L’altro
giorno ero presente ad un matrimonio e mentre tutti eravamo coinvolti nel “Viva gli Sposi” ad un certo punto mi
sono fermato e ho proposto un caloroso “Viva i genitori degli sposi”. Ovviamente i soliti tuttologi obbiettarono
che non c’entrava nulla inneggiare ai genitori ma bensì si doveva augurare
fortemente agli sposi. Nacque la solita discussione che si protrasse a lungo , sin dopo il pranzo. Ciascuno mostrava la
sua tesi ed io insistetti sulla mia che non voleva escludere assolutamente il
grida Viva Gli Sposi , ma detto terra terra era come dare a cesare quello che era di cesare. Questi
genitori che già quasi sempre iniziano ad essere emarginati all’adolescenza dei
figli sono ancora lì a combattere sino a
portarti “sottobraccio” all’altare per poi lasciarti apparentemente nelle mani
di Dio, il quale quest’ultimo intelligentemente ti rimanda al tuo angelo
custode che a sua volta ti ricorda che appena nato ti ha preso in consegna
assieme ai genitori ed ora bisogna che si capisca che si è nelle mani l’uno
dell’altra e viceversa. E qui occorre procurarsi un misuratore di intelligenza.
Quella che riceviamo in dotazione alla nascita , poi dipende da come sei
vissuto e quindi si va consumando o esaurendo e gioco forza bisogna
risparmiarla al massimo perché ne avrai bisogno tantissimo prima e dopo il
matrimonio. Prima perché hai avito tutto il tempo per conoscervi bene e
soprattutto “collaudarsi” smussando gli spigoli e chiarendo obiettivi e sogni.
Che nessuno dei due prevarichi e tenga sempre accesa la passione vera quella
che gestiva “il fidanzamento”.
Escludendo
quelli del “colpo di fulmine” (è risaputo che ai fulmini non si sopravvive…) già
un minuto dopo il famoso “si, si” deve iniziare un continuo uso delle
attenzioni reciproche che non deve col tempo essere sostituito dai figli perché
i figli presto se ne andranno e tu rischi di
ritrovarti solo-a con uno-a semisconosciuto-a.
Quindi
la vera festa è dei genitori che ti hanno portato sin davanti Dio ( mi scusino gli gnostici ma non è la
stessa cosa farsi sposare da un burocrate freddo anonimo …) senza presentarti il conto, lavoratori a
nero non messi in regola , spesso trattati da abusivi, sfruttati e in servizio giorno e notte. E molto spesso
questo ruolo non finisce con il matrimonio…
Ora
non starò qui a elencarvi dettagliatamente , e non vorrei che la cosa venisse
interpretata come se volessimo sminuire il Viva gli Sposi, ma ora tocca a loro “guadagnarsi” il futuro e soprattutto non sostituire con i
figli il rapporto di coppia che viene prima dei figli.
Quindi
il primo brindisi va fatto ai genitori senza dubbio e dopo tutti quelli che
volete agli sposi . A cui facciamo grande credito di intelligenza: che sappiano
rispettarsi reciprocamente.
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