lunedì 13 aprile 2015

PROF., LA PREGO, NON LE SI ADDICE QUESTA MISEREVOLE CADUTA DI STILE !

Per la seconda volta , che io sappia, Franco Virga mi censura a “scoppio ritardato”. Il biforcuto trinaricciuto rimpiange il minculpop e , sibillinamente , ti colpisce con la destra mentre ti saluta con la sinistra. Non c’è verso di andargli d’accordo, di trovargli spazio. Dopo aver trovato la pace interiore con il suo blog non riesce a tenere un contatto con chi non sia “iscritto e allineato”. Nel mio caso sapendo che non uso stendere panni sporchi su Facebook lui prima ti cita e poi beffardamente ti censura ! E’ una meschinità che non gli perdono. E’ una pochezza intellettuale che diverte la sua sola cellula, quella cellula disperata che non teme di dare spazio ad una foto con una didascalia scema mentre trasforma il commento in insulto … Il tempo della censura nel nostro paese è finito da tempo , grazie proprio a quella sinistra a cui apparteneva il nostro possessore di forbici , e già il parlare di terzi “che non sanno” è una vigliaccheria . Quindi il nostro dovrebbe completamente togliere dal suo blog i falsi post (almeno quelli che mi riguardano) perché il fare con la sinistra quello che ignora la destra è da “sforbiciatori” di provincia. Più volte gli ho detto che è una carognata la censura “ritardata” , che non si può prendere beffe degli altri “esponendoli” agli altrui insulti. E’ peggio di quando a Marineo esistevano gli anonimi , ai suoi tempi giovanili, che hanno insegnato alla nostra comunità l’uso dell’anonimato ancora in uso sino a poco tempo fa . Il commento a un post è un diritto soprattutto se firmato, e censurarlo ad arte è meschinità. Lui fa i propri comodi ben sapendo che abbiamo lettori diversi. Mentre i miei ignorano quello che lui fa bollire nella sua pentola a i miei non gliene importa un fico seco dei suoi giochetti e cosi lui fa il “censore spalleggiato” dalla sua cellula a comando , buttando a mare tutto quello che lui , e la sua cellula, rappresentavano.
E’ un po alla manumanca, che urla sbraita minaccia querela , ma alla fine non si sa mai come è andata a finire la cosa. Quindi mi arrendo perché con i preti, con le donne e con gli ipocriti non si vince. Ora non mi risponda che più volte di qua più volte di là ecc.ecc. altrimenti lo ,mando a quel paese… si come si chiama ? Ecco oggi vanno a Marsala, ma non per restarci.
Ogni giorno di più , dopo la tragedia della Busambra la “diaspora” di quella che fu un giorno la sinistra intellettuale è finita “a matula”.

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