domenica 7 novembre 2010

STRAVINCE NINO DI SCLAFANI Il verseggiatore

 di Onofrio Sanicola
Chiariamo subito che la serata era graziosa. La formula non sappiamo se voluta o improvvisata. Metti assieme 15 verseggiatori e nemmeno 5 poeti e ottieni un ottimo risultato. Bisogna non abusare del termine Poesia , Poeti. Questo gruppo occupavano la sala centrale. Il secondo gruppo più numeroso erano i parenti e gli amici. Il terzo gruppo gli addetti. Nemmeno dieci gli estranei. Abbiamo visto di tutto. Chi si improvvisa poeta pur di poter parlare, chi non capisce niente di metrica, chi passeggiava avanti e indietro per il salone sgraffignando buccellati anzitempo. Quindi possiamo definire la serata positiva se la chiamiamo “ I cantori di Marineo” o del territorio o delle tradizioni. Grazie a Dio alcuni verseggiatori hanno salvato la serata. Se ben ricordo persino Petrarca trafficò per avere la corona. I verseggiatori hanno humor sanno sopportare e ridere anche delle cose negative. Incontravi “poeti” emozionati che delegano le mamme a presenziare. Poeti affermati che fanno fatica a spiegare la poesia. Poi c’era chi ha cassetti pieni di poesie e chi sentiva il bisogno di leggere una seconda poesia ma tutti avevano un curriculum invidiabile, tutti avevano un libro di poesie pubblicato a loro spese, tutti hanno ricevuto una quantità di premi incredibili. Insomma è stata offerta la possibilità di fare passerella. A tutti. I due presentatori (finalmente un pò di humor) in un mare di “disgrazie in poesia”. Dobbiamo chiamarlo non simposio dei poeti ma “ritrovo di verseggiatori”. E bravi aggiungerei. Il migliore in assoluto colui che frequenta tutti i giorni i nostri cari defunti. Evidentemente la vicinanza continua dei morti gli porta allegria…..La formula è superata già vista in decine di migliaia di premi di poesia e convegni o simposi. In certi momenti sembrava trovarci al Premio di Poesia di Marineo ( infelice non vedere nessuno dell’altro premio che tanto lustro ha dato a Marineo : una caduta di stile o vendette trasversali ? )con la sua pedante formula: Lettura della Poesia, intervista al poeta. Niente premi ha graziosamente sottolineato il neopoeta lanciando una frecciatina all’altro premio. Faceva meglio a domandare alle varie La Sala quanti premi ha ricevuto. Un poeta se non riceve un premio si sente derubato. Il premio è la corona di alloro. La sala del castello per una sera era il Campidoglio dove primeggiavano poeti e parenti. L’assessore anche questa sera è stato un Pippo Baudo all’altezza. Sarcastico scorrevole preparato. Solo una frase mi è sembrata infelice anche se esposta in modo ilare. Ma chi vuole buttare nel “cuffone” la lingua ( si dice non il dialetto dottore) e le nostre tradizioni. Quando abbiamo tentazioni isolane si diventa qualunquisti. Non pretenda assessore di andare in giro a far crociate per sostituire l’inglese con il siciliano. E’ nostro il limite se sappiamo parlare (male) solo due lingue (siciliano e italiano). Non parliamo di inglese ecc.ecc. Se guardiamo la serata come raduno di verseggiatori era bellissima a parte il domanda-risponde. Le lettrici sono migliorate tantissimo ero sbalordito e soprattutto stavano al loro posto. Hanno detto tutti che la poesia è una cosa di riflessione, di sentimento, di ascolto. Ma quella porta sbattuta continuamente e la passerella dei poeti e dei parenti era vergognosa. Proviamo a entrare dall’altra porta e avvisare il pubblico che la poesia vuole silenzio e concentrazione. Molto discreto l’agronomo Greco a cui va la riconoscenza per averci elargito vini e pasticcini, distaccato e ordinato. A casa è andata meglio di ieri sera. Appena entrato in casa ho recitato una poesia d’amore tutta d’un fiato non lasciandogli il tempo di fare domande. Amore …….lei divenne rossa rossa e mi disse è la prima volta che mi scrivi una poesia d’amore. Si , risposi guardandola negli occhi, mentre stringevo in una mano il santino di San Giorgio , protettore dei bugiardi in amore, sperando che Faldini non venisse a sapere che gli avevo rubato la poesia. Passammo la notte a cercare la luna e non ci fu verso di scovarla dietro le nuvole. Si vede che non sono un poeta…….

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