Si tratta
del consorzio Palermo-Parco Normanno dove già almeno tre comuni (Altofonte,
Trabia e Balestrate evidentemente i loro assessori leggono prima di accettare)
non hanno voluto aderire mentre da noi si doveva accettare che le spese
venissero distribuite fra i comuni e che i privati aderenti al consorzio non
compartecipassero alle spese e che le decisioni in ultima analisi spettassero
solo alla capofila (Palermo). Per il resto la unica utilità di questo consorzio
era la possibilità di presentare progetti ottenendo un percorso privilegiato a
punti.
Ora ci
chiediamo come mai il nostro Assessore al Turismo venga sostituito dal
Trentacosti che non è certo un maestro nello spiegare e comunicare (vedi il
Consorzio sulle zone dove ha ceduto la poca credibilità rimastagli) diventando
sempre più pupo del sindaco e non strumento delle istituzioni. Aderire ad un
consorzio di cui subito si evidenziano i difetti del Coinres (spese e gestione
a carico del comune) da “approvare dalla sera alla mattina” sa tanto di gran
consiglio del fascismo” e ci riporta alla mente il Coinres, l’affare Delisi,
insomma la gestione della cosa pubblica come cosa privata. E qui torniamo al
Perrone che esulta perché “la famosa maggioranza del sindaco è volata come
polvere indifferenziata” . Il consiglio urgente si è sciolto dimostrando che nemmeno i suoi consiglieri
sostengono il sindaco. Non a caso abbiamo citato il caso Delisi . Anche lì
astio rancore e pruderie da federale hanno prevalso così come ieri sera si è
tentato di oscurare istituzioni dello stato aggirandole con il Cavallo di Troia
del momento che vive di luce riflessa. A queste cose un uomo di cultura si
dissocia , si allontana, non condivide.
Volerci
gettare in un pozzo simile al Coinres fa vacillare la nostra ragione , perché
il caos istituzionale è al limite del rispetto umano. Nemmeno durante il
fascismo avvenivano cose del genere,
tentare di scavalcare il Consiglio , non inserire la proloco in un
discorso turistico e tanti altri gesti ci portano a considerare la nostra
amministrazione pronta per un commissariamento. Abbiamo assessori sfiduciati
(da 8 voti su 10), la stessa maggioranza che non vota le decisioni del Sindaco,
e questo baipassare le istituzioni ci fa
temere…
No
Consigliere Perrone c’è poco da stare allegri (la figura della maggioranza di
ieri sera) non si è trattato del fallimento del riformismo ribaudiano , ma
bensi della conferma che da ora in avanti dobbiamo salvare il nostro lato B.
Con buona
pace della sinistra garantista a questo punto socia e connivente.
se nessuno si ribella continuerà a fare il bello e il cattivo tempo come ha fatto, tanto è il PADRONE (parole sue). in ogno caso anche il consiglio non vede, non sente e non parla. quito vivere
RispondiEliminaDa qualche tempo il consiglio è più attivo, più reattivo e presente.Mi piace quando la gente prende posizione al di à delle appartenenze politiche. Recentemente il consiglio ha dato prova di grande indipendenza e gli ultimi casi lo dimostrano. Più spesso si prende posizione a favore di libertà, di democrazia di diritti. Forse si riuscirà a trovare gente che ha un opinione cosa che non eravamo più abituati. Gli spazi per i "padroni" si vanno sempre più restringendo.
RispondiEliminaE dire che basterebbe un minimo di dialogo per evitare tutto questo. Se due dicono di essere nel giusto non si capisce perchè non dialogano e tirano a fregarsi. Io credo che la foto inserita sia vera ed eloquente. Spesso siamo presi in giro sopratutto da chi crede che siamo boccaloni e cretini. Manca il rispetto per i cittadini . Devono convincersi che i buffoni sono loro.
Inizino a dialogare perchè noi non abbiamo nessun interesse da difendere . Diano prova di coraggio e serietà perchè altrimenti rischiano le torte in faccia. Chiunque sia la parte deve rispettare la gente.
il dialogo non interessa nessuno, ognuno tira la coperta dalla propria parte: qualcuno in modo brusco tira verso di se, altri passivamente cercano di non farsela togliere di dosso. tutto qui
RispondiEliminapurtroppo è una bella fotografia. Sono d'accordo
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