Ezio Spataro non mi ha avvisato della sua ultima poesia. E cosi debbo ringraziare Franco Vitale che ci ha portato la sua poesia dedicata a questo evento che venerdi sera ha chiuso questo lungo periodo dove abbiamo dovuto più volte violare la privacy di una persona di una famiglia che aveva "archiviato" un doloroso episodio pur consrvandone memoria. Oggi ricevo questo lavoro di Ezio Spataro che potete anche consultare sul suo sito (www.percorsipoeticiabrannu@blogspot.com) . Ezio anche se si trova a Milano ci è molto vicino e sono proprio le sue poesie a dimostrarcelo. Chissa a quale dei due eventi poetici parteciperà. E' escluso che possa partecipare a quello di settembre dove bisogna avere una serie di "padrini" per avvicinarcisi. Questo evento è diventato in quanto a selezione e razzismo una vergogna. Uno sperpero di denaro allucinante per soddisfare "fameliche" esibizioni. Poi c'è il Simpioso di Dicembre, figliastro di Nuccio Benanti che il nuovo assessore alla Cultura e la Fondazione hanno voluto continuare per tenere lontani i poeti locali dall'altro grande evento che non va contaminato dagli escrementi locali. Infine salta fuori un altro "figliastro" del Nuccio Benanti (forse è un figlio naturale) il Convegno. Credo che questa gente non sappia veramente cosa sia un convegno. Per di più cosa ne sanno loro di "poesia". E quindi ci troviamo nel tipico humus marinese. Siamo senza limiti ! Passiamo dall'agricoltura alla poesia con una disinvoltura che solo la Regione Siciliana non sa discernere permettendo eventi futili iniutili e inappropriati. Ci sbalordisce che il Franco Virga si sia inserito là dove la qualità è assente a tutti i livelli e dove solo il narcisismo di alcuni poeti poteva ....
Chissa se il nostro Ezio abboccherà.... Perchè ormai è chiaro che questo della fine di Novembre non sarà un Convegno ma un "ritrovo e un ritorno" sulla scena politica di due "romani" che sman iano come avvelenare l'aria.
Onorevole lasci fare la Costa che sta facendo bene. Non inquini ! Rischia di fare la fine del punteruolo rosso. Tutti credevamo che lo avesse distrutto mentre a morire sono state tutte vle nostre palme...
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