sabato 18 marzo 2017

FALEGNAME, CARPENTIERE, MURATORE , CAPO FAMIGLIA ! INSOMMA UNO DI NOI !




Non dobbiamo perderci l’appuntamento di domani e di lunedi con la solenne proicessione ,con una delle più antiche tradizioni del nostro paese. Una volta questa festa popolare sottolineava una identità ben precisa : il rispecchiarsi della famiglia nella Sacra Famiglia. Ora , non sta a me giudicare, la famiglia è in rottamazione (recentemente aiutata anche dal Papa con le sue uscite non sempre chiare e lineari) e quello che preoccupa è che almeno in qualsiasi tipo di rottamazione si ha qualche vantaggio mentre la prospettiva di questa rottamazione è semplicemente desolante. Sono stato ben due volte al Comune per chiedere quanti divorzi e separazioni ci sono stati a Marineo sia nel 2015 che nel 2016 e la risposta è stata controversa: nessuna ! Sembrerebbe in controtendenza ma manca il dato “riservato” cioè le separazioni di fatto, clandestine, riservate, i famosi separati in casa e quelli non regolarizzati. Questi ultimi dati mancanti sembra siano rilevanti se non drammatici. Ormai coppie che festeggiano i 50 anni di matrimonio sono rarissime, come i venticinquesimi e quelli dei dieci anni sono talmente rare che vengono festeggiati … separatamente.
Da questo ne viene fuori un quadro desolante che si ripercuote sulla società in modo drammatico :opinioni frammentate, poco spazio alle condivisioni insomma siamo diventati egoisti.
Persino San Giuseppe visto prima come patriarca , come simbolo oggi viene commentato come “famiglia allargata”.
La distribuzione del pane benedetto da dividere e condividere a pranzo in famiglia vede la richiesta non di un solo panino ma di due perché molti hanno due famiglie.
I tecnici familiari (sociologi, consultori, psicologi) sono fortemente inadeguati e quasi sempre propendono per una soluzione drastica anzicchè tentare una ricucita usando come collante la loro capacità professionale titolata da anni di studio … a matula quando non riesce o meglio nel migliore dei casi. Sono come dei meccanici che non sanno riparare le macchine !
Quindi , per noi cattolici, è necessario sostenere questa ricorrenza per arginare questo nuovo status che spesso è un virus con il solo prezzo che ricade sui figli che subiscono quasi sempre un capriccio da adulti incapaci di convivere calpestando quel patto d’amore stipulato a suo tempo davanti allo stato e alla chiesa.   


Ps. L’impegno manuale che la Confraternita applica è meritevole e ancora oggi mostra carenze di inadeguatezza. La ressa per ritirare il panino, la locandina stampata ma poco diffusa , insomma la mancanza totale di comunicazione è una vecchia piaga … che il sudore di pochi non giustifica.  

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