sabato 20 novembre 2010

PAPA', MA TU SEI ANDATO A SCUOLA DI GENITORE ?

PAPA MA TU SEI ANDATO A SCUOLA DI GENITORE ?
Serve una scuola per genitori? Lo scorso mese ho dovuto viaggiare in treno sia in Belgio, sia nel Nord Italia, e mi son trovato ad ascoltare genitori che tra loro discutevano degli stessi problemi: la difficoltà di accompagnare i figli nella crescita, il disorientamento di fronte a taluni comportamenti. Perché, si chiedevano, non obbligano i genitori a seguire dei corsi di formazione? Anche dalle nostre parti succede lo stesso. Sarebbe auspicabile che i genitori trovassero adeguate occasioni di formazione e di confronto sia nella fase iniziale della vita familiare sia nel corso della stessa vita, in maniera da essere accompagnati (e di accompagnarsi vicendevolmente) nell’affrontare le numerose problematiche che il rapporto di coppia e l’educazione dei figli pone quotidianamente e che, sempre più, se non risolte, provocano lo sfascio delle famiglie. Tra l’altro, vengono veicolati modelli televisivi che non sempre facilitano l’opera degli educatori. Alla TV , lo sappiamo bene, interessa – per ovvi motivi economici- l’audience piuttosto che la cultura e l’educazione. Da tempo le comunità ecclesiali, la scuola, varie istituzioni mettono in atto iniziative di formazione per genitori o per futuri genitori. Da apprezzare, in particolare, i corsi prematrimoniali rivolti ai fidanzati.A seconda dell’istituzione, ogni iniziativa pone attenzione a specifiche problematiche, dall’aspetto religioso, a quello psicologico, a quello sociale, a quello pedagogico, a quello della sessualità e della procreazione.Le iniziative valorizzano esperienze e competenze diverse, spesso si risolvono in una serie di incontri, talora sono episodiche ed estemporanee; raramente riescono a far maturare nei partecipanti la voglia di fare della formazione uno stile di vita. Queste ed altre riflessioni hanno spinto la Cattedra di Pedagogia della Famiglia dell’Università di Palermo (una delle poche cattedre presenti in Italia) e la presidenza regionale siciliana dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici a mettere in atto uno specifico corso di formazione per quanti desiderano spendersi nella progettazione e nella conduzione di corsi per genitori. Non si pretende, di certo, far miracoli. E’ un piccolo tentativo di iniziare un percorso formativo (a fianco di tante altre iniziative, sovente di qualità) che, nel tempo, potrà essere migliorato ed implementato. Il corso, di durata biennale, si propone di favorire nei partecipanti l'acquisizione delle competenze necessarie per progettare e condurre autonomamente una «scuola per genitori». Ha per tema “Ripensare l'autorità e la cura genitoriale, Come progettare una scuola per genitori”. Durante gli incontri del primo anno gli insegnanti avranno l'occasione di approfondire alcuni nuclei tematici di pedagogia della famiglia e della scuola, indispensabili per affrontare le questioni relative agli aspetti progettuali e metodologici della formazione dei genitori, oggetto proprio del secondo anno di corso. Responsabile scientifico del corso di formazione è il Prof. Antonio Bellingreri, ordinario di Pedagogia generale e titolare della cattedra di Pedagogia della famiglia presso il Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria dell'Università degli Studi di Palermo. E’ l’inizio di un cammino che si desidera ampliare e potenziare al fine di favorire la presenza, nelle varie comunità, di persone che abbiano sensibilità e competenza nell’orientamento ed accompagnamento dei genitori.
Giovanni Perrone

1 commento:

  1. Come avevamo anticipato ecco la riflessione del Prof. Giovanni Perrone. Una volta l'esperienza o la scuola della vita erano sufficienti a formare un genitore. Bisogna rimboccarsi le maniche ben bene ed accettare che la nostra guida "personale" non è sufficiente.

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