giovedì 12 novembre 2015

TRE ROSE ROSSE BELLISSIME....



Presi da diversi eventi alla fine proprio durante la festa dei morti decido di andare a trovare nonni e parenti che mi hanno fatto sapere che li vado a trovare raramente e questa della festa dei morti è una di quelle. Accompagnato dal solito amico paziente ci presentiamo al “cancello” dove subito veniamo ammoniti “….venite vivi ecc.ecc….” . Troviamo lì altri e concordiamo tutti nel dire che manca segnaletica (orari), che viene esposto un cartello superato, e dettagli che sono i soliti disservizi a cui siamo abituati. Alle nove e trenta iniziamo a brontolare e qualcuno chiama il Signor Disclafani per accertarsi degli orari. “Scusi osservo ma non è in pensione ?” . Si ma è ancora l’unico affidabile, mi si risponde. Un altro dice di “buttare giù dal letto il funzionario”, un altro dice che perdiamo tempo perché chi vi lavora “sono intoccabili”. Arrivano le dieci , saluto e vado via lasciando le mie bellissime rose legate al cancello. Si non sono fiori di “recupero” perché la mia nonna (penso cosi a tutte le nonne del mondo) “merita rose rosse bellissime “ anche da parte di suo marito il quale ne era innamorato come noi lo siamo oggi. Non voglio nemmeno pensare che fine hanno fatto le mie tre rose…
Gent.mo Dottor Pietro Barbaccia, recentemente Lei mi ha corretto dicendo che “attacco tutti” e non ho capito se intendeva dire che mi sono allontanato dalla maggioranza o avvicinato alla opposizione. Lasciamo fare questi commenti ai “passeggiatori del corso” di professione che sciupano l’età pensionabile convinti di aver “dato molto” e quindi non dare più niente. Che giudizio indelicato Signor Sindaco ! Ci sono mille disfunzioni in paese e amministrare un paese come il nostro non è mai facile, ma questo non deve essere un alibi. Spero che quanto successo sia motivato ( uno sciopero, un intervento grave di servizio o cose simili) altrimenti qui bisogna chiamare i Carabinieri e la Guardia di Finanza di Sanremo le quali accertato il fatto debbono prendere il funzionario e , mi permetta, il Sindaco e ricoverarli per latente incapacità nel condurre il loro mandato. Ora non aggiungo altro perché spero che Lei da vero gentiluomo o si accerta che le mie rose sono giunte a destinazione o ne acquista altre tre (bellissime come le mie) e le fa recapitare alla mia nonna . Se ciò non avvenisse le fornirò l’elenco degli improperi che mi permetterò di indirizzare a tutti coloro  che hanno una responsabilità in tutto ciò. Non mi aspetto risposta scritta perché ormai quella che speravamo fosse la conduttrice di questa amministrazione (l’efficienza) si è dimostrata più volte grande cafoneria.   

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