Percorsi poetici a Brannu
Avere un blog di poesia è un grande segno di
civiltà per una comunità ricca di ipocriti simoniaci. La vanità dei poeti supera
quella dei politici , ma almeno lascia una traccia, ti alleggerisce l’animo. Questo
paragone non mi piace perché il sito Percorsi Poetici a Brannu raramente è contaminato dai politici che
veramente andrebbero mandati a …brannu. Il creatore di questo blog è maturato
non solo nella sua poesia ma anche nelle sue relazioni sempre più meno
contaminate. Quello che sbalordisce è la totale rinunzia di questo paese alla
poesia. Malgrado un centinaio di poeti (sic) e due tre incontri di poesia l’anno
questi stessi poeti “amano solo la loro poesia”. Si camuffano dietro un senso
di libertà e indipendenza più vicina alla cafonaggine che alla poesia. Settari
, più coglioni che uomini di cultura per esaltare le loro dubbie capacità
sotterrano le altre. Mi stupiscono le donne una volta destinatarie di quasi
tutta la produzione poetica oggi prese da un orrendo femminicidio, che facciamo
fatica a capire in tempi immediati come combatterlo. Gratificate da milioni di
poeti oggi respingono la poesia preferendo rinunziare a passioni meravigliose a
favore di un protagonismo che sa più di vita senza sale e di utero secco.
L’Ezio , si esalta e demoralizza, meno di una
volta, e questo lo rende umano. Prima di chiudere la mia giornata nel suo
sito www.percorsipoeticiabrannu.com trovo il viatico per una buona nottata .
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