Non vorrei davvero aggiungere altre parole, fare altro rumore intorno alle
vicende della Chiesa. Ma provo a dire lo stesso quello che penso, perchè tacere mi sembrerebbe una
vigliaccheria e un tradimento nei confronti della mia fede e proprio di questa
Chiesa cui appartengo con fierezza e gioia. Mi è capitato spesso, nei momenti più difficili della mia vita, di vedere
riflesso in quello che accadeva intorno a me, nel mondo, lo stesso smarrimento,
la stessa distruzione, lo stesso senso di fallimento che avvertivo nel mio
cuore. Come se tutto, fuori e dentro di me, corresse il rischio di andare a
rotoli. E come se, per arginare lo sfacelo, fosse necessario uno sforzo immane,
quasi impossibile, sia per quel che riguardava me stessa e le mie vicende
personali, sia , su scala generale. Ho sempre concluso che questo sforzo avesse
un nome, si chiamasse speranza.
Anche adesso, in questo periodo così difficile per me e per la mia famiglia, provo la stessa cosa. Non parlo per polemizzare, sono troppo stanca, e non ne ho voglia. E non so neanche se riuscirò ad esprimere con chiarezza quello che penso. Ma, pazienza!
Mi disturba tutto questo clamore tutto questo scandalizzarsi stigmatizzare denunciare deridere insultare, diretto contro i vescovi. Ma devo dire che non mi entusiasma neanche tutta l’enfasi, l’esagerazione l’applauso continuo a tutto quello che fa o dice Papa Francesco, perchè mi sembra un atteggiamento non sincero, strumentale. Come a dire, lui sì , lui solo è quello buono, quello giusto, il castigamatti in mezzo a questa feccia di disonesti , ipocriti. Come se lui e loro fossero due cose separate, contrapposte. Come se si acclamasse a lui per attaccare loro. Mi capite? Ci si serve di lui per distruggere proprio quello che lui è venuto a guidare , a servire, quello che lui ama. Perchè papa Francesco , vicario di Gesù Cristo sulla terra , ama la sua Chiesa come Gesù la ama, ed è tenuto a servirla, con tutte le sue forze. E a riportare sul giusto cammino chi ha preso sentieri sbagliati. E penso al suo dolore nel vedere il tradimento, alla sua fatica nel cercare la strada giusta, alla sua paura sia di sbagliare sia di cedere alla tentazione dell’auto affermazione ( perchè credete chieda continuamente di pregare per lui? ) .Penso a come è stato grande papa Benedetto, nel discernere e dichiarare la sua incapacità a fronteggiare “ il fumo dell’ inferno che si sente in Vaticano “ sono parole sue, forse non precise, ma questo è il senso. Ma penso anche con gioia, che in questa lotta il Papa Francesco non è solo .C’è il Signore Gesù, che sembra dormire sdraiato sul fondo della barca, ma quando è il momento,interviene a sedare la tempesta. E c’è tutto il popolo, laici e preti, tutti quelli che umilmente ogni giorno fanno il loro dovere e pregano, come un cuore solo , per la salvezza del mondo e della Chiesa. E la preghiera è “la forza che vince il mondo” .
Penso che il tradimento fosse contemplato fin dall’inizio, che non sia stato un caso che Pietro, il capo appena designato della nascente chiesa, rinnegasse il suo Signore per ben tre volte. Come a dire che Gesù conosceva benissimo la fragilità , la pochezza , la vigliaccheria del cuore dei suoi uomini, ma questi uomini, così umani, nel senso di terreni, fatti di humus, di terra, aveva scelto per annunciare la salvezza: questi peccatori, non eroi senza macchia. Questo non lo dico per scusare o minimizzare il peccato, la disonestà, che vanno , come sta cercando di fare papa Francesco, senza tentennamenti combattuti e sradicati. Lo dico per provare ad avere un altro sguardo.Uno sguardo disincantato su quello che accade e sul perchè accade. Mi ricordo, un po’ di tempo fa Roberto Saviano che pontificava contro” la macchina del fango “ denunciando il fatto che si facessero processi alle persone proclamando la loro colpevolezza, prima ancora di verificare i fatti. E come questo atteggiamento rovinasse queste persone, e il loro ruolo, per sempre. Perchè anche quando i presunti colpevoli fossero riusciti a provare la propria innocenza, nella mente della gente il sospetto, il giudizio , non veniva più cancellato. Mi pare, che evidentemente , questo non valga per gli uomini di chiesa. Di loro, si può impunemente dire di tutto e di più, anzi, si può fare di ogni erba un fascio... Attaccare, in ogni modo e con tutte le armi possibili la Chiesa è diventato lo sport preferito delle persone illuminate e intelligenti. E, proprio come diceva allora Saviano , sarebbe inutile controbattere , portando altre cifre, chiedendosi chi ci guadagna in tutto questo (che, forse è proprio chi si fa pubblicità, per vendere i suoi libri che altrimenti nessuno comprerebbe ; e che , così facendo , serve, senza neanche accorgersene , un potere più alto e più nascosto e ancora più terribile e temibile dei raggiri e delle disonestà che vengono denunciati.)
