di Ciro Spataro
A cento anni
dalla nascita il Comune e la Pro-Loco di Marineo ricordano la figura del prof.
Gaetano Foresta, uno dei marinesi illustri del secolo scorso che ha lasciato il
segno non solo nel campo della critica letteraria italiana ma anche in quella spagnola.
Gaetano Foresta
nato a Marineo il 12 settembre 1917, dopo il conseguimento di ben due lauree
all’Università di Palermo ( in Lettere e Giurisprudenza) seguì corsi di
perfezionamento in spagnolo all’Università di Saragozza, all’Istituto Spagnolo
di Roma e presso l’Università di Roma. Ebbe nel 1952, il primo incarico
all’Istituto Italiano di Cultura a Madrid, dove insegnò letteratura, cultura e
arte italiana.
Dalla Spagna
passò in Perù con le funzioni di direttore dell’Istituto Italiano di Cultura e
di Addetto culturale presso l’Ambasciata d’Italia.
Scrisse, nel
corso della sua lunga attività di studioso, parecchi volumi interessandosi
soprattutto di Pirandello, D’Annunzio, Croce, Marinetti, Papini e Pascoli.
Fra gli
Spagnoli, Gaetano Foresta, è stato attratto fondamentalmente dall’Opera di
Miguel de Unamuno, a cui ha dedicato un volume dal titolo “ Il chisciottismo di
Unamuno in Italia” Milella Edizioni 1979.
Negli ultimi
anni della sua vita era docente di lingua e letteratura spagnola all’Università
di Messina. La morte lo colse improvvisamente a Roma il 25 settembre 1989.
Foresta era
molto legato alla sua terra d’origine e quando poteva tornava nel suo paese
natio per incontrare gli amici di un tempo e la sua famiglia. Il Comune, alcuni
anni fa, per i meriti da lui acquisiti nel campo della cultura internazionale,
volle dedicargli una via.
Alla giornata
dedicata alla sua figura che si terrà sabato 30 settembre alle ore 18.30 presso
il Castello Beccadelli, interverranno il Sindaco Pietro Barbaccia, la presidente
della Pro Loco Lella Calderone , la figlia dello studioso Olivella Foresta, la
professoressa Ida Rampolla del Tindaro e la docente di letteratura spagnola
Maria Caterina Ruta.
Ciro
Spataro
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