Who?Chi? Where?Dove? When?Quando? Wath?Cosa? Why?Perché?
Carissimo
Salvino,
Da
ragazzo quando ero a bottega a L’Ora di Palermo e poi all’Unità a Milano in
mezzo ai prossimi grandi giornalisti del futuro a noi bastava leggere quello
che scrivevano per imparare. Malgrado in bottega girassero i più grossi nomi
del futuro avevi la sensazione dell’abisso incolmabile che c’era e ti sentivi
quello che effettivamente eri :nessuno. Il maestro che mi è stato più vicino è
stato Marcello Cimino a Palermo e poi Liberatori a Milano dello staf di
Tortorella che mi insegnava: prima devi essere lettore e superare l’esame di
chi ti legge(cioè tu ti leggeresti ?) poi rispetta le 5 regole e allora non
aver paura di nessuno. Mi perdonava l’irruenza , e la dimenticanza delle 5
regole e il presupporre che gli altri capiscano quello che ti farfuglia per la
testa. Nei miei innumerevoli sogni non ho mai inserito quello di diventare né
scrittore né giornalista. Racconto quello che incontro , che ho incontrato e
spero incontrerò. Tutto qui . Il che sarebbe bello e istruttivo se non
precisassi che aborro gli ipocriti e ne sono vittima. Rispetto tutti nessuno
escluso ma agli ipocriti sono allergico. Rispetto i politici sino a quando sono
umanamente sopportabili ma li combatto quando abusano della nostra
intelligenza. Il politico è viscido e sopratutto blasfemo . Non ha né Dio né
famiglia . Ma ci sono indispensabili perché solo loro sono
capaci di “trattare o barattare” gli ideali che non hanno. Tu, caro amico, sai
bene che molte volte , molte cose , vanno scritte fra le righe perché chi
intendi “ferire” ha famiglia e amici che meritano grande rispetto. Scrivendo
dai 30 ai 50 articoli al mese non sempre mi riesce di evitare errori. Già altre
volte mi sono scusato per questo. Mi trovi in un momento di grande avvilimento
perché senza guardare al futuro ma al passato recentissimo vedo gli ipocriti
che occupano tutto e dappertutto. Raro trovare un funzionario degno e capace,
un politico mediocre, un uomo di cultura anargiro e non simoniaco . Fanno eccezione le vere belle donne che non
hanno bisogno di darti le loro misure
perché il tutto è visibile. E quando il visibile inizia ad oscurarsi conservano
un fascino meraviglioso. A loro va il mio plauso e la mia ammirazione. A queste
perenni eroine che le vedi felici e gioiose sino a quando non si rendono conto
che sposando un ipocrita non si può essere felice . Ti ringrazio per le tue
parole che non pubblico perché in questo momento fortemente decisionale per me,
le aspettavo da qualche amico “in gallo cantum”.
Rimane
l’appuntamento .
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