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A Costantinopoli si piangeva per la prigionia di Alessandro quando il
Meschino si presentò al Re e ai baroni chiedendo le armi non consegnate al
vincitore del torneo per sfidare i turki e liberare Alessandro.. Il re rifiutò le
armi in quanto promesse al vero
vincitore, Al ché i baroni si impegnarono che se il Meschino non sarebbe ritornato con
le armi, loro stessi avrebbero rimborsato e sostituito quelle armi purché si
lasciasse tentare al Meschino la sfida. Lo stesso si armò e attraversando la
città la gente si chiedeva se non fosse lui il cavalier villano e quando si
mise l’elmo a tutti sembro proprio quel cavaliere. Giunto al campo chiese battaglia
e il figlio maggiore di Astilladoro , Torindo, chiese l’onore al padre essendo
il primo figlio, di affrontare il Meschino. Giunti di fronte Torindo chiede chi
fosse il suo rivale e riconosciuto nel Meschino colui che era quello che lo
serviva a tavola durante il torneo si rifiuta di combattere contro uno schiavo
.
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