…o senta il caso avvenuto
di fresco,
a me che, girellando una mattina,
capito in Sant'Ambrogio di Milano,
in quello vecchio, là, fuori di mano.
a me che, girellando una mattina,
capito in Sant'Ambrogio di Milano,
in quello vecchio, là, fuori di mano.
Ci capito spesso perché passata la
Basilica vi abita il mio unico nipote lombardo che se voglio vederlo debbo
passare, appunto , davanti Sant’Ambrogio dopo la Cattolica e il grande
Mausoleo. Si giunge infine in De Amicis dove risiede il tanto nipote membro
della triade che mi rende nonno a tutti gli effetti.
Entro, e ti trovo un pieno
di soldati,
di que' soldati settentrionali,
come sarebbe Boemi e Croati,
messi qui nella vigna a far da pali:
di que' soldati settentrionali,
come sarebbe Boemi e Croati,
messi qui nella vigna a far da pali:
Scrive il Giusti , ma la coincidenza
la si può trovare solo con i soldati ritti come pali , gente di Boemia come gli
antenati da parte di mia moglie, cosa che già altre volte mi aveva colpito nel
sapere che qualche nonno ne facesse parte.
Invece vi trovo un sacco di gente
che facevi fatica a capirne il linguaggio. Il lombardo se consideriamo i fedeli
in genere, ma in quella chiesa per noi famosa perché ivi si sposò Costanza i
primi di gennaio fra nebbia e neve, si proprio la mamma di Federico II , il cui
nonno Federico Barbarossa da poco la aveva rasa al suolo e da poco Costanza la
aveva fatta rendere usabile almeno per far in modo che il corteo matrimoniale
potesse attraversare prima il grande portico e poi entrare nella Basilica,
proprio quel portico dove i milanesi seguendo il grido di un bambino (Ambrogio
Vescovo!) lo elessero e cosi vi potè entrare da Vescovo e non più da
funzionario. Ma oggi la mia sorpresa era un'altra. Non c’era né Costanza
d’Aragona né Enrico Haunstaufen. Ma a sentire i fedeli occasionali si celebrava il matrimonio di una coppia molto più giovane e soprattutto con meno problemi.
Cerco nuovamente di capire i vari
linguaggi e alla fine mi sembra che molti parlassero la lingua di Costanza e il
resto quella di Sant’Ambrogio…
Non so se fosse la Pala d’Oro ad
illuminare il volto dei due giovani sposi, non so se migliaia di anni di storia
influenzassero i presenti ma l’aria era solenne e i pianti erano solo quelli
degli intimi , i genitori, che chiudevano una lunga fase di impegno per aver
portato i figli sino a quel punto !
La mia tentazione di saperne di più
fu grande ! Perché l’accento dello sposo mi era familiare e molti consanguinei
mi sembrava di conoscerli.
Mi fermò la legge sulla privacy, ma
non quella della gioia ! Perché sapere che un mio compaesano si sposa quasi
sottocasa mia a Milano in Sant’Ambrogio non è cosa di tutti i giorni .
Se qualcuno grida Viva Gli Sposi io
mi unisco subito !
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