“CASA DEL POPOLO” PER SIGNORI
Sono
stato a visitare le mega struttura condominiale (condivisa da Microsoft e Feltrinelli)
che è come un pugno negli occhi nel cuore della vecchia Milano a due passi dal
Monumentale-lo Scalo di Via Farini- la vecchia Dogana e il parco dell’Arena.
Soluzioni architettoniche avveniristiche al limite del vertiginoso. Gente che
lavora gomito a gomito grazie ad un accordo fra l’architetto e i Centri
Antistress. Le battaglie combattute dai “feltrinelliani” per una migliore condizione di vita nel lavoro
qui giacciono sepolte. Certo i giovani le gradiranno ed ecco che sarà molto
difficile incontrare “un anziano” in questi “open space”. E cosi gli architetti
vincono sempre sul passato.
Non
eravamo stati al tempo della inaugurazione per rispetto agli organizzatori e
per lasciare che la rimpatriata degli “orfani del giangiacomo” si consolassero
e che noi moderassimo la nostra invidia. L’occasione ce la ha data la mostra di
un loro “mostro sacro” : Il Che vive !.
Poter
vedere ciò che è uno dei vanti della Fondazione (l’Archivio) originale sul Che
era una occasione unica e cosi ci siamo presentati a “controllare” quello che
per anni noi dell’altro lato del fiume consideravamo “bufale” di sinistra.
Tutti documenti in originale con
commenti non passionali ma museali, sintetici , precisi e rari. Nemmeno il
sempre “sospeso” dissenso, fra il Che e Fidel diventava cronaca.
Ripeto
che ci ha accompagnato l’invidia per una realizzazione vicina al perfetto con
soluzioni avveniristico-pratico come la libreria bar-ristorante, come la sala
lettura piramidale collegata, anzi connessa in tempo reale con l’archivio.
Dalla sala riunioni “sospesa” agli uffici dirigenziali è un unicum a portata di
mano seppur isolati dall’area visitatori.
Ci
accompagnava uno di famiglia , tra l’altro curatore della mostra (esattamente
coordinatore del progetto e delle attività di ricerca) che ci ha gratificato
della parte “realizzativa” di solito
sconosciuta ai visitatori .
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