martedì 19 settembre 2017

COME RENZO E LUCIA



L’altro giorno ero presente ad un matrimonio e mentre tutti eravamo coinvolti  nel “Viva gli Sposi” ad un certo punto mi sono fermato e ho proposto un caloroso “Viva i genitori degli sposi”.  Ovviamente i soliti tuttologi obbiettarono che non c’entrava nulla inneggiare ai genitori ma bensì si doveva augurare fortemente agli sposi. Nacque la solita discussione che si protrasse a lungo    , sin dopo il pranzo. Ciascuno mostrava la sua tesi ed io insistetti sulla mia che non voleva escludere assolutamente il grida Viva Gli Sposi , ma detto terra terra era come dare a cesare quello che era di cesare. Questi genitori che già quasi sempre iniziano ad essere emarginati all’adolescenza dei figli  sono ancora lì a combattere sino a portarti “sottobraccio” all’altare per poi lasciarti apparentemente nelle mani di Dio, il quale quest’ultimo intelligentemente ti rimanda al tuo angelo custode che a sua volta ti ricorda che appena nato ti ha preso in consegna assieme ai genitori ed ora bisogna che si capisca che si è nelle mani l’uno dell’altra e viceversa. E qui occorre procurarsi un misuratore di intelligenza. Quella che riceviamo in dotazione alla nascita , poi dipende da come sei vissuto e quindi si va consumando o esaurendo e gioco forza bisogna risparmiarla al massimo perché ne avrai bisogno tantissimo prima e dopo il matrimonio. Prima perché hai avito tutto il tempo per conoscervi bene e soprattutto “collaudarsi” smussando gli spigoli e chiarendo obiettivi e sogni. Che nessuno dei due prevarichi e tenga sempre accesa la passione vera quella che gestiva “il fidanzamento”.
Escludendo quelli del “colpo di fulmine” (è risaputo che ai fulmini non si sopravvive…) già un minuto dopo il famoso “si, si” deve iniziare un continuo uso delle attenzioni reciproche che non deve col tempo essere sostituito dai figli perché i figli presto se ne andranno e tu rischi di   ritrovarti solo-a con uno-a  semisconosciuto-a.
Quindi la vera festa è dei genitori che ti hanno portato sin davanti  Dio ( mi scusino gli gnostici ma non è la stessa cosa farsi sposare da un burocrate freddo anonimo  …) senza presentarti il conto, lavoratori a nero non messi in regola , spesso trattati da abusivi, sfruttati  e in servizio giorno e notte. E molto spesso questo ruolo non finisce con il matrimonio…
Ora non starò qui a elencarvi dettagliatamente , e non vorrei che la cosa venisse interpretata come se volessimo sminuire il Viva gli Sposi, ma ora tocca a loro “guadagnarsi”  il futuro e soprattutto non sostituire con i figli il rapporto di coppia che viene prima dei figli.  
Quindi il primo brindisi va fatto ai genitori senza dubbio e dopo tutti quelli che volete agli sposi . A cui facciamo grande credito di intelligenza: che sappiano  rispettarsi reciprocamente.

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