sabato 14 novembre 2015

TRA L'ARDIRE E IL LIMITE



Abbiamo girato e curiosato mentre si allestiva la mostra… eccovi le nostre impressioni che servono anche come guida al visitatore. Questa sarà una mostra che si ritorna spesso a rivisitare perché certi dettagli vanno verificati.
Quello  in cui mi sono imbattuta  è di sicuro uno di quei personaggi-artisti che vorresti incontrare più spesso nella vita, perché danno un barlume di speranza all’arte. E ci fa pensare , in fondo,che ancora vuol resistere; e anche se qualcuno inadeguatamente, cerca di profanare e alterare il suo vero senso intimo e profondo, c’è ancora chi straordinariamente, la cura , la capisce e la rappresenta con successo. Giacinto Alesi è senz’altro un interessante interprete visionario, di quelli che riescono a trasmettere e comunicare con grande maestria le sue impressioni, le sue visioni … i suoi “sogni”. 



Quello che ha raggiunto immediatamente i miei sentimenti, sono stati innanzi tutto i suoi colori: stridenti, contrastanti, “violenti” (come lui stesso li definisce) che, insieme ai soggetti, alle scene rappresentate, trasmettono un impressione, comunicano un emozione, raccontano una storia che è la sua storia, quella della sua terra , del suo paese… del suo cuore, della sua più profonda persona; perché gli artisti, quelli che comunicano arte , riescono a dare forma e colore alla propria intimità. In fondo le opere di un “artista” (che comunica) non sono altro che un vestito, quello interiore … sono gli abiti che scegliamo di mettere alla nostra anima.
I suoi quadri mi hanno comunicato una personalità artisticamente coltivata  , colta curata e nello stesso tempo sorprendentemente semplice, cosi fortemente radicata nella sua terra  con il suo carico pesante di storia, cultura usanze tradizioni colori …


E mentre mi soffermavo immersa davanti alle sue opere, un po’ mi sentivo a casa, una casa fatta di colori forti , di personaggi estrosi di personaggi surreali. Quiete e tempesta si alternavano man mano giravo lo sguardo, il tutto , inaspettatamente, mi trasmettevano un certo equilibro e una certa quiete … avevo l’impressione che tutto fosse uscito dalla sua mente in modo spontaneo, quasi senza nessuna fatica … senza nessuna ambizione di volere impressionare il visitatore, ma usando un linguaggio semplice intimo personale.Efficace, aggressivo , quieto, estroso, profondo.Giacinto  Alesi nei suoi quadri è tutto questo e anche altro.Il suo è un mondo piacevolmente sospeso tra l’ardire e il limite, tra il cielo e la terra, tra l’equilibrio e l’inquietudine … tra realtà e sogno .
M.R.Q.

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