Oltre
alle campane mi risuonano nelle orecchie gli auguri di Pasqua che vanno
da una serena a una felice. Noi cristiani siamo tornati alle origini.
Riviviamo le forti emozioni dei primi cristiani. In certe parti del
mondo sembra che sia risorto Diocleziano. E’ un tiro a segno dove si
danno sanzioni per tutto e per
tutti e nessuno muove un dito per questa carneficina che sembra quasi
legalizzata. Ormai è un dogma: il cristiano va martirizzato. In casa le
cose non vanno tanto meglio . Il cristiano diventa sempre
più amorale o meglio il confine della morale viene sempre più spostato.
La “caccia” alla pecorella smarrita rischia di disperdere le altre
novantanove. Non fa più notizia il pio , il devoto, ma lo “smarrito”.
Questo nuovo sport affascina persino il Papa. Il tutto si traduce in
licenza o meglio ciascuno adatta il tutto a sua misura. La cosa migliore
che ha detto questo Papa è :chi sono io per giudicare !, e con questo
ci fa sentire abbandonati. I
cattolici in politica hanno perso il Vangelo per strada. Lo modellano a
loro piacimento. Si fanno pubblicamente beffe dei dieci comandamenti e
li usano come scudo per le loro malefatte. Sono ancora vivi perché non
meritano il martirio. La loro arroganza arriva al punto di sentirsi
esempio per gli altri e prevaricano acquisendo quella stessa
responsabilità dei “persecutori moderni”. Quei novantanove “belano”
costretti a “convivere” con lupi vestiti da cristiani, incapaci di reagire perché bloccati dall’osservanza delle leggi ,
mentre questi lupi o meglio iene conoscono bene i limiti dei loro
“fratelli” cristiani. Ti deridono perché sanno che la giustizia divina è
lentissima e quella umana non la temono. Nella nostra piccola comunità
sono proprio i cattolici più in vista, quelli che occupano tutte le sedi
di potere che sono gli artefici di un paese diviso, dominato dal
rancore (lo dice anche il parroco) sono i continuatori del divide et
impera, dove l’odio viene alimentato con arroganza.
A
noi non rimane che combatterli , tenendoli lontani dalle nostre leggi ,
dalle nostre famiglie. Quindi non diamo la buona e felice Pasqua alla
leggera agli ipocriti, questo accresce la loro forza.
Ps.
Avevo chiesto a Nino Di Scalfani di guidarci in questa Settimana Santa
con delle riflessioni. E mi pare che abbia assolto il suo compito al
meglio. Io non ne ero all’altezza.
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