Sarebbe inutile, perchè la macchina del fango continua a lavorare, alimentando i talk show, penetrando nella testa della gente, costruendo un ‘sentire comune’, secondo un preciso disegno. Ecco perchè parlavo di sguardo disincantato .Accorgiamoci, almeno , che questo disegno c’è. Ma non per spaventarci o per difenderci , dietro le barricate.
Per servircene, anche noi. Usare, quello che è contro la Chiesa, per purificare la Chiesa.
“Tutto concorre al bene di quelli che sono di Cristo” , diceva San Paolo. Anche i peccati, anche le denunce, le menzogne, le persecuzioni. Persino la morte. Se tutto questo porta alla conversione , ad affidarsi a Lui. Lui , Gesù Cristo che è l’unica verità.
Ma non solo disincantato, il nostro sguardo .
Il prete del nostro oratorio , quello che mi ha cresciuta ,la mia amica Alda se lo ricorda bene , gli ha voluto un sacco di bene anche lei, era un tipo un po’ matto. Faceva tanta penitenza, e digiunava Viveva la povertà in maniera radicale. I suoi parrocchiani gli facevano offerte, ma vedevano che lui i soldi li dava via , ai poveri. Allora hanno cominciato a comperargli loro quello che gli serviva. Ma si sono accorti che continuava a portare le stesse scarpe rotte , perchè aveva dato via anche quelle nuove, che gli avevano appena regalate... Così hanno concluso che non c’era niente da fare, quello lì sarebbe finito in sanatorio o in manicomio. E si sbagliavano, perchè l’ho appena incontrato, ha 86 anni , è sempre magrissimo, ma va ancora in bicicletta a visitare ogni giorno malati e anziani, senza fermarsi mai ( perchè lui è giovane!!). Questo lo dico , non per affermare che nella Chiesa, oltre ai disonesti ci sono tantissimi preti santi, il che comunque è vero,ma per ricordare una cosa che lui ci diceva sempre. Diceva che la coscienza è come un setaccio. Dalla maglia del setaccio e dai suoi buchi facciamo passare la nostra vita e i nostri comportamenti. Più la maglia è grossa più noi ci assolviamo e ogni cosa che facciamo va bene, non siamo mai colpevoli, passa tutto; più è fitta, più vediamo gli errori . E diceva anche , potete scegliere voi il tipo di setaccio, siete liberi. L’importante però è che lo stesso setaccio che usate per voi stessi lo usiate anche per gli altri. Ecco, io credo che sarebbe una gran cosa che le alte gerarchie della Chiesa usassero per giudicare i propri comportamenti un setaccio a maglie molto fitte.
Ma credo che questo sarebbe molto auspicabile anche per ognuno di noi. Così penso che io, io con tutte le mie imperfezioni , le mie mancanze, i miei difetti e i miei peccati posso starci benissimo, in questa chiesa di peccatori. Spero, con l’aiuto di Dio , di riuscire prima o poi a convertire la mia vita e di poter dare il mio contributo a rendere la Chiesa “Bella come una sposa, adorna per il suo sposo” Perchè se la Chiesa sarà sè stessa e fedele al suo mandato , il mondo sarà più bello. Lascio agli altri, quelli perfetti, di giudicare. Anzi chi non ha mai mentito, mai tradito, mai trasgredito, mai fatto il furbo, prenda la prima pietra...
