Premessa.
Ammettiamo
che la nostra animosità alle volte diventa ribellione. Non siamo capaci
di assistere a prevaricazioni eclatanti senza reagire. Non siamo capaci
di accettare nè ipocrisie né falsi santi né ipocriti. Che bello avere
interlocutori corretti e di animo pulito. Quindi dovremmo ignorarli ,
far finta di niente, chiudere gli occhi, non svegliare più di tanto una
comoda comunità assuefatta. Ci spiace ma non è il nostro mestiere. Però
promettiamo di “abbassare i toni” … sino a quando non verremo provocati.
PENOSA RICORRENZA
Per prima cosa abbiamo
costatato che Marineo ha tradito San Ciro. Non siamo riusciti a trovare
altro termine più appropriato. L’unico momento bello della giornata è
stato quello della consegna del libro ai bambini i quali ritirato il
libro hanno subito iniziato a sfogliarlo e a leggerlo. Al
momento della messa delle ore 18 è stato chiaro che ai marinesi della
ricorrenza odierna non interessava un bel nulla. Padre Leo ha fatto una
delle solite sue omelie molto azzeccata sfiorando l’argomento San Ciro.
Ci ha salvato l’intervento del Superiore ben preparato e , per la prima
volta, “da Superiore”. Poi la cosa si è trasformata in ben altra
ricorrenza ! Cosa mai ci potesse azzeccare l’anniversario di Padre
Carmelo Pulizzotto recitato dalla nipote a prevaricare l’anniversario
della Reliquia di San Ciro. Il primo allarme è suonato quando abbiamo
visto uscire dalla sacrestia , prima del sacerdote, questa nipote che
subito dopo è salita sul pulpito per declamare non le lodi a San Ciro ma
ad uno zio che con San Ciro c’entra come i cavoli a merenda. Il
misurato intervento del Superiore ha evitato che qualcuno andasse in
escandescenze. Nessun tumulto o ribellione era possibile perché erano
presenti i soli membri della Congregazione e qualche intimo mentre
mancava “tutto il popolo di San Ciro”. E’ stato il concerto finale che
alla fine ci ha chiarito che questi virtuosi erano li , ed in effetti si
sono esibiti solo per alcuni membri della Congregazione.
Ha
pesato tanto l’assenza degli autori della ristampa del libro, Antonino
Di Sclafani e Antonio Calabrese, volume ristampato con il contributo
della Fondazione Arnone.
Un
paese che vanta oltre cento pregiati musicisti che erano rappresentati
da solo tre musicisti : Walter Cangelosi (proprietario anche del magico
violino seicentesco usato nella serata), Katia Rainieri, e Pino
Taormina. C’è da piangere. Si perché mi è venuta in mente la frase di
uno che oggi possiamo leggere in modo diverso: se per San Ciro non c’era
nessuno per gli ottoni c’era una folla…
Ora qualcuno deve fare delle deduzioni. O i marinesi sono diventati scettici, gnostici, atei o esiste un problema in questa Congregazione. Il distacco della gente è reale e lo prova il fatto che alle processioni su San Ciro i fedeli “partecipano” , mentre …
Vogliamo
segnalare la correttezza di questo Parroco che poteva annunziare
l’uscita del suo nuovo libro sul rancore e non lo ha fatto, mentre ha
permesso che la giornata di San Ciro diventasse l’autoelogio di una
famiglia.
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