martedì 21 aprile 2015

PENOSA RICORRENZA

Premessa.
Ammettiamo che la nostra animosità alle volte diventa ribellione. Non siamo capaci di assistere a prevaricazioni eclatanti senza reagire. Non siamo capaci di accettare nè ipocrisie né falsi santi né ipocriti. Che bello avere interlocutori corretti e di animo pulito. Quindi dovremmo ignorarli , far finta di niente, chiudere gli occhi, non svegliare più di tanto una comoda comunità assuefatta. Ci spiace ma non è il nostro mestiere. Però promettiamo di “abbassare i toni” … sino a quando non verremo provocati.
PENOSA RICORRENZA
Per prima cosa abbiamo costatato che Marineo ha tradito San Ciro. Non siamo riusciti a trovare altro termine più appropriato. L’unico momento bello della giornata è stato quello della consegna del libro ai bambini i quali ritirato il libro hanno subito iniziato a sfogliarlo e a leggerlo. Al momento della messa delle ore 18 è stato chiaro che ai marinesi della ricorrenza odierna non interessava un bel nulla. Padre Leo ha fatto una delle solite sue omelie molto azzeccata sfiorando l’argomento San Ciro. Ci ha salvato l’intervento del Superiore ben preparato e , per la prima volta, “da Superiore”. Poi la cosa si è trasformata in ben altra ricorrenza ! Cosa mai ci potesse azzeccare l’anniversario di Padre Carmelo Pulizzotto recitato dalla nipote a prevaricare l’anniversario della Reliquia di San Ciro. Il primo allarme è suonato quando abbiamo visto uscire dalla sacrestia , prima del sacerdote, questa nipote che subito dopo è salita sul pulpito per declamare non le lodi a San Ciro ma ad uno zio che con San Ciro c’entra come i cavoli a merenda. Il misurato intervento del Superiore ha evitato che qualcuno andasse in escandescenze. Nessun tumulto o ribellione era possibile perché erano presenti i soli membri della Congregazione e qualche intimo mentre mancava “tutto il popolo di San Ciro”. E’ stato il concerto finale che alla fine ci ha chiarito che questi virtuosi erano li , ed in effetti si sono esibiti solo per alcuni membri della Congregazione.
Ha pesato tanto l’assenza degli autori della ristampa del libro, Antonino Di Sclafani e Antonio Calabrese, volume ristampato con il contributo della Fondazione Arnone.
Un paese che vanta oltre cento pregiati musicisti che erano rappresentati da solo tre musicisti : Walter Cangelosi (proprietario anche del magico violino seicentesco usato nella serata), Katia Rainieri, e Pino Taormina. C’è da piangere. Si perché mi è venuta in mente la frase di uno che oggi possiamo leggere in modo diverso: se per San Ciro non c’era nessuno per gli ottoni c’era una folla…
Ora qualcuno deve fare delle deduzioni. O i marinesi sono diventati scettici, gnostici, atei o esiste un problema in questa Congregazione. Il distacco della gente è reale e lo prova il fatto che alle processioni su San Ciro i fedeli “partecipano” , mentre …
Vogliamo segnalare la correttezza di questo Parroco che poteva annunziare l’uscita del suo nuovo libro sul rancore e non lo ha fatto, mentre ha permesso che la giornata di San Ciro diventasse l’autoelogio di una famiglia.

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