Ho ricevuto un prezioso libretto
stampato alcuni anni or sono e mi sono ricreduto sul fatto che mentre
Bolognetta può calare un asso come il Lombino Marineo mi sembrava che dopo il
CaLDERONE (Memorie storiche) non avesse prodotto altri storici locali. Salvo il
Nino Trentacoste , storico dell’arte, le memorie storiche locali fossero
trattate più come farraginose “notizie” ma non con il taglio del ricercatore.
Nulla mi lega come idee al Lombino , ma la sua professionalità e serietà di
ricercatore mi entusiasmano. E questo succede quando sono i documenti a parlare
e non l’autore e quando l’autore si chiude in se stesso “concedendo”al lettore
il solo diritto di leggerlo.
E cosi Nino Disclafani mi smentisce
perché il suo lavoro che io sconoscevo completamente fa vedere che dietro non
solo c’è un faticoso lavoro di ricerca ma anche di “montaggio”.
Ero convinto che questo lavoro
trattava della rivolta dei Boxer in Cina e seppur si distanzia di pochissimi
anni tratta di tutt’altro evento.
Mi ha commosso il suo parente antenato
, autore del racconto, quando cita Il Signor Bonaventura (quello ricco da far
paura) che ancora negli anni quaranta-cinquanta primeggiava dalla prima
all’ultima di copertina del Corriere dei Piccoli e che ancora conservo. Ora
abituati ai marinesi che “andavano in viaggio di nozze” al massimo a Romagnolo
trovare un marinese che arriva in Estremo Oriente e che ci documenta il suo
viaggio in rima è una rarità preziosa per la nostra comunità. Non so se i
gestori del premio di poesia lo hanno mai segnalato ma fra questi giurati (o si
dice giuristi) ce ne sarà mai uno che abbia letto il Disclafani …. ?
Mi spiace per il ritardo , ma meglio
tardi che mai . Tornerò in argomento
dcopo averlo letto.
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