giovedì 21 settembre 2017

MATRIMONI A TEMPO



E se fosse la soluzione del problema ? L’ultima volta che andai al Comune per sapere dei dati sulle coppie marinesi rimasi sbalordito. Negli ultimi due anni nulla. Cioè la gente divorzia si separa ma non “certifica”. Ora a noi in questa sede non cerchiamo di sapere il perché ma ci sconvolge la facilità con cui la gente “consuma” non solo il matrimonio ma anche il legame. Ci viene in mente il caso che al corso dei fidanzati gli “educatori” (sic) concordarono la domanda : perché volete sposarvi?”. Anche se poteva essere ovvio che trovandosi al corso l’obiettivo fosse chiaro. “Perché ci vogliamo bene ?” era la più ovvia delle risposte, ma gli educatori avevano pensato a risposte più contorte che i “fidanzati” faticarono a capire anzi interpretarono come subdola. Ci soccorre la annuale mostra fotografica che Salvatore Pulizzotto propone tutti gli anni fornendoci centinaia di immagini di matrimoni del tempo passato ma nemmeno una dei nostri tempi (non vorrei che il prossimo anno abbinasse le foto dei divorziati e separati…). O meglio fra qualche anno quando dovrebbero entrare in catalogo i matrimoni di oltre cinquantanni fa , cioè i nostri, il Pulizzotto mostrerà le foto dei risposati, degli adulteri, dei concubini , degli infedeli perché tutto questo è già “non reato”.
Ma come si può fermare questa “non durevolezza” della coppia ? Intanto non è né il medico né il prete che ci impone il matrimonio. Non è nemmeno l’urgenza del sesso perché le nuove generazioni non hanno questo problema. Quindi andiamo in ordine. Intanto urge ridurre i femminicidi perché è come farsi male da soli, molto male. Se gli uomini vanno educati le donne devono gestire meglio il loro menage familiare… e gestire meglio il rapporto di coppia perché se l’uomo spesso stenta a capire il rispetto dell’altra anche quest’altra spesso ignora che il rispetto deve essere reciproco.
E allora come ne veniamo fuori ? Quando riesce una separazione salva entrambi da situazioni imprevedibili. Nessuno è profeta ma può essere accorto e previdente e questo aiuta tantissimo. Caduta la funzione del “fidanzamento”, ora  nel tempo della  passione ritardata, quando facciamo scattare la scintilla del ognuno per se, allora è facile prevedere  cosa succede dopo. Ci si sbanda.
Ecco perché la soluzione che noi proponiamo è quella dei matrimoni a tempo. Ormai questo tempo che ha sdoganato coppie omosessuali, etero e cosi via. Ora che il Papa dice: E’ dura vivere tanti anni assieme ! Mi pare giunto il momento dei matrimoni a tempo.
“Io prendo te in sposo-a  per (mettiamo anche un minimo) dieci quindi anni e giuro di…”. Intanto  noi cattolici abbiamo la possibilità, tutti gli anni a gennaio , di rinnovare le nostre promesse matrimoniali … (io lo faccio da quasi cinquantanni) e quindi alla scadenza sederci attorno a un tavolino e guardandoci  prima in faccia e poi negli occhi affrontare il rinnovo del contratto d’onore ( e anche d’amore) a suo tempo stipulato grazie al quale sono anche nati figli (innocenti) che si trovano doppi genitori, tripli nonni , fratelli e fratellastri a tal punto che a Milano le scuole ormai non dicono più  figlio di e di ma bensì : genitore n. 1 poi genitore n.2 e via si seguito e se non fosse per la perspicacia dei nostri nipoti noi oggi non sapremmo mai che numero siamo.
Ora io la domanda iniziale (Perché volete sposarvi ?) la porrei  agli educatori ma mi mancherebbe la loro risposta.               

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