E
se fosse la soluzione del problema ? L’ultima volta che andai al Comune per
sapere dei dati sulle coppie marinesi rimasi sbalordito. Negli ultimi due anni
nulla. Cioè la gente divorzia si separa ma non “certifica”. Ora a noi in questa
sede non cerchiamo di sapere il perché ma ci sconvolge la facilità con cui la
gente “consuma” non solo il matrimonio ma anche il legame. Ci viene in mente il
caso che al corso dei fidanzati gli “educatori” (sic) concordarono la domanda :
perché volete sposarvi?”. Anche se poteva essere ovvio che trovandosi al corso
l’obiettivo fosse chiaro. “Perché ci vogliamo bene ?” era la più ovvia delle
risposte, ma gli educatori avevano pensato a risposte più contorte che i
“fidanzati” faticarono a capire anzi interpretarono come subdola. Ci soccorre
la annuale mostra fotografica che Salvatore Pulizzotto propone tutti gli anni fornendoci
centinaia di immagini di matrimoni del tempo passato ma nemmeno una dei nostri
tempi (non vorrei che il prossimo anno abbinasse le foto dei divorziati e
separati…). O meglio fra qualche anno quando dovrebbero entrare in catalogo i
matrimoni di oltre cinquantanni fa , cioè i nostri, il Pulizzotto mostrerà le
foto dei risposati, degli adulteri, dei concubini , degli infedeli perché tutto
questo è già “non reato”.
Ma
come si può fermare questa “non durevolezza” della coppia ? Intanto non è né il
medico né il prete che ci impone il matrimonio. Non è nemmeno l’urgenza del
sesso perché le nuove generazioni non hanno questo problema. Quindi andiamo in
ordine. Intanto urge ridurre i femminicidi perché è come farsi male da soli,
molto male. Se gli uomini vanno educati le donne devono gestire meglio il loro
menage familiare… e gestire meglio il rapporto di coppia perché se l’uomo
spesso stenta a capire il rispetto dell’altra anche quest’altra spesso ignora
che il rispetto deve essere reciproco.
E
allora come ne veniamo fuori ? Quando riesce una separazione salva entrambi da
situazioni imprevedibili. Nessuno è profeta ma può essere accorto e previdente
e questo aiuta tantissimo. Caduta la funzione del “fidanzamento”, ora nel tempo della passione ritardata, quando facciamo scattare
la scintilla del ognuno per se, allora è facile prevedere cosa succede dopo. Ci si sbanda.
Ecco
perché la soluzione che noi proponiamo è quella dei matrimoni a tempo. Ormai
questo tempo che ha sdoganato coppie omosessuali, etero e cosi via. Ora che il
Papa dice: E’ dura vivere tanti anni assieme ! Mi pare giunto il momento dei
matrimoni a tempo.
“Io
prendo te in sposo-a per (mettiamo anche
un minimo) dieci quindi anni e giuro di…”. Intanto noi cattolici abbiamo la possibilità, tutti
gli anni a gennaio , di rinnovare le nostre promesse matrimoniali … (io lo
faccio da quasi cinquantanni) e quindi alla scadenza sederci attorno a un
tavolino e guardandoci prima in faccia e
poi negli occhi affrontare il rinnovo del contratto d’onore ( e anche d’amore) a
suo tempo stipulato grazie al quale sono anche nati figli (innocenti) che si
trovano doppi genitori, tripli nonni , fratelli e fratellastri a tal punto che
a Milano le scuole ormai non dicono più
figlio di e di ma bensì : genitore n. 1 poi genitore n.2 e via si
seguito e se non fosse per la perspicacia dei nostri nipoti noi oggi non
sapremmo mai che numero siamo.
Ora
io la domanda iniziale (Perché volete sposarvi ?) la porrei agli educatori ma mi mancherebbe la loro
risposta.
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