Non dobbiamo perderci l’appuntamento
di domani e di lunedi con la solenne proicessione ,con una delle più antiche tradizioni del nostro paese. Una volta
questa festa popolare sottolineava una identità ben precisa : il rispecchiarsi
della famiglia nella Sacra Famiglia. Ora , non sta a me giudicare, la famiglia
è in rottamazione (recentemente aiutata anche dal Papa con le sue uscite non
sempre chiare e lineari) e quello che preoccupa è che almeno in qualsiasi tipo
di rottamazione si ha qualche vantaggio mentre la prospettiva di questa
rottamazione è semplicemente desolante. Sono stato ben due volte al Comune per
chiedere quanti divorzi e separazioni ci sono stati a Marineo sia nel 2015 che
nel 2016 e la risposta è stata controversa: nessuna ! Sembrerebbe in controtendenza
ma manca il dato “riservato” cioè le separazioni di fatto, clandestine,
riservate, i famosi separati in casa e quelli non regolarizzati. Questi ultimi
dati mancanti sembra siano rilevanti se non drammatici. Ormai coppie che
festeggiano i 50 anni di matrimonio sono rarissime, come i venticinquesimi e quelli
dei dieci anni sono talmente rare che vengono festeggiati … separatamente.
Da questo ne viene fuori un quadro
desolante che si ripercuote sulla società in modo drammatico :opinioni
frammentate, poco spazio alle condivisioni insomma siamo diventati egoisti.
Persino San Giuseppe visto prima
come patriarca , come simbolo oggi viene commentato come “famiglia allargata”.
La distribuzione del pane benedetto
da dividere e condividere a pranzo in famiglia vede la richiesta non di un solo
panino ma di due perché molti hanno due famiglie.
I tecnici familiari (sociologi,
consultori, psicologi) sono fortemente inadeguati e quasi sempre propendono per
una soluzione drastica anzicchè tentare una ricucita usando come collante la
loro capacità professionale titolata da anni di studio … a matula quando non
riesce o meglio nel migliore dei casi. Sono come dei meccanici che non sanno
riparare le macchine !
Quindi , per noi cattolici, è
necessario sostenere questa ricorrenza per arginare questo nuovo status che spesso
è un virus con il solo prezzo che ricade sui figli che subiscono quasi sempre
un capriccio da adulti incapaci di convivere calpestando quel patto d’amore stipulato
a suo tempo davanti allo stato e alla chiesa.
Ps. L’impegno manuale che
la Confraternita applica è meritevole e ancora oggi mostra carenze di
inadeguatezza. La ressa per ritirare il panino, la locandina stampata ma poco
diffusa , insomma la mancanza totale di comunicazione è una vecchia piaga … che
il sudore di pochi non giustifica.
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