Scusate, questa mia lunga e confusa ‘predica’ .Io mi sentivo in dovere di scrivere. Ma voi non avete nessun obbligo di leggere.
Anche adesso, in questo periodo così difficile per me e per la mia famiglia, provo la stessa cosa. Non parlo per polemizzare, sono troppo stanca, e non ne ho voglia. E non so neanche se riuscirò ad esprimere con chiarezza quello che penso. Ma, pazienza!
Mi disturba tutto questo clamore tutto questo scandalizzarsi stigmatizzare denunciare deridere insultare, diretto contro i vescovi. Ma devo dire che non mi entusiasma neanche tutta l’enfasi, l’esagerazione l’applauso continuo a tutto quello che fa o dice Papa Francesco, perchè mi sembra un atteggiamento non sincero, strumentale. Come a dire, lui sì , lui solo è quello buono, quello giusto, il castigamatti in mezzo a questa feccia di disonesti , ipocriti. Come se lui e loro fossero due cose separate, contrapposte. Come se si acclamasse a lui per attaccare loro. Mi capite? Ci si serve di lui per distruggere proprio quello che lui è venuto a guidare , a servire, quello che lui ama. Perchè papa Francesco , vicario di Gesù Cristo sulla terra , ama la sua Chiesa come Gesù la ama, ed è tenuto a servirla, con tutte le sue forze. E a riportare sul giusto cammino chi ha preso sentieri sbagliati. E penso al suo dolore nel vedere il tradimento, alla sua fatica nel cercare la strada giusta, alla sua paura sia di sbagliare sia di cedere alla tentazione dell’auto affermazione ( perchè credete chieda continuamente di pregare per lui? ) .Penso a come è stato grande papa Benedetto, nel discernere e dichiarare la sua incapacità a fronteggiare “ il fumo dell’ inferno che si sente in Vaticano “ sono parole sue, forse non precise, ma questo è il senso. Ma penso anche con gioia, che in questa lotta il Papa Francesco non è solo .C’è il Signore Gesù, che sembra dormire sdraiato sul fondo della barca, ma quando è il momento,interviene a sedare la tempesta. E c’è tutto il popolo, laici e preti, tutti quelli che umilmente ogni giorno fanno il loro dovere e pregano, come un cuore solo , per la salvezza del mondo e della Chiesa. E la preghiera è “la forza che vince il mondo” .
Penso che il tradimento fosse contemplato fin dall’inizio, che non sia stato un caso che Pietro, il capo appena designato della nascente chiesa, rinnegasse il suo Signore per ben tre volte. Come a dire che Gesù conosceva benissimo la fragilità , la pochezza , la vigliaccheria del cuore dei suoi uomini, ma questi uomini, così umani, nel senso di terreni, fatti di humus, di terra, aveva scelto per annunciare la salvezza: questi peccatori, non eroi senza macchia. Questo non lo dico per scusare o minimizzare il peccato, la disonestà, che vanno , come sta cercando di fare papa Francesco, senza tentennamenti combattuti e sradicati. Lo dico per provare ad avere un altro sguardo.Uno sguardo disincantato su quello che accade e sul perchè accade. Mi ricordo, un po’ di tempo fa Roberto Saviano che pontificava contro” la macchina del fango “ denunciando il fatto che si facessero processi alle persone proclamando la loro colpevolezza, prima ancora di verificare i fatti. E come questo atteggiamento rovinasse queste persone, e il loro ruolo, per sempre. Perchè anche quando i presunti colpevoli fossero riusciti a provare la propria innocenza, nella mente della gente il sospetto, il giudizio , non veniva più cancellato. Mi pare, che evidentemente , questo non valga per gli uomini di chiesa. Di loro, si può impunemente dire di tutto e di più, anzi, si può fare di ogni erba un fascio... Attaccare, in ogni modo e con tutte le armi possibili la Chiesa è diventato lo sport preferito delle persone illuminate e intelligenti. E, proprio come diceva allora Saviano , sarebbe inutile controbattere , portando altre cifre, chiedendosi chi ci guadagna in tutto questo (che, forse è proprio chi si fa pubblicità, per vendere i suoi libri che altrimenti nessuno comprerebbe ; e che , così facendo , serve, senza neanche accorgersene , un potere più alto e più nascosto e ancora più terribile e temibile dei raggiri e delle disonestà che vengono denunciati.)
