Viaggio straordinario da Bolognetta in Messico
Alla Tenuta Scozzari atmosfera elegante e ricercata. Mi aspettavo relatori boriosi, logorroici, sapientoni saccenti e vengo sorpreso non solo dalla riservatezza e competenza ma soprattutto dal pubblico. Abituato ad altre presentazioni dove chi parla non smette per un’ora, chi presenta oscura l’autore e fra la sala gira soprattutto rancore e intervengono solo quelli di parte appositamente convocati come avveniva un tempo con il Minculpop.
E’ un piacere ammirare la gente, circa duecento persone. Le signore sfoggiano cappellini e mise con bei colori. Una volta seduti nessuno osa più muoversi per non disturbare. Pochissime le facce di politici, pochissime le autorità. Mi aspetto che il sindaco prenda la parola e non smetta più, invece non ha detto una parola, due assessori discreti siedono accanto al sindaco. Molti amici e qualche parente. Nessuno che ti sbatta in faccia “ma lo sai quanti libri ho scritto?” Che poi sono i soliti libri stampati con i propri soldi. La regia è ottima. Di politica e dei suoi rancori non se ne è sentito nemmeno l’odore. Appena entrati una deliziosa signora saluta calorosamente il mio ospite e ci introduce in una sala pienissima. Ci presenta un mare di gente che non ci sbatte in faccia nè titoli nè cariche.
Finisco accanto ad un nostro scrittore-poeta marinese che inizia con una serie di insulti a Berlusconi, dalle escort al disastro in cui è caduto il nostro Paese. Inutile parlargli di situazione internazionale, di stati in preda al caos, tutto è colpa di Berlusconi. Parlano tutti allo stesso modo, dicono tutti le stesse parole, sembrano tornati i tempi dei trinariciuti. Non serve a niente dire “guarda fra poco torniamo a votare cosi ce lo leviamo dalle scatole”. Mi considera uno di loro ma quando dico “scusa ma siamo qui per un altro motivo” si alza e va a sedersi altrove. Forse crede che io sia il fratello del “silvio”. L’editore Renzo Mazzone da informazioni sull’autrice. Mi risparmia la solita descrizione evidentemente anche lui ha capito che alle persone interessa anche come è l’ “autrice”. Mazzone ci precisa che è almeno 20 cm più alta di lui, tacchi compresi, che, accompagnata da una sua amica, quando si incontrarono la prima volta, sembravano due amazzoni grazie anche a capelli lunghissimi. Il volto tiratissimo, occhi gonfi, labbra serrate, pantaloni strettissimi, sguardo a volte atterrito ma soprattutto raggiante con fondo di tristezza (o stanchezza ?). E’ il giorno di Grazia Guttilla. Chiama al tavolo una sfilza di amici, conoscenti, parenti, colleghi.. Si lascia andare a foto di gruppo, si presta a baciare centinaia di persone a cui sussurra “grazie a te… se non fosse stato per te”. Ha vinto lotto, totocalcio e non so che lotteria. “E’ cosi che ho sognato questo giorno. Quasi non vuole parlare del libro. Mentre lei ci gratifica con autografi inizia un discreto, perfetto buffet. Camerieri veri, professionisti, nessuna ressa al tavolo, nessuno con tre tartine in mano. La gente si saluta, si siede per uno scambio di opinioni. Sembra di essere all’altro mondo. Che gente bella.
La signora, che ci ha accolti all’ingresso, non ci lascia un momento. Attentissima e cordiale.
Ho appena iniziato a fare qualche complimento sulla cortesia, disponibilità, calore e riservatezza quando un signore ,almeno tre volte più di me, si presenta salutandomi calorosamente presentandosi come marito della signora anzidetta :Anna. Sa chi sono e con chi sono. E’ uno dei “maghi” del Gruppo Villeroy . Professionisti ai massimi livelli. Questi “maghi” girano per la sala con tanta discrezione che non te ne accorgi. Salutano tutti uno per uno per nome. Ma la nostra musa è la signora Anna. Quando chiedo maggiori dettagli sull’autrice mi dice: “Venga con me, qui c’è troppa gente…” .Immagino confidenze audaci, notizie piccanti. Filtriamo la folla e finiamo accanto ad una delle due amazzoni : Questa è mia cugina Grazia Guttilla ,vediamo come se la cava…” E li mi molla. Impossibile fare domande sul libro. Impossibile dire qualcosa sul libro appena ricevuto. Lo leggerò e poi, complice la signora Anna spero di intervistarla in quel meraviglioso giardino contando sui “maghi” per l’atmosfera e per la musica sul maestro Vitrano. Buon viaggio, Grazia Guttilla nel paese della letteratura, portami con te qualche volta, ma più vicino del Messico.
Onofrio Sanicola
GRAZIA GUTTILLA Nulla accade per caso - romanzo - Ilapalma - euro 15