“Mi auguro che i cittadini comprendano, al di là delle belle parole, che
c'è bisogno di concretezza evitando demagogie e facili illusioni.
Ecco con questi intendimenti e con umiltà chiederò il consenso.
Se sarò eletto opererò con dignità e onore così come lo impone la nostra
Costituzione democratica.”(n.g.)
Ho tentato , come
marinese, di porre delle domande ai candidati indigeni per spiegare , dove
possibile, a chi potremmo dare il nostro consenso. Con molta fatica (sono
decine di comuni, di interventi, di contatti ecc.ecc.) sono riuscito ad avere
queste quattro parole assieme a delle altre che non vale la pena ripetere in
quanto le ritengo “molto generiche”.
In pratica si sta
confermando che il voto di opinione non esiste e che i programmi li fanno i
tecnici senza nemmeno consultare i politici. Spiegare progetti , programmi e
obiettivi lo si fa in privato e soprattutto su “cose” private: porta a porta,
famiglia per famiglia. Quindi come marinese “single” (il mio solo voto) non
merito attenzione più di tanto. E su questo non ci piove , ma ormai anche i
nostri figli hanno idee proprie , anche le nostre donne e cosi tutti gli uomini
liberi che non abbiano debiti verso i politici.
Quindi la mia
curiosità (da condividere poi) con terzi è naufragata nel banale. Eppure vedo
grossi nomi passeggiare per Marineo (ultimo il Gasparri…) e mi domando : se i
voti sono già incanalati a che serve la presenza di questi nomi prestigiosi ?
A noi interessano
solo i “locali” perché abbiamo già sperimentato che i nostri onorevoli si
perdono per strada fra Palermo e Roma… Volevamo almeno che questi (pochissimi
in verità) che “ci” rappresenteranno alla Regione ci “promettessero” che
Marineo è fra le priorità. A noi interessa che “qualcuno” risolva il problema
dell’acqua definitivamente , il problema della Rocca, della viabilità e delle
varie manutenzioni. Questo qualcuno chieda l’elenco di queste priorità a questi
comitati cittadini (prego facciamo un unico elenco) perché le preoccupazioni
sulla stabilità “costituzionale” interessa solo ai vaneggiatori perché il
nostro sistema non è il “catalano” dove le leggi e i governi si fanno durante
la movida…
Quindi rimane la
nostra perplessità e i nostri dubbi sulle priorità locali perché certamente non
è l’amministrazione locale che può rifare la condotta da Risalaimi.
Non abbiamo altri
elementi per decidere su chi affidarci. Come sempre preferiremmo il nuovo. Un
candidato giovane che può contare sull’esperienza del padre ma non sappiamo
quanta indipendenza possa avere. Siamo spinti verso i grillini perché in questo
periodo sono dei “martiri” (vedi sindaco di Roma…), la sinistra ora che
Cracolici è uscito “dalle spese indegne” si è rimesso in gioco ma non ci
garantisce che nella sua squadra ci sia qualcuno che sposa le nostre priorità
(non è bastato avere qualcuno a Roma…), il Musumeci dopo anni di quarantena
spero abbia capito che al caso deve “fare” perché non ci basta essere “fratelli
d’Italia” o “Muscoli d’Italia”, e basti per tutti l’esempio di Renzi che a
furia di buttar fuori tutti dal Pd …
Non ci rimane molta
scelta ed ecco perché aspettavamo dall’unico candidato marinese che ha
possibilità di arrivare in Regione che mostrasse il manifesto delle sue idee
sulle priorità marinesi. Il nostro grande dubbio è se rischiare sul giovane
Greco e temiamo che l’ingranaggio della politica lo stritoli e lo amalgami non
lasciandogli il tempo di acquisire le priorità marinesi.
Ho conosciuto Nicola Greco già da bambino. Vivacissimo e incontenibile.
Ad ogni marachella il padre gioiva orgoglioso. Mi dicono che sa ben lavorare ed
è legato alla sua famiglia. Ho constatato che parla poco a vanvera e mentre gli
parli si fa una sua idea di cosa stai dicendogli.