca che in una grande città come Milano sono molto presenti:
le persone senza fissa dimora e i migranti. Nel primo caso egli parla della carità con la quale ci si deve
rivolgere a queste persone perché secondo lui dobbiamo essere guidati dal
pensiero della “miseria che abbiamo
dentro e che il Signore comprende e salva. Perché tutti noi abbiamo miserie
‘dentro’ “. A più riprese il Papa si
è schierato a difesa dei migranti invitando all’accoglienza. Milano in questo
senso è molto avanti. Alle perplessità di molti che si domandano se davvero
bisogna accogliere tutti indistintamente Jorge Mario Bergoglio, proveniente da
una famiglia italiana che ha emigrato in Argentina, dice questo: “Hanno diritto di emigrare e hanno diritto
ad essere accolti e aiutati … ma con la virtù cristiana della prudenza:
accogliere tutti coloro che si ‘possono’ accogliere. … Accogliere significa
integrare… Ogni Paese allora deve vedere quale numero è capace di accogliere.
Non si può accogliere se non c’è possibilità di integrare”. E ricorda che
in Argentina sono tutti migranti e questo fatto crea molta fratellanza e anche
un dialogo interreligioso. Dell’Argentina gli manca solo la possibilità di
uscire e andare per strada.
La città di
Milano è pronta per accogliere il Pontefice che potrebbe essere proclamato il
cittadino onorario di questa città i cui abitanti ‘hanno il cuore in mano’
come ha dimostrato in molte occasioni anche il Papa Francesco. Benvenuto!!!
Milano, 20.03.2017
Růžena Růžičková
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