Leoluca Pasqua, Il pettegolezzo, tra malizia e superficialità, Paoline, Milano 2019
ANCHE LE PAROLE UCCIDONO…
Chi è il mio prossimo? Cosa significa incontrare una persona?
Nel dialogo, quanto è importante essere retti e trasparenti per riscoprire la
potenza benefica della parola? Cosa
significa mantenere una corretta comunicazione in termini di prossimità?
Già nel libro “Fatta per amore... La
correzione Fraterna”, don Leoluca Pasqua
aveva delineato uno dei principali elementi distintivi del cristiano che, nello
specifico, deve essere quello di aiutare il prossimo a riscoprire il bene, attraverso la virtù della carità e
della prudenza. Scrive infatti l’autore: “Ogni
volta che correggiamo o ci lasciamo correggere contribuiamo a risanare un
pezzettino di questo mondo; se invece non lo facciamo lo renderemo sempre più
falso e invivibile”. E ancora: “Meglio
correggere per operare il bene che tacere e diventare complici del male”.
Frasi che ci fanno riflettere: a noi la
scelta di essere operatori di bene, oppure di lasciarci trascinare verso quelle
che sono, come li definisce San Paolo, le opere della carne. Sì, è vero, che viviamo
in una società complessa, frustrante, stanca e con molte forme di nevrosi
individuali e collettive. Come sostiene il sociologo Zygmunt Bauman, viviamo in
una “società liquida”, priva di principi e strutture forti, di legami duraturi,
di valori e certezze. Una società che, pur di
arrivare al “potere (mi riferisco a qualsiasi tipo di potere), e di mantenerlo,
utilizza qualsiasi mezzo, anche una serie di maliziose astuzie, spesso generate,
appunto, dal pettegolezzo.
Proseguendo sul solco di queste riflessioni,
don Leoluca, con il suo ultimo libro “Il pettegolezzo. Tra malizia e
superficialità” stampato dalle Edizioni Paoline frutto di una lunga e attenta analisi sociale,
vuole farci riflettere ulteriormente su questa piaga che mette a nudo la
dignità della persona. Nelle conversazioni quotidiane, molto spesso, si
oltrepassano i limiti e si comincia a parlare e sparlare a
sproposito di altre persone; oppure, ancora peggio, di “amici o parenti” che
ripongono in noi la loro fiducia, con l’intenzione di nuocere fino a distruggerne
l’onore e la reputazione. Infatti, si
prova un sadico piacere nell’ascoltare le dicerie sui nostri conoscenti e,
quando si raggiunge il massimo dell’umiliazione, si conclude con la solita
risata. Ecco manifestata la cattiveria umana! Da ciò si prenda coscienza
che quello che vediamo di negativo negli
altri è la proiezione di noi stessi.
Il teologo Giovanni Calvino dice:
“Nessun danno maggiore può essere inflitto agli uomini come il ferire la loro
reputazione”. Papa Francesco ci ricorda
spesso nelle sue omelie che il parlare male dell’altro viene dal Maligno e
genera una guerra non fisica ma spirituale. Ci raccomanda, quindi, di pensare
spesso alle nostre armi quotidiane: «la lingua, le chiacchiere, lo
spettegolare».
Don Leo Pasqua nel suo libro ci propone,
degli itinerari che possano aiutare la
nostra società a riflettere sull’importanza dell’essere retti e trasparenti e a
riscoprire la potenza benefica della parola, come dono, che conduce ad una
sincera, sana e onesta comunicazione.
Marta Raineri
Il libro sarà disponibile in tutte le librerie
dall' 11 Febbraio 2019 e verrà presentato:
- Domenica 17 Febbraio ore 17.00, Chiesa S.
Rosalia, Piazza Giuseppe Vasi -
Corleone.
- Venerdì 22 Febbraio ore 17.30 presso la
libreria delle Paoline (Sala Alberione), Corso Vittorio Emanuele - Palermo.
- Sabato 9 Marzo ore 17.00 Parrocchia Ss. Ciro
e Giorgio, Piazza Sainte Sigolene - Marineo.
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