Credevamo
che l’epopea dei fasci siciliani marinesi si fosse conclusa con
l’assegnazione e intitolazione del Giardino dei Giusti al Calvario. Ma
si sa cosi vanno le cose a Marineo. Questa volta non si vogliono più né
celebrare né ricordare quei martiri “ma chi se ne occupò”. E quindi
scoprendo antichi filmati si può tornare sulla scena con il “patrocinio”
della Rai in uno dei migliaia di filmati che la Rai conserva. Una
miniera senza fine. Questo offre la possibilità di vedere alcuni paesani
in cerca di maggiore visibilità “al tempo che fu…” . Si tratta di quasi
un ritrovo e questo ci dà l’opportunità di incontrare chi di solito non
va mai alle manifestazioni altrui per diritto salico o per paura di
contaminarsi. Nessuno di questi si è mai recato al Giardino dei Giusti
“ad memoriam” ma ora che gli si offre la possibilità eccoli camicia e
gravatta a lutto svolazzare nelle vesti più impensate “per il solo fatto
“ che erano vivi al tempo che la Rai passava da Marineo.
E’
una settimana troppo affollata. Troppi eventi e il marinese stanco di
un lunghissimo carnevale vorrebbe riposare iniziando la quaresima non
osannando i soliti perché deve già , finalmente, ascoltare (miracolo del
Taormina) qualcuno che difende la Chiesa dimostrando che non è solo
piena di mafia e nello specifico rioccupare quel sagrato spesso troppo
spesso palcoscenico di preti atti più a distruggere che a costruire e
che hanno inquinato il tessuto religioso della nostra comunità usando
il sagrato come arena del turpiloquio. Forse qualcosa si muove e
speriamo che il nostro Parroco sia talmente equidistante da rivedere i
ruoli educativi assegnati a progressisti non sempre affidabili.
Un
grande esempio ci viene dal Pd. Chi non è d’accordo esca e vada e
costruisca la sua nuova casa senza distruggere la vecchia. La storiella
del correggere è troppo vecchia …
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