ARCIVESCOVO DI PRAGA ,PRIMATE DELLA BOEMIA
Ieri ha fatto
il giro nei mas media la notizia che per gli abitanti
della Repubblica Ceca ha un enorme significato. Fu conosciuto come il vescovo
“lavavetri”.
E’ stato ordinato sacerdote a 36 anni nel
1968 perché prima ha faticato a entrare in qualsiasi facoltà, tanto meno quella
teologica. La sua famiglia d’origine era cattolica praticante e questo era il motivo per non fare studiare il figlio dei ‘nemici degli
operai’. Nel periodo del disgelo intorno all’anno 1968 la situazione era
cambiata e Miloslav Vlk è diventato sacerdote
ma solo per 10 anni. Nella Cecoslovacchia di allora per poter esercitare questo ruolo ci voleva
il permesso dello Stato che si rinnovava ogni anno e ai preti zelanti veniva
negato. Nel 1978 Miloslav Vlk diventa il
prete operaio suo malgrado lavando le vetrine dei negozi a Praga. Questo lavoro
gli da una certa autonomia per svolgere
il sacerdozio clandestinamente: la sua parrocchia e´ la strada e incontra i
suoi parrocchiani dove capita. Ad esempio il suo posto preferito per le
confessioni diventa la panchina nel corridoio del palazzo di Giustizia dove
nessuno se lo aspettava. Solo nel 1989
con la Rivoluzione di Velluto ridiventa il prete pubblico con la sua
vera parrocchia.
Segue una
“carriera” strepitosa: dal 1991 arcivescovo di Praga e primate della
Boemia, dal 1993 al 2001 Presidente
dell’Unione delle Conferenze Episcopali Europee. Nel 1994 il Papa Giovanni Paolo II lo
nomina cardinale e la “sua” chiesa diventa quella di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. Lì l’abbiamo incontrato anche noi che lo
conoscevamo personalmente. Nell’aprile 2005 ha partecipato al Conclave a Roma
durante il quale fu eletto il Papa Benedetto XVI. Svolse il ruolo di arcivescovo di Praga fino
all’anno 2010 e anche poi continuò a seguire
la vita della sua Chiesa Ceca. Ad esempio ha accompagnato lui
il pellegrinaggio dei Cechi a Roma durante l’Anno di Misericordia in settembre
2016.
All’inizio dell’anno 2017 ha dichiarato lui
stesso di essere seriamente malato. Ha ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà
non solo dai suoi fedeli ma anche dal Papa Francesco. E’ passato al Padre
all’età di 84 anni. Parlava molto bene italiano e fu un grande esperto e
promotore di quella lingua artificiale che è ‘esperando’.
Ci ha lasciato un coraggioso testimone che
ci ha dato l’esempio di fedeltà alla propria missione nonostante serie
difficoltà.
Milano,
19.03.2017 Růžena Růžičková
Ps. La
Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme in Roma è la probabile abitazione di Santa
Elena, madre di Costantino dove è sepolta. Nella chiesa sono custodite le croci
dei due ladroni e parte della Croce di Cristo e altre reliquie miracolosamente
ritrovate dalla stessa Elena. Noi eravamo presenti in Santa Croce quando il
Cardinale Vlk doveva consegnare la copia del Santo Chiodo a madre Teresa di
Calcutta. Purtroppo la notte precedente madre Teresa mori e la cerimonia della
consegna non avvenne.
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