Ve lo ricordate ? |
Questo signore
crede che noi siamo qui a pettinare le bambole. Chiediamo le dimissioni per
manifesta incapacità e per inettitudine del suo staff e per la mancanza di
fiducia verso i suoi eletti , portaborse e sponsor da bottega delle pulci. Anni
e anni di campagna elettorale a tutti i livelli sempre sostenuti da una cultura
di sinistra menzognera. Ci sono voluti un culo grande come una casa, e il
premio di maggioranza (sempre da loro definito porcellum) per portare a Roma
(inutilmente) chi non ha saputo governare in casa, chi non ha mai affrontato
casa loro. Una macchina elettorale immensa sostenuta assillantemente da ogni
tipo di cultura convinti che solo il Pd può salvarci. Un flop elettorale
bibblico ! Un arroganza da coglioni che ci ha detto che avrebbe vinto facile
facile ! Alla fine nel sacco non c’era il gatto ma il culo !
Ieri sera quando
si è capito che pochissimi voti avrebbero premiato il Bersani o il Berlusconi
penalizzando l’unico che non ha avuto culo , il Grillo ,me ne sono andato a
dormire. Non mi serviva più il risultato definitivo :era inutile.
Andiamo in
ordine.
Il vero
vincitore delle elezioni è stato Silvio Berlusconi ! Ha condotto una campagna
elettorale stracciando il Bersani alla grande (colui che doveva vincere al
minimo al 50 per cento e Dio lo ha voluto aiutare, seppur ateo e incapace,
inviandolo a far compagnia a Prodi, Ochetto, Dalema ecc.). Omofobo , aggredito
continuamente (che pena quelle tette secche e candenti) ,ex fascista,
capitalista, colui che avrebbe tolto il voto alle donne, autorizzato i
matrimoni fra uomini e animali (ci stiamo arrivando) ha vinto in soli due mesi ogni
e qualsiasi previsione dimostrando che l’unico vero baluardo alla cultura di
sinistra è lui. Su Grillo non si può dire niente. Tutto scontato tutto
previsto. Abbiamo avuto L’Uomo Qualunque, il milazzismo, il fenomeno Pannella,
la Lega Nord ora i Grillini. Mettiamoli alla prova, aspettiamo che crescano.
Dove sono stanno lavorando bene. Dobbiamo ringraziare Monti perché grazie a lui
ci siamo tolti Casini e soprattutto Fini che si sono trascinati nel vuoto il
povero Monti. Quest’ultimo è il classico “milanese” che si sente di Lugano e
non si capisce che ci sta a fare in mezzo a questi “miserabili italiani”.
Peccato che mancato Cincinnato ! Vattene a Lugano ! Dal plurilaureato Giannini
al pericoloso Ingroa, all’ex Mito Di Pietro e cosi via, ci siamo tolti dai
piedi le inutilità del Paese. Per gli altri due nostri deputati locali tutto
come previsto. Ora se non sono gentaglia
imparino qualcosa. Berlusconi che deve imparare a governare senza perdersi
dietro giudici e comunisti, impari a fare sesso dentro le mura domestiche come
tutti . Bersani che lasci il posto a Renzi
e vada a pettinar le bambole portandosi dietro quel Pd inaffidabile per
intenderci “quello che è fuori dalla democrazia perché non risponde” che lui sa
che non è Grillo che non risponde e la gente lo ha capito. Ora ci aspetta un periodo di passione con la
speranza che Grillo non smetta di gridare, che Bersani non si monti la testa e
torni a fare il benzinaio perché noi abbiamo tanto bisogno di normalità.
Ci aspettano le
elezioni comunali e dobbiamo assolutamente trovare qualcuno che la smetta con
le bugie e l’incapacità perché siamo
alla fame e alla vergogna.
PS. Sempre ieri sera mi sono precipitato a rileggere N.Machiavelli ,non quello del fine giustifica i mezzi, ma bensi il teorico che "un principe" oltre ad una serie di qualità deve avere fortuna (culo) e domarla "batterla".Mentre ripiombavo in amori giovanili (Machiavelli appunto) altri sudava freddo perchè mancavano pochissimi voti per ottenere il premio di maggioranza e poter passare alla storia.
PS. Sempre ieri sera mi sono precipitato a rileggere N.Machiavelli ,non quello del fine giustifica i mezzi, ma bensi il teorico che "un principe" oltre ad una serie di qualità deve avere fortuna (culo) e domarla "batterla".Mentre ripiombavo in amori giovanili (Machiavelli appunto) altri sudava freddo perchè mancavano pochissimi voti per ottenere il premio di maggioranza e poter passare alla storia.
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