Meditavo nei seggi della
confraternita
sulla natura della bambagia,
se poteva tamponare
le ferite della fede
acquisita nei paesi dell'Ovest
dove Dio era stato adorato col denaro
senza violenze ne carri armati
Feci diverse ipotesi sulla bambagia,
mentre nel silenzio
la ferita continuava a sanguinare
e c'era poco da ridere,
nessun Peppone a ostacolarmi
nessun Don Camillo a catechizzarmi
rimasi allineato ad un mondo ateo che
andava a messa ogni domenica.
Rimasi al sicuro nell'Ovest
al sicuro da Dio,
e scongiurai la morte
per augurarmi la pensione.
Mi costruì una casa di bambagia
dove ogni urto con la fede
era attutito da soffici pareti
il capitalismo mi sorrideva
dietro le finestre
mi mostrava un cielo blu
un paradiso che maturava
con gli interessi.
(Ezio Spataro)
sulla natura della bambagia,
se poteva tamponare
le ferite della fede
acquisita nei paesi dell'Ovest
dove Dio era stato adorato col denaro
senza violenze ne carri armati
Feci diverse ipotesi sulla bambagia,
mentre nel silenzio
la ferita continuava a sanguinare
e c'era poco da ridere,
nessun Peppone a ostacolarmi
nessun Don Camillo a catechizzarmi
rimasi allineato ad un mondo ateo che
andava a messa ogni domenica.
Rimasi al sicuro nell'Ovest
al sicuro da Dio,
e scongiurai la morte
per augurarmi la pensione.
Mi costruì una casa di bambagia
dove ogni urto con la fede
era attutito da soffici pareti
il capitalismo mi sorrideva
dietro le finestre
mi mostrava un cielo blu
un paradiso che maturava
con gli interessi.
(Ezio Spataro)
Forse non avrei scritto nulla della
serata perché è uso auto incensarsi , mettersi in vetrina, mostrare
medagliette. La serata prevedeva una testimonianza sulla fede nell’est al tempo
della guerra fredda. Mai avrei pensato che una poesia ricevuta nel pomeriggio
avrebbe dato un taglio cosi forte e soprattutto come fosse possibile che poche
strofe racchiudessero quello che ci siamo detti in oltre un ora. La poesia è un
fedele resoconto di una serata scorrevole (meno di un ora) che ha fortemente
coinvolto i relatori. Dal Parroco al Superiore (Parisi Rosa) al Ciro Realmonte
ai giovani lettori e soprattutto ai due pertinenti interveniti (La Prof.sa
Mancino e il prof Giovanni Perrone). Il Cutrona con i cantori sembravano sirene
seguiti da tutti i presenti. Belle facce che ti aiutavano perché non c’era
differenza fra pubblico e relatori. Molti amici presenti ma moltissimi “venuti
per sapere”.
Finalmente rimasti fuori i saccenti
mercanti che immischiano Dio e politica. Ci sono mancati i “comunisti” assenti
ingiustificati che forse hanno pensato ad un processo ad un sistema mentre si è
parlato di un momento storico a molti sconosciuto. Si è parlato di “cristiani”
messi alla prova e alla gogna, di errori che hanno trasformato cristiani in
martiri per una errata lotta alla Chiesa. Di mancata educazione religiosa, di
Stato contro la fede, di non libertà religiosa.
E sono riconoscente al mio amico
Ezio Spataro per aver usato la metafora della bambagia per descrivere due mondi
, due universi. La lettura della sua poesia a fine serata fatta da Ciro
Realmonte è stata veramente la sintesi magistrale di quello che ci siamo detti
per tutta la serata.
Deontologia vuole che si ringrazino
persino gli assenti , a cui abbiamo risparmiato la serata. Ai presenti i ringraziamenti
di tutti ma soprattutto delle due Confraternite di Santa Anna e San Michele.
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