Che
ci sia un Comitato cittadino “a sinistra” mi sembra veramente una cosa
inutile. Si avvicinano le elezioni e bisogna avviare gli strumenti di
lotta su misura per noi poveri elettori che siamo sempre più ingenui, al
limite della coglionaggine. La sinistra non ha bisogno di questi
comitati perché è già giornalmente impegnata in quelle funzioni per cui
nasce il Comitato. Se poi analizziamo le figure (alcune) che lo
compongono si avvalora la nostra tesi. Due figure (chissà se l’amico
Nino Di Sclafani ne faccia parte visto che spesso interviene) come
Franco Virga (di professione politico arraggiato) o la Signora Costa
(sfido chiunque a dire il contrario che la sua figura politica è sempre
stata di battaglia mille volte più di qualsiasi comitato). Quindi la
sinistra antica, morte tutte le sigle sino ad oggi (PC,PD, Ulivo,
PDL,Dem ) e via di seguito , cerca di rifugiarsi nei comitati non avendo
altri sbocchi e soprattutto
ora che esistono almeno una decina di Pd. Il che non è sinonimo di
democrazia ma di raggia. Basta l’esempio marinese che pur avendo un
deputato locale nessuno ci viene a dire in quale delle dieci barche sia
salito. Ormai l’unica ad avere
un curriculum “di vera lotta” è la Costa perché degli altri meglio non
parlare. Di Franco Virga conosciamo la sua utopia . Questa sua presenza è
sintomatica perché il nostro senza politica muore anche perché dove dà
il meglio di se è in cultura . Ma ancora Marineo non glielo riconosce , e quando sta per riconoscerglielo Lui si ributta in politica.
Figuriamoci
se subito o in contemporanea non nasceva il contro-comitato. Qui la
cosa è più difficile e complicata. Mentre la sinistra ha avuto nella
Costa “un comitato cittadino permanente” gli altri non sanno cosa sia un
comitato cittadino . I moderati non sono portati alla lotta . Per loro i
comitati sono palle al piede perché nella loro natura non esiste né
altruismo né partecipazione. Quindi
mi lascia perplesso sentire che dei “probi” cittadini siano disponibili
all’altruismo per conto terzi. Solo in ambito “parrocchiale” funzionano
le aggregazioni purchè non ti facciano impegnare in prima linea… I
politici moderati non amano i Comitati. Perché non amano dare conto e
ragione di quello che pensano e fanno.
Ma
la cosa più triste è che quando nasce un comitato si partecipa al
funerale della politica e della democrazia. E’ un funerale bipartisan.
La politica non è riuscita a far partecipare il cittadino alla cosa
pubblica. Il cittadino ha dimostrato di non essere interessato alla cosa
pubblica. Basta andare ai consigli comunali . Vera terra dei solo
burocrati e giocatori delle tre carte. Aiutati da migliaia di
regolamenti ingabbiano la qualsiasi perché c’è sempre una contro leggina
che ti salva. Basti pensare ad amministrazioni che vanno avanti anni
pur non avendo la maggioranza (sia la precedente che la attuale ).
Quindi un comitato vicino alle elezioni nasce più come partito che come
comitato perché dimostra due cose: che i partiti non ci rappresentano
più (da tempo) e la presunzione che loro sono migliori degli altri.
egregio Sig. Sanicola, Le scrivo per la prima volta, e credo sia pure l'ultima, a chiarimento di quanto da lei esplicitato nel suo post. o quanto mi sembra aver capito. vorrei da subito chiarire che la sottoscritta ad oggi non è membro di alcun comitato di sinistra, figuriamoci di destra, ma orgogliosamente esponente del PD, nonchè capogruppo di quel partito in consiglio comunale. fermo restando che non ho alcun pregiudizio verso qualunque forma di aggregazione sociale o politica o religiosa, almeno fino a quando questa si dimostra utile ed importante per i fini che si è preposta. guardo con interesse e curiosità la nascita del comitato cittadino di Pino Taormina, e seguo con la stessa curiosità il gruppo si fb di Franco Virga e Nuccio benanti. ma di entrambi sono completamente estranea. da 4 anni il mio ruolo di consigliere mi ha portato e mi porta a svolgere la mia azione da istituzione, tenendo conto delle prerogative e delle "armi" che un consigliere ha a disposizione. non ho bisogno di creare blog o comitati per parlare di ciò che a Marineo non funziona. da 4 anni lo esprimo pubblicamente nelle sedi opportune e in pubblica piazza. ben vengano aggregazioni che portano ad un confronto e ad una riflessione. mi permetta però di sospettare sui tempi in cui si formano. se fossero nati molto tempo fa avrei avuto, da consigliere, anche un valido appoggio e interlocuzione. oggi il mio sospetto, più o meno confermato, è che qualcuno si stia preparando la strada per le prossime elezioni. anche questo condivido. vorrei solamente che avessero forza ed intelligenza per mostrare le proprie capacità senza il bisogno di denigrare quanti in questi 4 anni hanno lavorato con sacrificio, scienza e coscienza. se hanno bisogno di parlar male degli altri per mettersi in evidenza è perchè,forse, non hanno fiducia nelle proprie capacità.Angela Costa
RispondiEliminaGent.ma Signora
EliminaNon credo di aver detto che sia Lei il deus ex machina del Comitato Cittadino di Franco Virga e Nuccio Benanti. Ormai in tutte le cose alle trombe di sinistra (in questo caso del Virga e del Benanti (ma non era desaparecido ?) subito dopo rispondono le campane dei moderati di Pino Taormina . Convengo con Lei che forse era meglio entrare in politica perché , anche qui convengo con Lei , che la tempistica è sospetta (vedi miei post precedenti).
Recentemente credo di aver ben descritto il suo ruolo di consigliere e quindi non mi interessa tornarci sopra. Mi sono permesso di citarla perché “ha aderito” é la notizia mi è stata data “come ha aderito” al che , conoscendola. Lei certamente dentro un comitato non avrebbe mai svolto il ruolo di chierichetto.
Prima di salutarla , io lo faccio , mi stupisce che persone “qualificate” creino comitati dimostrando di non saper partecipare alla vita pubblica aspirando solo a diventare salvatori della Patria . Ossequi.