venerdì 19 novembre 2010

DIALOGARE SEMPRE CON I BAMBINI

Mentre stiamo preparando un servizio su “una scuola per genitori” ci sovviene  la seguente notizia (sicil.inform.) di oggi che ci fornisce statistiche importanti. Se rapportiamo i dati in Sicilia (641) chiamate al numero con abitanti , se poi analizziamo le chiamate, la situazione non è cosi drammatica ma è giusto un corretto campanello di allarme. Come si sa i numeri vanno analizzati dagli esperti perché bisogna tener conto di quanti non telefonano, del numero di , del numero di talaltro. Sono dati in ogni caso utilissimi perché è l’unica fonte più o meno diretta.  Molte volte noi prendiamo alla leggera l’insistenza dei bambini quando ripetono incessantemente una loro richiesta o una domanda. Dobbiamo sempre saper dare una risposta accettabile ed una spiegazione logica. Accettabile e logica per loro.

In Sicilia bambini e adolescenti non sanno con chi parlare (59,4%), si sentono soli (14,9%), allora chiamano il Telefono azzurro dove trovano una voce che li ascolta, a cui raccontare la propria solitudine. In Sicilia, nel 2010, l'associazione, guidata da Ernesto Caffo, ha risposto a 641 richieste. L'isola è seconda tra le regioni d'Italia per numero di chiamate al centro di ascolto, come emerge dal rapporto presentato oggi a Roma da Telefono azzurro. Chi si rivolge agli operatori lo fa anche per motivi sentimentali (14,2%), per problemi di relazione con i propri coetani (10,9%) e per un disagio emotivo e psicologico (10,5%). Ma c'é anche chi, tra bambini e adolescenti, chiede un sostegno perché è vittima di abusi fisici (9,3%) o sessuali (3,7%). Sono più le femmine (59,3%) a telefonare che i maschi (40,7%). Per il 96,2% è di nazionalità italiana, gli stranieri sono il 3,8%. Il numero maggiore di telefonate è arrivato dalla provincia di Catania, il 43,8%. Seguono Palermo con il 19,5%, Caltanissetta (9%), Agrigento (7,8%), Messina (7,2%), Enna (4,5%,) Trapani (3,6%) e Ragusa (2,7%).

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