mercoledì 15 febbraio 2012

LA LETTERA FIRMATA


Who?Chi? Where?Dove? When?Quando? Wath?Cosa? Why?Perché?
Carissimo Salvino,
Da ragazzo quando ero a bottega a L’Ora di Palermo e poi all’Unità a Milano in mezzo ai prossimi grandi giornalisti del futuro a noi bastava leggere quello che scrivevano per imparare. Malgrado in bottega girassero i più grossi nomi del futuro avevi la sensazione dell’abisso incolmabile che c’era e ti sentivi quello che effettivamente eri :nessuno. Il maestro che mi è stato più vicino è stato Marcello Cimino a Palermo e poi Liberatori a Milano dello staf di Tortorella che mi insegnava: prima devi essere lettore e superare l’esame di chi ti legge(cioè tu ti leggeresti ?) poi rispetta le 5 regole e allora non aver paura di nessuno. Mi perdonava l’irruenza , e la dimenticanza delle 5 regole e il presupporre che gli altri capiscano quello che ti farfuglia per la testa. Nei miei innumerevoli sogni non ho mai inserito quello di diventare né scrittore né giornalista. Racconto quello che incontro , che ho incontrato e spero incontrerò. Tutto qui . Il che sarebbe bello e istruttivo se non precisassi che aborro gli ipocriti e ne sono vittima. Rispetto tutti nessuno escluso ma agli ipocriti sono allergico. Rispetto i politici sino a quando sono umanamente sopportabili ma li combatto quando abusano della nostra intelligenza. Il politico è viscido e sopratutto blasfemo . Non ha né Dio né famiglia    . Ma  ci sono indispensabili perché solo loro sono capaci di “trattare o barattare” gli ideali che non hanno. Tu, caro amico, sai bene che molte volte , molte cose , vanno scritte fra le righe perché chi intendi “ferire” ha famiglia e amici che meritano grande rispetto. Scrivendo dai 30 ai 50 articoli al mese non sempre mi riesce di evitare errori. Già altre volte mi sono scusato per questo. Mi trovi in un momento di grande avvilimento perché senza guardare al futuro ma al passato recentissimo vedo gli ipocriti che occupano tutto e dappertutto. Raro trovare un funzionario degno e capace, un politico mediocre, un uomo di cultura anargiro e non simoniaco  . Fanno eccezione le vere belle donne che non hanno bisogno di darti le loro  misure perché il tutto è visibile. E quando il visibile inizia ad oscurarsi conservano un fascino meraviglioso. A loro va il mio plauso e la mia ammirazione. A queste perenni eroine che le vedi felici e gioiose sino a quando non si rendono conto che sposando un ipocrita non si può essere felice . Ti ringrazio per le tue parole che non pubblico perché in questo momento fortemente decisionale per me, le aspettavo da qualche amico “in gallo cantum”.
Rimane l’appuntamento .

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