Caro mio miglior nemico,
non me lo aspettavo che dopo averti tenzonato con ben 4 odi sanicolensi mi avresti dedicato un articolo del genere. Non ho parole ! Troppo buono! Su una cosa però ti sbagli ! Non è vero che i poeti sono più vanitosi dei politici. I politici in fatto di vanità non li batte nessuno, almeno per ora. La loro vanità però è pericolosa perchè loro vanno al Parlamento,i poeti invece no. I poeti non nuocciono a nessuno. Io non mi sento di essere un poeta, se qualcuno lo crede chiaramente mi fa piacere. La definizione migliore comunque l'hai trovata tu: sono disarmato. Ma in compenso questo essere disarmato mi dona un grande senso di libertà. E questa libertà la custodisco gelosamente, non me la faccio portare via da qualsivoglia tentazione di propaganda politica. Tutti a promettere cchiù pilu pi tutti, ma andassero a Branno !!! Il mio sito che tu definisci di poesia in realtà io lo concepisco come una sorta di diario dove raccolgo tutte le mie esperienze e quelle che condivido con i miei amici. E' una sorta di archivio della memoria mio personale, un posto dove raccontare me e gli amici che incrocio per la strada, i miei compari incrociati. Non ho alcuna pretesa di definire arte o poesia i contenuti del blog, è solo uno spazio che mi sono ritagliato, il mio orticello, quello che ciascuno di noi si cura a casa propria. Se poi qualcuno in esso ci vede qualcosa di poetico o artistico mi fa piacere, altrimenti campo lo stesso. Comunque usando una tua tipica espressione rimango fermamente un trinaricciuto : con due narici respiro aria e con la terza poesia. Ti ringrazio per l'articolo, ma non mi allisciare troppo perchè potrei spuntare a casa tua senza invito e costringerti a preparare il gulash. Qualcuno storcerà il naso per il fatto che io ti rispondo, ma io sinceramente me ne fotto ! Perchè anche in questo bisogna essere liberi. Nemici si, ma a modo nostro ! Saluti dalla tua Milano
Ezio
PS : non manipolare la mia risposta, se devi pubblicarla, lasciala così.
non me lo aspettavo che dopo averti tenzonato con ben 4 odi sanicolensi mi avresti dedicato un articolo del genere. Non ho parole ! Troppo buono! Su una cosa però ti sbagli ! Non è vero che i poeti sono più vanitosi dei politici. I politici in fatto di vanità non li batte nessuno, almeno per ora. La loro vanità però è pericolosa perchè loro vanno al Parlamento,i poeti invece no. I poeti non nuocciono a nessuno. Io non mi sento di essere un poeta, se qualcuno lo crede chiaramente mi fa piacere. La definizione migliore comunque l'hai trovata tu: sono disarmato. Ma in compenso questo essere disarmato mi dona un grande senso di libertà. E questa libertà la custodisco gelosamente, non me la faccio portare via da qualsivoglia tentazione di propaganda politica. Tutti a promettere cchiù pilu pi tutti, ma andassero a Branno !!! Il mio sito che tu definisci di poesia in realtà io lo concepisco come una sorta di diario dove raccolgo tutte le mie esperienze e quelle che condivido con i miei amici. E' una sorta di archivio della memoria mio personale, un posto dove raccontare me e gli amici che incrocio per la strada, i miei compari incrociati. Non ho alcuna pretesa di definire arte o poesia i contenuti del blog, è solo uno spazio che mi sono ritagliato, il mio orticello, quello che ciascuno di noi si cura a casa propria. Se poi qualcuno in esso ci vede qualcosa di poetico o artistico mi fa piacere, altrimenti campo lo stesso. Comunque usando una tua tipica espressione rimango fermamente un trinaricciuto : con due narici respiro aria e con la terza poesia. Ti ringrazio per l'articolo, ma non mi allisciare troppo perchè potrei spuntare a casa tua senza invito e costringerti a preparare il gulash. Qualcuno storcerà il naso per il fatto che io ti rispondo, ma io sinceramente me ne fotto ! Perchè anche in questo bisogna essere liberi. Nemici si, ma a modo nostro ! Saluti dalla tua Milano
Ezio
PS : non manipolare la mia risposta, se devi pubblicarla, lasciala così.
Abbiamo ancora paura uno dell’altro ?
Evidentemente si perché io non ho mai manipolato la corrispondenza. Potrei
chiudere il blog domattina perché ho già fatto il mio tempo e la mia presenza
da tempo è inutile in questo contesto, ma soprattutto non mi diverto più. Il
tuo sponsor principale ha inserito la tua richiesta di segnalare il tuo blog
(non andava pubblicata) allora mi sono chiesto non vorrei che anche lui si…. scoglionasse.E
cosi mi è piaciuto scriverti.
Tu frequenti sempre brutte compagnie
…standone lontano e quindi non ti infestano più di tanto. Non ho mai pubblicato
una lettera senza il consenso. Ti basti l’esempio di Gian Antonio Stella del
Corriere della Sera. Con te mi devo sempre difendere , ma non mi pento .
Dopo l’articolo mi scrisse il solito
coglione quello a cui dedicai “il bambino con il dito all’americana” (che si è
lamentato per la puzza)dicendo che ti leccavo per poi insultare gli altri.
Quando chiude un blog è lutto perché questi miscredenti non amano la pluralità
coperti da una società che malgrado il tuo “miglior sponsor “ sono ancora
ammalati di omertà. Sono deluso anch’io perché la frase di Bersani di ieri è la
conferma della merda che certa gente con il loro silenzio-consenso ci butta
addosso. Ma andiamo alla poesia. Ai
tempi della Jaca Book difesi la collana di poesia che editavamo con scarso
successo. Ho superato che persino il Petrarca fu accusato di simonia per
l’alloro del Campidoglio, ma non ho ancora superato quando certi dilettanti si
sentono poeti , ma non posso superare certi ipocriti che hanno i cassetti pieni
di poesie. Amo i poeti alla Spataro o alla DiSclafani ( custode de li maggiori
nostri), o alla Padre Calderone , definto quasi babbeo da chi deve infangare
per mostrarsi. Ma questo non toglie nulla perché come dici tu un blog e come un
diario personale.
Vai in pace e per il Goulash dovevi approfittare in questi giorni che ero
a Milano ora mettiti in coda per la prossima volta. Si in coda altrimenti non
potresti apprezzarlo e poi io scelgo
secondo qualità i marinesi …
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