sabato 6 novembre 2010

LA MATTANZA DI CEFALONIA

4 novembre - 8 settembre
Come commento alla manifestazione svoltasi davanti al monumento ai caduti riportiamo due commenti presi da altro blog. Aggiungiamo quanto pubblicato dal Circolo Arci. Molte volte ci dimentichiamo che il giudizio non spetta a noi , quindi prima di classificarLi in morti buoni o cattivi ragioniamoci sopra serenamente.



LA MATTANZA DI CEFALONIA. L’8 settembre 1943 la Divisione Acqui che, forte di 525 ufficiali e 11.500 soldati, presidiava le isole di Cefalonia in Grecia e agli ordini del generale Antonio Gandin, si trovò di fronte alla consueta alternativa: o arrendersi e cedere le armi ai tedeschi o affrontare la resistenza armata, sapendo di non poter contare su alcun aiuto esterno. Tra il 9 e l’11 settembre si svolsero estenuanti trattative tra Gandin e il tenente colonnello tedesco Barge, che intanto fece affluire sull’isola nuove truppe. L’11 settembre arrivò l’ultimatum tedesco, con l’intimazione a cedere le armi. All’alba del 13 settembre batterie italiane aprirono il fuoco su due grossi pontoni da sbarco carichi di tedeschi. Barge rispose con un ulteriore ultimatum, che conteneva la promessa del rimpatrio degli italiani una volta arresi. Gandin chiese allora ai suoi uomini di pronunciarsi su tre alternative: alleanza con i tedeschi, cessione delle armi, resistenza. Tramite un referendum i soldati scelsero all’unanimità di resistere. Il 15 settembre cominciò la battaglia che si protrasse sino al 22 settembre, con drastici interventi degli aerei Stukas che mitragliarono e bombardano le truppe italiane. I nostri soldati si difesero con coraggio, ma non ci fu scampo: la città di Argostoli distrutta, 65 ufficiali e 1.250 i soldati caduti in combattimento. La Divisione Acqui si dovette arrendere, la vendetta tedesca fu spietata e senza ragionevole giustificazione. Il Comando superiore tedesco ribadì che "a Cefalonia, a causa del tradimento della guarnigione, non devono essere fatti prigionieri di nazionalità italiana, il generale Gandin e i suoi ufficiali responsabili devono essere immediatamente passati per le armi secondo gli ordini del Führer". Il 24 settembre Gandin venne fucilato alla schiena; in una scuola 600 soldati italiani con i loro ufficiali furono falciati dal tiro delle mitragliatrici; 360 ufficiali furono uccisi a gruppetti nel cortile della casetta rossa. Questi gli ordini del generale Hubert Lanz, responsabile dell’eccidio: "Gli ufficiali che hanno combattuto contro le unità tedesche sono da fucilare con l’eccezione di: 1) fascisti, 2) ufficiali di origine germanica, 3) ufficiali medici, 4) cappellani. 5) fucilazioni fuori dalla città, nessuna apertura di fosse, divieto di accesso ai soldati tedeschi e alla popolazione civile. 6) nessuna fucilazione sull’isola, portarsi al largo e affondare i corpi in punti diversi dopo averli zavorrati". Alla fine saranno 5.000 i soldati massacrati, 446 gli ufficiali; 3.000 superstiti, caricati su tre piroscafi con destinazione i lager tedeschi, scomparirono in mare affondati dalle mine. In tutto 9.640 caduti, la Divisione Acqui annientata. Molti dei superstiti dell’eccidio si rifugiarono nelle asperità dell’isola e continuarono la resistenza nel ricordo dei compagni trucidati e si costituirono nel raggruppamento Banditi della Acqui, che fino all’abbandono tedesco di Cefalonia si mantenne in contatto con i partigiani greci e con la missione inglese operando azioni di sabotaggio e fornendo preziose informazioni agli alleati .

3 commenti:

  1. Oggi 4 novembre, giornata di commemorazione dei caduti in guerra, ho assistito con sdegno al discorso del nostro Sindaco. Ho sempre tenuto a questa manifestazione perchè mi emoziona molto il ricordo dei miei antenati e di tutti quei valorosi marinesi che sono caduti o dispersi durante la 1 e 2 guerra mondiale. Oggi a Marineo si è celebrato una lezione di anti-berlusconismo ai bambini di scuola elementare (in effetti questa materia mancava), adesso non voglio commentare se l'operato del Governo è giusto o meno e secondo me non andava fatto neanche stamattina. Cosa può interessare a un bambino di modificare la Carta Costituzionale o del federalismo ? Preferisco ricordare la giornata di oggi come veniva celebrata tempo fa...quando venivano letti i nomi di tutti i marinesi e i bambini che rispondevano "PRESENTE".
    INDIGNATO SPECIALE. (da provocopuscolo)

    RispondiElimina
  2. 15-18 5.11.2010 13-25
    Piange il cuore quando un fatto storico, costato il sangue di tantissimi italiani venga trattato in questo modo.............Poveri caduti in guerra e poveri noi... caduti in basso..

    RispondiElimina
  3. Chi va in vacanza in Grecia si ricordi (se va in zona Corfù) di andare a Cefalonia. La gente ricorda bene la differenza fra Italiani e Nazisti.
    Ti dicono sempre la stessa frase :siano una faccia una razza. Poi sempre lì vicino si va a Zacinto dove il loro dialetto ha molte similitudini con il nostro (picciriddi,pistiari ecc.ecc.) ma sopratutto si ricordi che lì all'angolo della via principale c'è un minuscolo giardinetto. Porti per favore questo messaggio "non illacrimata sepoltura" ma grandissima ammirazione. Perchè state omaggiando il maestro Ugo Foscolo.

    RispondiElimina