Sarebbe inutile, perchè la macchina del fango continua a lavorare, alimentando i talk show, penetrando nella testa della gente, costruendo un ‘sentire comune’, secondo un preciso disegno. Ecco perchè parlavo di sguardo disincantato .Accorgiamoci, almeno , che questo disegno c’è. Ma non per spaventarci o per difenderci , dietro le barricate.
Per servircene, anche noi. Usare, quello che è contro la Chiesa, per purificare la Chiesa.
“Tutto concorre al bene di quelli che sono di Cristo” , diceva San Paolo. Anche i peccati, anche le denunce, le menzogne, le persecuzioni. Persino la morte. Se tutto questo porta alla conversione , ad affidarsi a Lui. Lui , Gesù Cristo che è l’unica verità.
Ma non solo disincantato, il nostro sguardo .
Il prete del nostro oratorio , quello che mi ha cresciuta ,la mia amica Alda se lo ricorda bene , gli ha voluto un sacco di bene anche lei, era un tipo un po’ matto. Faceva tanta penitenza, e digiunava Viveva la povertà in maniera radicale. I suoi parrocchiani gli facevano offerte, ma vedevano che lui i soldi li dava via , ai poveri. Allora hanno cominciato a comperargli loro quello che gli serviva. Ma si sono accorti che continuava a portare le stesse scarpe rotte , perchè aveva dato via anche quelle nuove, che gli avevano appena regalate... Così hanno concluso che non c’era niente da fare, quello lì sarebbe finito in sanatorio o in manicomio. E si sbagliavano, perchè l’ho appena incontrato, ha 86 anni , è sempre magrissimo, ma va ancora in bicicletta a visitare ogni giorno malati e anziani, senza fermarsi mai ( perchè lui è giovane!!). Questo lo dico , non per affermare che nella Chiesa, oltre ai disonesti ci sono tantissimi preti santi, il che comunque è vero,ma per ricordare una cosa che lui ci diceva sempre. Diceva che la coscienza è come un setaccio. Dalla maglia del setaccio e dai suoi buchi facciamo passare la nostra vita e i nostri comportamenti. Più la maglia è grossa più noi ci assolviamo e ogni cosa che facciamo va bene, non siamo mai colpevoli, passa tutto; più è fitta, più vediamo gli errori . E diceva anche , potete scegliere voi il tipo di setaccio, siete liberi. L’importante però è che lo stesso setaccio che usate per voi stessi lo usiate anche per gli altri. Ecco, io credo che sarebbe una gran cosa che le alte gerarchie della Chiesa usassero per giudicare i propri comportamenti un setaccio a maglie molto fitte.
Ma credo che questo sarebbe molto auspicabile anche per ognuno di noi. Così penso che io, io con tutte le mie imperfezioni , le mie mancanze, i miei difetti e i miei peccati posso starci benissimo, in questa chiesa di peccatori. Spero, con l’aiuto di Dio , di riuscire prima o poi a convertire la mia vita e di poter dare il mio contributo a rendere la Chiesa “Bella come una sposa, adorna per il suo sposo” Perchè se la Chiesa sarà sè stessa e fedele al suo mandato , il mondo sarà più bello. Lascio agli altri, quelli perfetti, di giudicare. Anzi chi non ha mai mentito, mai tradito, mai trasgredito, mai fatto il furbo, prenda la prima pietra...
Scusate, questa mia lunga e confusa ‘predica’ .Io mi sentivo in dovere di scrivere. Ma voi non avete nessun obbligo di leggere.
Silvia Garbin Rosci
ps Conosco Silvia Rosci da una vita. Quando Lei ci dice qualcosa noi stiamo ad ascoltarla perchè per noi Lei è un eroina del nostro tempo. Il suo vissuto personale, e quello della sua famiglia, nessuno di noi ha spalle talmente forti e larghe da reggerlo. Io nel caso non ne sarei capace nemmeno un ora e per questo abbasso gli occhi quando loro incrociano i miei. Ma per chi ci conosce il suo giudizio non è influenzato dal suo vissuto perchè loro sono stati sempre "lucidi". A noi hanno sempre trasmesso forza e chiarezza e questo ci è sempre bastato.
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