In parrocchia possediamo solo questo dipinto di San Giorgio |
Avete
presente quando nel corso sfrecciano auto e moto a velocità non
consentita ? E’ il momento quando i marinesi vanno o tornano dal lavoro e
fanno il giro della Processione a grande velocità o i giovani
cavalcando moto che sembrano astronavi ti sfiorano proprio là dove il
marciapiedi è inesistente o (incredibile) è
anche occupato dall’auto di presunte prosperose signore che scendendo
dalla macchina ci mostrano l’intimo appena acquistato. Fu cosi che
scansai il cavallo lanciato “alla corsa dei berberi” ma non potei
evitare che la lancia mi colpisse. Non è facile trovarsi addosso cavallo
e cavaliere , ma posso garantirvi che l’iconografia di San Giorgio
corrisponde pur nei minimi particolari. Non sono qui a raccontarvi che
grazie al mio amico dottore fui immediatamente soccorso senza bisogno
che il Taormina e l’altro (di cui mi sfugge il nome…) venissero a
fotografarmi.
“Ora
dimmi tu come si può festeggiare la “presunta” donazione del teschio
alla vigilia della mia festa”. Era un fiume di parole e improperi ! “Già
sono completamente oscurato da Ciro malgrado fossimo coetani, malgrado
fummo martirizzati in contemporanea e dire che io ero fidanzato e lui
invece non ha mai chiarito il ruolo delle sue quattro donne”. Ho cercato
di calmarlo senza riuscirvi ! Sino a quando incontro i reduci dalle
votazioni della proloco. Lì la sua ira si è trasformata in sarcasmo, in
forte ilarità. Ci siamo messi ad ascoltare i commenti e scambiandoci
occhiate loquaci ci siamo detti alla moda del Gattopardo che qui non
cambia nulla. Siamo in un paese matriarcale dove le donne (solo loro)
decidono per i mariti, dove per accettare una carica ci vogliono almeno
tre giorni per pensarci sopra, dove alla scadenza di un mandato ci si
aspetta automaticamente la riconferma a prescindere, dove la vecchia
guardia in prima battuta dichiara che non è interessata a proporsi, ma
intanto è in lista, dove “mettere a disposizione la carica” e come
dichiarare di aver fallito, dove nessuno è candidato , ma nessun altro è
propositivo. E’ stato un momento di grande civiltà e vedere gli
exproloco (oggi ex) andare a casa portandosi la sedia è stato molto
istruttivo.
Ma alla fine San Giorgio cosa vuoi da me ? Fu allora che San Giorgio mi diede una busta con un fascicolo con scritto sopra “IPOTESI SU SAN CIRO” .
Lo spazio di un blog è limitatissimo e non riusciamo a scrivere tutto perché i “fatti “ sono tanti.
E
cosi i nostri lettori devono pazientare perché domani vi daremo le date
su IPOTESI SU SAN CIRO , sull’incontro sulle storiche tragedie della
Sileci e della Benanti, sul finanziamento del Campo Sportivo e relativa
intestazione al Manumanca, sulla ristampa del fumetto su San Ciro, e
sulla rubrica dei morti da ricordare alla messa di San Ciro ad Agosto
(bisogna prenotarsi).
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