La
gioia di vedere ancora una giovane donna alla guida di una
confraternita cosi importante si è spenta con il rifiuto totale di
rilasciare interviste. Qui potremmo ricorrere a certo DNA locale, a
false pruderie, ad abitudini che ancora oggi qualche volta sono una
palla al piede del nostro paese. Non è il primo caso, che si
sappia. Già a Santa Anna abbiamo la Signora Realmonte che conduce la
Confraternita in modo egregio e con un taglio aperto e attento a tutto
quello che l’animo del pio cattolico può desiderare. Poi abbiamo la
Confraternita di San Ciro che seppur “dominata” da un matriarcato
femminile non riesce a emergere perché “sotto padrone” e questo amputa
ogni minimo germoglio di iniziative.Forte eredità quella lasciata dal
nostro Claudio Pesco che per due volte ha ricoperto il mandato con polso
esperto dando attenzione più alla sostanza che alle chiacchere. Sotto
Pesco il potente clan della San Ciro è stato ridimensionato e
soprattutto ha dato una lezione organizzativa che solo il predetto clan
non riconosce in quanto legato ancora ad una sola famiglia che lo usa e
ne abusa. Dall’Infiorata allo gestire una ventina di giorni di eventi
con logistica difficile che richiede energie impossibili da trovare
nelle altre Congregazioni. Solo quella del Crocifisso , avendo deciso di
applicarsi totalmente nella colossale realizzazione del Presepe riesce a
realizzare un evento che solo ora , il solito copia incolla delle idee
altrui se ne sta accorgendo. Questo Presepe deve diventare stabile !
Sono anni che lo gridiamo e chi si vuole appropriare dell’idea lo fa
solo per passerella come al solito. Discorso a parte sono quelli della
GMG. I loro due eventi rimangono in piedi per le enormi energie di un
gruppetto ristretto di “votati al martirio” perché sono sopravvissuti al
manumanca e ora subiscono lo spatarismo acuto. Ma sono del resto
inattaccabili perché anche loro hanno le mani pulite e a differenza di
altri rendono pubblici i loro conti. Le altre congregazioni avvilite da
mancanza di fondi ed energie, fanno il massimo possibile per mantere
decorosamente la loro tradizione. Quindi dopo aver tentato di fare
breccia su Tania Azzara anche usando sue amiche non possiamo dirvi nulla
per capire quali idee , quali innovazioni, quale continuità userà nello
gestire la Confraternita. Si può contare sul gruppo Pesco , ma ci
avrebbe fatto piacere conoscere il suo pensiero. Se salutiamo il suo
arrivo come una nuova ventata , se l’arrivo di una donna in un settore
abitualmente fortemente maschilista, vuol dire che crediamo in Lei non
solo perché ne conosciamo la tenacia, la caparbietà e la competenza, ma
anche l’abbiamo conosciuta in altri incarichi come facente parte di un
gruppo agguerrito e culturalmente all’avanguardia in una Marineo che
perde sempre più sensibilità artistica e di partecipazione collettiva.
Se i suoi Confrati hanno detto si, se il suo predecessore ha confermato
la fiducia , se questo Parroco che non interferisce solitamente nella
vita delle confraternite limitandosi a firmare “avvisi sacri”, se Tania
Azzara è il Superiore, “chi sono io” per giudicare come ha già detto qualcun altro ? Ora
ci mettiamo al balcone ad osservare dove ci porta questa ragazza che
nasconde dietro la sua riservatezza un piglio forte di conduttrice. Un
paese dove maschilisti e ipocriti vanno sottobraccio ha bisogno di figure simili.
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