venerdì 8 settembre 2017

... O SENTA IL CASO AVVENUTO DI FRESCO !



…o senta il caso avvenuto di fresco,
a me che, girellando una mattina,
capito in Sant'Ambrogio di Milano,
in quello vecchio, là, fuori di mano.

Ci capito spesso perché passata la Basilica vi abita il mio unico nipote lombardo che se voglio vederlo debbo passare, appunto , davanti Sant’Ambrogio dopo la Cattolica e il grande Mausoleo. Si giunge infine in De Amicis dove risiede il tanto nipote membro della triade che mi rende nonno a tutti gli effetti.

Entro, e ti trovo un pieno di soldati,
di que' soldati settentrionali,
come sarebbe Boemi e Croati,
messi qui nella vigna a far da pali:

Scrive il Giusti , ma la coincidenza la si può trovare solo con i soldati ritti come pali , gente di Boemia come gli antenati da parte di mia moglie, cosa che già altre volte mi aveva colpito nel sapere che qualche nonno ne facesse parte.

Invece vi trovo un sacco di gente che facevi fatica a capirne il linguaggio. Il lombardo se consideriamo i fedeli in genere, ma in quella chiesa per noi famosa perché ivi si sposò Costanza i primi di gennaio fra nebbia e neve, si proprio la mamma di Federico II , il cui nonno Federico Barbarossa da poco la aveva rasa al suolo e da poco Costanza la aveva fatta rendere usabile almeno per far in modo che il corteo matrimoniale potesse attraversare prima il grande portico e poi entrare nella Basilica, proprio quel portico dove i milanesi seguendo il grido di un bambino (Ambrogio Vescovo!) lo elessero e cosi vi potè entrare da Vescovo e non più da funzionario. Ma oggi la mia sorpresa era un'altra. Non c’era né Costanza d’Aragona né Enrico Haunstaufen. Ma a sentire i fedeli occasionali si celebrava il matrimonio di una coppia molto più giovane e soprattutto con meno problemi.
Cerco nuovamente di capire i vari linguaggi e alla fine mi sembra che molti parlassero la lingua di Costanza e il resto quella di Sant’Ambrogio…
Non so se fosse la Pala d’Oro ad illuminare il volto dei due giovani sposi, non so se migliaia di anni di storia influenzassero i presenti ma l’aria era solenne e i pianti erano solo quelli degli intimi , i genitori, che chiudevano una lunga fase di impegno per aver portato i figli sino a quel punto !
La mia tentazione di saperne di più fu grande ! Perché l’accento dello sposo mi era familiare e molti consanguinei mi sembrava di conoscerli.
Mi fermò la legge sulla privacy, ma non quella della gioia ! Perché sapere che un mio compaesano si sposa quasi sottocasa mia a Milano in Sant’Ambrogio non è cosa di tutti i giorni .  
Se qualcuno grida Viva Gli Sposi io mi unisco subito !



Ps. Mentre si celebrava questo rito nessuno si è accorto che dietro le quinte, in sacrestia, ne avveniva un altro. Il solito rito storico della successione. Proprio oggi Il successore di Sant Ambrogio Angelo Scola passava le chiavi della chiesa dove proprio in quel momento ci trovavamo   al nuovo arcivescovo  Mario Enrico Delpini  




Nessun commento:

Posta un commento