Di cosa stiamo parlando?
Di Nuccio Benanti
Come
ormai tutti sanno, facebook è il mezzo di comunicazione sociale più
utilizzato al mondo, con oltre un miliardo di iscritti. Mi sono
registrato circa dieci anni fa, un po’ per curiosità e un po’ per
tenermi in contatto con i miei amici, ma successivamente ho scoperto che
poteva essere utile per veicolare i contenuti dei due organi di
informazione che allora curavo: Piazza Marineo e La Rocca. Nel frattempo
la piattaforma è cresciuta e si è evoluta. Facendo un esempio a livello
locale, se dieci anni fa i marinesi collegati ondine con personal
computer potevano essere poco più di un centinaio, adesso hanno
largamente superato le 4.000 unità. Non ci sono statistiche ufficiali,
ma attenzione, stiamo parlando di quella larga fascia di utenti che
utilizzano, oltre al computer, anche lo smartphone e che, quindi, va dai
10 ai 60 anni di età!
Come
tutti sanno, con Facebook si posso svolgere molte attività: pubblicare
dei post personali, scambiare documenti e, infine, discutere
pubblicamente nei gruppi con altre persone. Ed ecco il nodo della
questione che intendo precisare! Il gruppo “Marineo 2018. Idee a
confronto” non è un comitato (come è stato scritto) né un’associazione,
né un’aggregazione avente secondi fini, ma semplicemente un gruppo di
discussione creato dal sottoscritto assieme a Franco Virga con la
seguente motivazione (che si può leggere all’atto dell’adesione):
“Questo è un gruppo di Facebook aperto per discutere, in modo civile,
dei problemi di Marineo, anche in vista delle elezioni comunali che si
terranno nella primavera del 2018”.
Da
iniziatori della discussione, abbiamo inserito, in automatico, molti
dei nostri amici che ritenevamo interessati all’argomento, ma a questi
in breve tempo se ne sono aggiunti tanti altri. Ad oggi abbiamo circa
920 iscritti (il numero varia continuamente), di estrazione sociale,
fede politica o formazione culturale assolutamente diversa. Il gruppo è
stato creato ora, e non quattro anni fa, perché riteniamo che questo sia
il momento giusto per parlare di questi argomenti: politica,
cittadinanza attiva, amministrazione, elezioni, ecc... Se dalla
discussione, fatta nel gruppo alla luce del sole (o di facebook) nascerà
un’idea o qualcos’altro (spero di positivo) per Marineo, ben venga.
Altrimenti rimarranno solo… idee a confronto.
Ed,
infine, consentitemi una nota personale: il mio presunto “silenzio”
forse è dovuto alla chiusura Piazza Marineo o alla crisi editoriale del
periodico La Rocca. Mentre di “ospizio culturale” non parlerei, perché –
ad esempio – ho in cantiere un importante lavoro sulle origini del
culto di Santi Ciro. Ed inoltre, sono stato invitato a partecipare al
comitato scientifico del nascente Museo territoriale dell’emigrazione.
Con la politica ho avuto da sempre un rapporto altalenante: entro ed
esco come la democrazia ci consente di fare, ma sempre con serenità e
consapevolezza. E avendo la coscienza pulita, non avrò mai bisogno di
cambiare residenza o città.
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